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"Dove hai preso questi vestiti?" Mi chiede la ragazza di fianco a me squadrandomi da capo a piedi con sguardo schifato.

Indosso solamente una felpa grigia che mi arriva fin sopra l'ombelico e dei jeans un pò strappati.

Non le rispondo e resto con gli occhi dritti sulle schermo del mio telefono. Mi sta già sulle palle, e penso si capisca abbastanza che non ho per niente voglia di parlarle. Non sopporto le persone che ti giudicano in base a come ti vesti. Insomma, hanno creato tanti stili perchè venissero indossati. Non dicerto per averne solo uno giusto mentre gli altri da scarto.

"Magari potrei insegnarti io a sciare, e poi potresti..non so..." La voce di Elizabeth attira la mia attenzione. Penso non abbia ancora del tutto capito che a Cameron non interessi più nulla di lei. Anzi, non lo penso. Ne sono certa.

"Camera mia è disponibile e.." Continua ma Cameron la interrompe.

"Smettila, per favore." Dentro di me sto sorridendo come un ebete. Alzo lo sguardo e i miei occhi incontrano quelli furiosi di Elizabeth. Questa ragazza ha dei problemi. E seri anche. Non è di certo colpa mia se lui si è allontanato da lei. O almeno io la penso così..

"Ma-" Pronuncia e il viso di Cam si gira verso di lei, guardandola con occhi seri, segno che non vuole averne acche fare. Arrabbiata, si volta verso il finestrino con le braccia conserte. Io invece cerco ancora di trattenere un sorriso ma fallisco quando mi arriva un suo messaggio.

'Che vita di merda.' Scrive e soffoco una risata.

'Tranquillo, mancano solo dieci ore.' Rispondo io.

'Dammi la mano.' Scrive di nuovo. Ci metto un pò a capire cosa intendesse.

Ragazze più ottuse di te non ne esistono.

Pazienza.

Avvicino la mia mano al suo sedile e lui la afferra e comincia a accarezzarla col suo pollice.

In un certo senso, adoro il suo contatto col mio.

[...]

Ci fermiamo davanti ad un fast food. È da poco passata l'una. Da quando siamo partiti abbiamo fatto solamente una pausa. Mancano ancora 5 ore di viaggio e io non ce la faccio più. Non ho mai trascorso così tanto tempo in una macchina o in un pullman.

Per tutto il tempo quell'oca si è strusciata  sul mio-
Su..su...su Cameron.

"Portate solo i soldi!" Grida la prof e poi tutti iniziamo a scendere. Non capisco cosa li costi abbassare la voce. Giusto un tantino, e magari i miei timpani rimarrebbero intatti.

"Ti sei divertito?" Chiedo a Cameron quando siamo fuori dal pullman.

"Tantissimo." Ironizza sbadigliando.

"Finiamo e ci muoviamo a prendere altri posti" Dice e io annuisco.

Camminiamo verso l'entrata del mc. Siamo fra i primi ad arrivare. Ordiniamo panini, patatine e acqua, per poi pagare. Andiamo a sederci nei tavoli all'esterno. Oggi c'è un bel tempo. Infatti il sole splende e non ci sono nuvole. Questo è il tempo che mi piace. Non sono una grande appassionata di pioggia, anche se anche lei ha i suoi lati postivi.

"Tu sai sciare?" Mi chiede Cameron dando un morso al suo panino.

"Oh, dimenticavo che sei la principessa delle montagne." Afferma riferendosi al fatto che in vacanza non vado mai al mare ma sempre in montagna.

"Si, so sciare." Dico guardandolo con aria di sfida.

"Tu?" Domando e lui scuote la testa.

"Sono uno che impara in fretta, entro due giorni sarò anche più brava di te, principessa delle montagne." Afferma e io mi metto a ridere.

Il mio fottutissimo 394Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora