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Metto l'ultimo jeans dentro alla valigetta e poi la chiudo.
Fra tre giorni sarà metà aprile, e quindi cominceranno le vacanze. Io parto domani per Toronto. Cameron invece torna a Los Angeles e sarà seguito da Mad, quindi sta volta sono sola.
Qualche giorno fa mi seno resa conto che anche Elizabeth e sua cugina molto probabilmente torneranno a Los Angeles, e quindi saranno molto vicine a Cam. Beh, cercherò di non pensare a quelle zabette, anche se sarà sicuramente molto difficile.
Domani dovrò anche affrontare la ramanzina di mio padre riguardo all'uscita dal campus. Sono completamente nella merda. Almeno so che non non mi cambierebbe mai college dato che siamo alla fine dell'anno scolastico.
Comincio a pensare che se non ci fossero stati Cameron o i miei attuali amici in questo college, sarei già morta e sepolta a causa della noia. Anche se mi mancheranno parecchie persone qua, come ha detto il preside, non vedo l'ora che sia l'anno prossimo, per avere più libertà. Mi sentirei come un uccellino che esce dalla sua gabbia.

Mi stendo sul letto stanca morta.
Oggi è stata una giornata più pesante del solito, passata più che altro a studiare. Poi prima sono stata al parco con gli altri e sono tornata da poco.

Chiudo gli occhi e pochi minuti dopo mi addormento.

[...]

"Ma sei venuta da sola?" Chiede Nat stendendosi di fianco a me sul letto. Io annuisco accendendo il computer.
Sono arrivata solo da qualche ora a casa mia.

"E Cameron e quell'altra?"

"Madison." Ridacchio.

"Sono a Los Angeles, Cameron vive lì, ricordi?" Lui risponde con un "Ahhh" malinconico.

"Papà non lo sa ancora?" Chiede e capisco subito che si riferisce a me e Cameron.

"Sapere cosa?" Mio padre sbuca dalla porta di camera mia e quasi quasi il cuore non mi sale in gola.

"Che ho la media della B in biologia." Improvviso sorridendo mentre lui entra in camera. La mia arte nel mentire sta tornando ragazzi!

"Fantastico! Non lo sapevo." Ridacchia mettendo le mani sulla vita.

"Hai fatto anche in fretta." Aggiunge.

"Cameron le da ripetizioni!" Esclama invece Nat. Non so se è una cosa negativa o positiva il fatto che l'ha detto. Sarebbe positiva perchè mostra una delle tante qualità di Cameron, ma negativa perchè lui non vuole che mi ci avvicini.

"Ah si?" Storce un sopracciglio. Nathan invece annuisce soddisfatto.

"Ah.." Conclude e pochi secondi dopo è già fuori dalla camera.

"Parli troppo." Affermo abbassando la voce mentre lui si mette a ridere.

"Oggi posso dormire qua?" Chiede appoggiando la testa sul mio petto.
Annuisco mettendo play a The game of thrones. Cameron lo adora. Spero solo che non escano scene porno adesso che sta guardando anche mio fratello.

"La tua maglietta profuma." Afferma avvicinandosi con il naso per annusarla ancora.
È di Cameron. Me l'ha data prima di partire.

FLASHBACK.

"Prendi almeno questa maglietta. Lo so che non resisterai così tanto senza il mio odore." Fa modestamente il mio ragazzo passandomi una sua maglietta grigia, che è 253637 la mia taglia

"Ti monti troppo la testa, Alexander."

"Pff..ti sto facendo un grande favore." Si avvicina a me poggiando le sue mani sui miei fianchi. Circondo le mie braccia dietro al suo collo.

"Convinto tu."

"Allora me la riprendo." Sta per toglierla via dalle mie mani ma ritraggo il mio braccio.

Il mio fottutissimo 394Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora