Deal

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Steve Pov

 Fa freddo... Maledizione,come ho fatto a dimenticare il giubbotto a casa di quello... con sto freddo poi. L'aria è gelida, come al solito ieri sera mi sono scolato una bottiglia di scotch da due soldi, per non pensare... A quell'uomo. Ho continuamente il suono della sua voce cupa che mi rimbomba nelle orecchie che mi dice di riprendermi il mio ragazzo. Tiro su col naso che è talmente ghiacciato che non mi rendo conto che sta colando.Ero talmente ubriaco che ho seguito quell'individuo fino a casa sua. Non ricordo nemmeno il suo volto,ricordo solo il colore dei suoi occhi azzurri di chiaccio e il suo sorriso strafottente... Dobbiamo aver scopato tutta la notte, cazzo ho il culo in fiamme, non mi sono reso nemmeno conto che il passivo alla fine l'ho fatto io .E il mio orgoglio di averlo sempre dato e mai preso se n'è andato a puttane. Mi affretto a tornare a casa prima che mi venga un accidenti. La gente per strada mi guarda come se fossi un pazzo e forse lo sono davvero. Non è facile vedere un uomo in pieno inverno che va in giro in camicia con le braccia conserte strette al petto nel tentativo di scaldarmi abbracciando il mio corpo, come se avessi una camicia di forza.

Come un pazzo

 Ma cazzo,quando mi sono svegliato stamattina a casa di un estraneo con inequivocabili segni di ustioni,residui di cera nera addosso e altre sevizie ero scioccato per non parlare della collezione di manette, fruste, maschere, catene e non so più quali altre diavolerie e dulcis in fundo un teschio umano poggiato sul comodino. Chi non sarebbe scappato a gambe levate. Basta,devo smettere di bere non posso andare avanti così. Tutto perché sono un vigliacco. Ogni giorno mi dico che devo andare da lui, che devo approfittare del momento. Ma ho paura. Ho paura di non essere voluto. Sono uno schifo adesso, mi sento uno schifo,non credo di poter sopportare un ulteriore rifiuto di  Aaron  . Tra i miei pensieri sono arrivato davanti casa, con le mani tremanti dal freddo e anche dalla paura,prendo le chiavi dalla tasca ma le dita sono talmente gelate che mi cadono per terra. Cerco di abbassarmi per raccoglierle ma dal nulla spunta uno stivale nero, di quelli pesanti ,che si mette proprio sopra di esse impedendomi di recuperarle. Alzo gli occhi per guardare chi è il coglione a cui appartiene lo stivale ma mi scontro con uno sguardo di ghiaccio..

quello sguardo

 Non dice nulla ma la sua aura è inquietante preferisco non avere problemi... - m...mi scusi ma sta schiacciando l....le m...mie c...chiavi-

 ho talmente freddo che mi battono i denti e le parole mi escono distorte

O forse è la paura 

. Lui sbuffa

 - E chi se ne fotte! -

 questa voce... quella voce 

Mio Dio è... è proprio lui. Istintivamente indietreggio verso la porta, ma il piede scivola. Lui velocissimo m' afferra al volo girandomi il braccio dietro schiena. Mi soffia nell'orecchio

 - Vedo che non ho bisogno di spiegarti chi sono -

 Annuisco convulsamente pensavo fosse impossibile tremare ancora di più ma lo sto facendo. Paura mista al gelo.

-Ascolta frocetto di merda, posso capire perché cazzo ancora non ti sei fatto avanti con quel fottuto insetto? - 

mi ha ringhiato feroce dandomi uno strattone al braccio facendomi male.Stringo gli occhi ho paura non ho neanche il coraggio di guardarlo

- Cosa aspetti? Vuoi che lo schiacci definitivamente?Vuoi rimanere senza di lui ? O vuoi solo farmi incazzare ancora di più così che ti spezzo il braccio eh ricchione? -

 era su tutte le furie.

 - m...mi m....mi d...dispiace i...io non so che fare- 

riesco a balbettare. Lui mi molla il braccio e si spolvera i vestiti come a voler levare lo sporco di dosso

la puzza di ricchione da dosso 

 - perché non capisci che ti sto dando la possibilità di riprendertelo eh? per me puoi farne quello che vuoi.

- La sua voce si era apparentemente addolcita.Mi avvicina alla guancia il dorso dell'indice artigliato in una minacciosa carezza 

- tu non vuoi farmi arrabbiare vero? -

No ,non voglio, scuoto la testa con gli occhi sbarrati. Ancora ho la cicatrice nel collo che stenta a guarire non ci tengo proprio a farmi fregiare la faccia di nuovo

 - adesso il suo ghigno è soddisfatto -

 Ti do ventiquattr'ore per avvicinarti a quell' insetto vedi di non deludermi.Oppure non ti è bastata la dose di cazzo e il resto che ti ho dato stanotte? Se vuoi il bis,fai il tuo dovere e poi torni da me.Alla fine hai sempre un bel buco stretto e meno ti guardo in faccia e meglio ti scopo,e lo so che ti piace.....-si interruppe leccandomi il collo e l'orecchio-urlavi come una puttanella a casa mia-

 Ho chiuso gli occhi e annuito, un ultimo strattone al braccio da farmi male e poi mi ha buttato per terra.Ancora ad occhi chiusi,lentamente tento di rialzarmi,quando li ho riaperti,era sparito come il gelido vento 

come se fosse stata solo un allucinazione.

Ancora tu nella testaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora