Please come back

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Alex Pov

Siamo tutti sconvolti dalla reazione di Aaron, appena David e Eve si sono avvicinati il demone ha preso il sopravvento, la cosa più assurda è stata che neanche Vanessa che è la sua creatrice sia riuscita a calmarlo. Per fortuna tutti insieme abbiamo bloccato Aaron che è fuori di se, senza controllo. David ha usato delle catene impregnate con delle erbe che indeboliscono noi vampiri per trasportarlo a casa di Evelynn, da allora non riconosce nessuno, non parla, i suoi occhi sono iniettati di sangue,neri come la pece, le zanne sono fuori fa quasi paura.  Eppure lo so che Aaron è li,per quei pochi minuti l'ho visto . Scuote le catene cerca in tutti i modi di liberarsi, nessuno di noi riesce ad avvicinarsi per giorni lui ringhia come se volesse attaccarci.Alla fine mi decido.Devo porre rimedio a tutto questo ,non per volere mio ma è pure sempre a causa mia.

 - Lasciateci soli- mi guardano come se fossi impazzito, - Alex ti rendi conto che non sappiamo con cosa abbiamo a che fare? - capisco che David è preoccupato soprattutto perché Aaron non risponde ai comandi di Vanessa. - Lo so fratello ma sono l'unico che può rischiare - David è seriamente preoccupato - Alex il vostro legame si è sciolto nel momento in cui Aaron è morto- guardo il mio ragazzo furioso che tenta in tutti i modi di liberarsi - Vuol dire che lo rifaremo - mi ferma con una mano sulla spalla -Stai attento -.Esce dalla stanza e parla con le ragazze,Evelynn vorrebbe entrare ma David glielo impedisce. Aaron continua a scuotere le catene e i ringhi si alternano a guariti, cerco piano di avvicinarmi e il suo sguardo demoniaco si ferma su di me,mi punta come una preda so che al minimo errore mi salterà addosso. - Aaron,ti prego sono io  - solo un ringhio sommesso viene in risposta, mi avvicino di un altro passo ma lui continua a fissarmi ,ha fame, il corpo di un vampiro appena nato ha bisogno di continuo nutrimento. Apro la camicia e me la sfilo di dosso, lo obbligherò a creare di nuovo un legame che lui voglia o no ,che sia rischioso o no . Il suo corpo è teso in agguato pronto ad attaccarmi e io semplicemente gli vado incontro, in un attimo è su di me con rabbia i suoi artigli lacerano la mia carne sui fianchi mentre affonda i denti in profondità nel mio collo è crudele e doloroso, fa male ma non me ne frega niente,faccia di me quello che vuole.Beve con avidità il sangue come un cucciolo attaccato alla mammella di sua madre è avido e ingordo,mi tiene con i suoi artigli come se potessi scappare per tenermi prigioniero,come se potessi ,ma improvvisamente il suo corpo si tranquillizza. Continua a bere ma con più calma fino a staccarsi e a leccare la ferita che immediatamente si rimargina, è strano perché le ferite prodotte dagli stessi vampiri hanno un processo di guarigione più lento.Ha un comportamento anomalo mi guarda curioso con gli occhi neri e profondi, ha il mento sporco del mio sangue, adesso si lascia avvicinare così che possa pulirlo.Mi permette di nuovo di accarezzarlo e lo avvicino gentilmente al mio petto dove lo cullo e lui trema, lo bacio sulla fronte.

-Sono qui ,io sono qui ascoltami se puoi sono qui e non me ne andrò mai, ti amo-

I giorni passano e io sono qui con lui ,l'alimento col mio corpo. Ad intervalli regolari si attacca voracemente al mio collo, sono stanco, provato, debilitato ma non mollo. Vanessa da uno spiraglio della porta ci guarda è spaventata dalle continue aggressioni che subisco.Ma io la guardo e la tranquillizzo ogni volta a fatica ma con un sorriso. Prova ad entrare portandomi un bicchiere di sangue ma lui le ringhia contro,non permettendole di avvicinarsi 

- Esci Vane non preoccuparti -lei è avvilita si sente in colpa di questa situazione

 - Se continua così ti ucciderà - è preoccupata-Non lo farà,non può farlo, è ancora il mio Aaron, è morto per me e se fosse necessario lo farò anch'io, l'ho visto nella grotta- Lei si acciglia, posa il bicchiere sulla scrivania ed esce. Provo ad alzarmi per prendere il bicchiere ma lui mi trattiene, alza il suo collo in un muto invito a morderlo. Si fida di me.

 - Cosa vuoi?... Vuoi che mi nutra di te? - neanche un verso-E'meglio di no...lo farò ,lo sai che lo farò ma,adesso sei tu che hai bisogno di forze- non so se mi capisce - Berrò da te è una promessa,e non sai la voglia che ne ho di farlo , ma adesso, devo nutrirmi così posso continuare a nutrire te - ancora non mi lascia, lo prendo in braccio e mi avvio a prendere il bicchiere, mi osserva mentre bevo ,guarda il mio pomo d'adamo fare su e giù e accarezza con l'indice un rivolo di sangue che è sfuggito. Ne approfitto per andarci a lavare, lo faccio sedere sul mobile del bagno e apro l'acqua e verso il suo bagnoschiuma preferito, ormai si è abituato a questo. All'inizio, graffiava e mordeva perché aveva paura del rumore del getto della doccia , ormai uso solo la vasca. Ci immergiamo nell'acqua calda i nostri corpi sempre abbracciati, la sua testa appoggiata nel petto e con la spugna gli strizzo l'acqua addosso. È calmo e rilassato,e non appena ci siamo puliti usciamo dal bagno e con estrema dolcezza lo asciugo.E' bello,anche a vderlo così,ogni mio movimento ogni mio gesto non gli sfugge,mi segue con gli occhi e ogni tanto annuisce . Lo porto sul letto e lo cullo tra le braccia fino a che chiude gli occhi,finalmente si addormenta. David entra nella stanza e si accorge che Aaron è dolcemente addormentato tra le mie braccia - Come ci sei riuscito? - non lo so non me lo chiedere ma sono felice - mio fratello non sembra convinto

  -  Vanessa ha dato il morso di trasformazione ma Aaron risponde solo a te - mi giro a guardare il mio amore e lo accarezzo- Probabilmente è spaventato pensa che tutti siano nemici e soprattutto ha un incontrollabile sete-Se penso che stava per morire...- Quello che non mi spiego è come sia sopravvissuto - sussurra David - Credo che il tuo sangue l'abbia protetto ecco perché si è calmato dopo averlo assaggiato... Il suo corpo lo riconosce-.È insolito che Aaron non ritorni in se e sono preoccupato ma credo che è per via dello shock, il rapimento, l'aggressione e il mix di droghe che gli sono state somministrate ha bisogno di tempo... Lo stringo a me deve ancora fare i conti col fatto che non respiri più e il suo corpo ha perso calore, non volevo questo per lui per lo meno non in questo modo. Avrei voluto accompagnarlo fino alla fine della sua vita naturale e solo dopo insieme a lui valutare la trasformazione, non avrei mai lasciato che succedesse se lui non l'avesse voluto.

-Adesso vado gli uomini di Wyatt stanno cercando quel bastardo ovunque-annuisco mentre David esce dalla stanza senza far rumore. Percepisco che è sveglio dal solletico che mi fanno le sue ciglia sul mento -Hey ciao!- poggio le mie labbra sulla fronte dando un bacio delicato. Alza la mano fredda e la poggia sulla mia guancia, resta così è l'unica manifestazione d'affetto che riesce a fare. Gliela prendo e bacio il palmo poi allargò la mano per farla aderire alla sua ed intreccio le dita. Guarda le nostre mani, immobile come una statua , mi fa male vederlo così,rivoglio il mio Aaron e quest'attesa mi sta uccidendo. E' troppo pesante e non ce la faccio.Neanche ce la faccio a trattenere le lacrime che mi escono silenziose dagli occhi.Lui mi guarda,aggrotta le ciglia.Si avvicina e lecca i rivoli che mi escono dagli occhi.Con le sue mani,con le sue dita mi mette copre gli occhi ,come se mi volesse bloccare il sangue che ne esce.Gli sorrido.Mi guarda con gli occhi neri come la notte poi si avvicina al mio viso.Poggia pesantemente la sua fronte sulla mia,sfrega le sue guance sulle mie e il suo naso contro il mio,più e più volte.Gli sorrido e il suo viso si distende e apre la bocca.

-A....le.....x-

Ancora tu nella testaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora