Continuo a giocherellare con la matita fra le mani mentre la prof interroga uno, non ho idea di quale sia il suo nome.
Noto il ragazzo davanti alla lavagna in panico alla domanda della prof. Ma il tutto viene interrotto da qualcuno che bussa alla porta.
Cose del genere non possono succedere quando sono interrogata io?
"Avanti!" Grida la prof con la sua voce stridula. Un bidello apre la porta della classe per poi avanzare verso la prof. Gli sussurra qualcosa ma nessuno è particolarmente interessato. Almeno finche la voce della prof non si fa spazio nell'aula.
"Dallas e Ren, siete stati convocati dal preside." A quelle parole il mio cuore perde un battito. Il mio sguardo si posa rapidamente sugli occhi di Cameron e lui fa spallucce. Adesso sicuramente gli faccio a pezzi quelle spalle.
Ci alziamo lentamente tutte e due e usciamo dalla classe seguiti dal bidello.
"Potete andare da soli, tu sai a memoria la strada." Scherza il bidello per poi andare sulla strada opposta alla nostra. Cameron gli dona un falso sorriso.
"Ci sospenderà." Dico cominciando a farmi milioni di film mentali e paranoie.
"Chi ha detto che è quello il motivo?" Chiede lui e io lo guardo storto.
Poco dopo raggiungiamo l'ufficio del preside e la sua segretaria ci fa entrare.
"Dallas..Ren, accomodatevi." Dice facendoci sedere.
"Buongiorno." Dico e Cam mi guarda facendo una faccia del tipo che cosa saluti a fare che adesso ti fa fuori?!
"Ho saputo che ieri non siete stati a nessuna delle vostre lezioni." Comincia poggiando le mani incastrate fra di loro sul tavolo. In tutto questo il mio cuore batte a mille. Se sapesse davvero la verità saremmo in grossi guai.
"Siete stati anche ripresi dalle fotocamere mentre uscivate dallo sgabuzzino..che cosa avete fatto?"
All'inzio stiamo in silenzio, ma dopo un pò Cameron prende la parola.
"Siamo stati al mare." Risponde lui e il preside storce un sopracciglio. Probabilmente è la prima volta che lo beccano.
"Che ci facevate al mare?" Chiede sempre più confuso.
"Volevamo divertirci in spiaggia." Dice facendo spallucce. Eccolo di nuovo con quelle spalle.
Lui ci guarda male per poi ricominciare a parlare.
"Non potete saltare le lezioni solo perchè-" La suoneria del telefono fisso appoggiato sul mobile alle spalle del preside interrompe il suo discorso.
Io ne approfitto per parlare con Cameron.
"Il tuo sesto senso fa schifo!"
"Capita." Risponde e qualche secondo dopo il preside riattacca, tornando con lo sguardo su di noi.
"So che siete tutti e due studenti con ottimi voti, anche se te Cameron avvolte sei da prendere a sberle.." Precisa e mi scappa una risata.
"Questa volta chiudo un occhio, ma alla prossima dovrò provvedere." Continua e lo ringrazio mentalmente.
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Il mio fottutissimo 394
FanfictionFANFICTION (CAMERON DALLAS) Alexis è una ragazza di diciassette anni che qualche anno dopo la morte della madre viene convinta dal padre ad andare a studiare in un college a Miami per il suo ultimo anno di liceo. Lì inizia una nuova vita, non da sub...