Mi stendo di fianco a lui, che mi fa appoggiare la testa sul suo petto.
"Mi viene voglia di prenderlo a schiaffi." Afferma riferendosi al coach. Mi metto a ridacchiare mentre gli accarezzo il filo di barba che gli è cresciuto.
"Se mi abbassano ancora di più la condotta non penso finirà bene." Sospira.
"Tanto il preside capirà." Lo incoraggio e nello stesso tempo sento una goccia cadere sulla mia pelle. Il cielo è un pò nuvoloso, ma non avrei pensato che potesse piovere. Cam quando se ne accorge sbuffa.
Mi alzo e gli porgo le mani. Le afferra e si alza anche lui. Camminiamo verso i dormitori, e le gocce della pioggia cominciano a cadere sempre più numerose.
Finalmente arriviamo nell'atrio dell'edificio. Cam si passa una mano fra i capelli bagnati. Saliamo le scale fino ad arrivare al quarto piano.
394.
Mi manca questo dormitorio.."Giochiamo a Uno?" Chiedo sorridente mentre i ricordi di quando ci giocavamo da piccoli si fanno spazio nella mia mente.
Era il nostro gioco preferito, vincevo sempre io. Anche se spesso imbrogliando."Va bene." Io mi dirigo in camera sua e poco dopo torna con le carte in mano. Si siede anche lui sul letto e mi distribuisce le carte.
"Sta volta non potrai pigliarmi per il culo." Afferma serio e mi metto a ridere.
"Se non accetti le sconfitte non è colpa mia."
"Ah si? Vedremo." Butta una carta verde.
Anche io ne butto una dello stesso colore."Blu." Fa cambiando colore.
Continuiamo a giocare finché a me non restano due carte e a lui tre."Cambio giro, tocca a me." Faccio con un sorriso vittorioso in volto. Butto l'ultima carta per poi guardarlo. Mi metto a ridere per la sua faccia.
"Un'altra?" Lui scuote la testa in disaccordo mentre io continuo a ridere. Son sempre stata molto brava in questo gioco, anche se magari baravo. Anzi..ora che ci penso non è bravura, ma semplicemente fortuna.
"Ti diverti?" Comincia ad avvicinarsi a me
Scuoto la testa cercando di non ridere, capendo subito che ha intenzione di farmi il solletico. Quando sta per mettersi a cavalcioni su di me mi alzo velocemente, e corro per il dormitorio seguita da lui. In pochi secondi mi raggiunge. Mi appoggia al muro e comincia a farmi il solletico"No Cam!" Cerco di dimenarmi senza riuscire a smettere di ridere. Non mi ascolta, e continua finché non cado per terra sfinita.
"Tregua!" Esclamo ancora ridendo. Mi prende in braccio per poi alzarmi.
"Sei una piuma." Afferma mentre torniamo in camera. Mi appoggia sul letto e si stende di fianco a me. Passiamo il tempo a parlare e a scherzare, finché non si fa buio e arriva l'ora di mangiare.
[...]
Il telefono di Cam si mette a squillare.
Siamo da poco arrivati nel mio dormitorio.
Diceva che non vuole farmi rischiare di essere beccata da un bidello, e che l'esperto dell'antisgamo è lui. Ovviamente mi sono messa a ridere, poi ho accettato la cosa e dopo cena siamo venuti qua.CAMERON'S POV.
Rispondo al telefono sbuffando sotto lo sguardo divertito di Ale. Mia madre..
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Il mio fottutissimo 394
FanfictionFANFICTION (CAMERON DALLAS) Alexis è una ragazza di diciassette anni che qualche anno dopo la morte della madre viene convinta dal padre ad andare a studiare in un college a Miami per il suo ultimo anno di liceo. Lì inizia una nuova vita, non da sub...