Zanna pov
Cazzo che pallonata! Di sicuro adesso mi fa il culo! Forse se ne stava pure per i cazzi suoi e gli ho preso la testa in pieno. Sarà meglio andarmi a scus....porca puttana se è bello! Dovrebbe essere da copertina! Che ci fa alle 2 di notte sveglio e per di più nel bosco?
-....ti ho fatto così male?-finii di dire.
-Per fortuna ho la pelle dura-mi rispose prendendo la sigaretta che aveva tra le labbra che si era spezzata
-cazzo...era l'ultima-mormorò.
La buttó forse un po' innervosito da tutto quello flettendo il braccio e il suo bicipite scaraventando la sigaretta contro il tronco di un albero facendo un tonfo forte.
Un po' troppo forte per un albero a due metri.
-ok si ci vediamo-aggiunse scocciato voltando le spalle. Lo fermai da una spalla. Si è voltato di scatto scansando la mia mano con un colpo di spalla e guardandomi fisso negli occhi con un cipiglio. Il suo sguardo faceva paura ma nei suoi occhi non riuscivo a leggere nulla.
-S-scusa amico-mi rivolsi a lui in modo tranquillo e forse un po' intimidito-tieni,almeno posso farmi perdonare?-tirai fuori dalla tasca il mio pacchetto di sigaretta e gliene offrii una che lui prese senza fare complimenti.
-Non ho l'accendino però-rispose lui prendendo ancora la sigaretta dal pacchetto. Le sue dita erano forti e affusolate,la sua pelle bianca che quasi poteva riflettere la luna e i suoi occhi di un azzurro ghiaccio quasi bianchi...da far raggelare il sangue.
-Ti faccio compagnia allora-gli risposi facendogli un mezzo sorriso e prendendo una sigaretta a mia volta. Gli ho fatto segno di seguirmi mentre ho congedato il mio amico. Ci siamo entrambi seduti sull'erba con le gambe intrecciate. Gli offro l'accendino e do fuoco alla sua sigaretta che lui aspira.... come se non aspettasse altro. Come se non fumasse da un sacco di tempo. Butto fuori il fumo indietreggiando anche con la testa guardando le stelle con un sospiro. Io non potevo che rimanere stupito dalla perfezione della sua mascella e dalla potenza che sprigionava anche se dal suo corpo non si direbbe. Era ben messo, quello si, ma non era massiccio come me, eppure il suo corpo emanava potenza.
-Zi non fumi da parecchio! Quanto la volevi quella sigaretta eh?-
-Mi chiamo Alex...smettila di chiamarmi zi e si...la volevo come....-si bloccò un attimo prima di proseguire-...il pane-
Mi rispose girandosi giocando con la sigaretta tra le dita e guardandomi con un mezzo sorrisino impertinente.
-Io Zahyk...ma tutti mi chiamano Zanna piacere z....come non detto scusa-
-Piacere....bocconcino-mi ha risposto guardando la luna di nuovo ignorando quasi me.
-Che ci fai da ste parti così tardi?-
-Potrei chiederti la stessa cosa-
-Dio stai sempre sulla difensiva così fratè? Cazzo ne devi avere di amici se ti comporti....-
-Tu di me non sai un cazzo!- scattó in piedi parandosi di fronte alla luna gettando la sua ombra maestosa su di me contraendo ogni singolo muscolo che si intravedeva anche con i vestiti che portava....faceva paura....la incuteva si...
Ma non a me.
-Scusa...- mi rispose poi calmandosi e grattandosi la testa vicino le tempie con una smorfia di dolore e tirando un'altra boccata dalla sigaretta.
-È...è un periodo di merda. Non ricordo tutto ho perso i ricordi per colpa di sta cazzo di cicatrice che manco so come mi sono procurato e sento come aver perso qualcosa di grande ed importante ma non so cosa o meglio....chi!-
-Mi dispiace- gli dissi mettendogli un braccio attorno alle spalle
-Ma so cosa vuol dire a volte rimanere soli...sono anche io a volte un lupo solit...-
Come i gatti quando cercano le coccole si strusció posando la sua guancia sul mio braccio strofinandola. La sua barba graffiava la mia pelle ma era sopportabile. Mi ha preso alla sprovvista.
-Quanto stai male per questo? Hai perso qualcuno di importante?- mi si intenerì a guardarlo. Era così grande e così potente ma era a tratti...tenero?
-Fa male...Zahyk giusto?-mi rispose-sento come se avessi un peso qui sul cuore che non va giù e che mi dice che tutto quello che sto facendo è sbagliato come se neppure dovessi stare qui con te. Ma tanto io gli altri non gli ascolto mai-
-P-posso aiutarti in qualche modo?- mi avvicinai al suo viso come se gli stessi dicendo un segreto
-Sai colmare un vuoto velocemente?-
-Ch-che?- gli risposi un po' sorpreso dalle sue parole-ci-ci posso provare- continuai a parlargli. Non so perché ma mi sentivo a mio agio e lo conosco da tipo 5 minuti. Ma sa quando mettere a proprio agio le persone.
-Conosco i miei veri amici, tutti quanti, ne ho pochi ma sono validi. Ma di uno in particolare no...e sembra che lui sia la chiave di tutto ma non sblocca niente...gli ho parlato prima....conosce tutto di me, mi conosce a fondo, ma non mi smuove nulla...ma perché?-
-E tu perché non gli dai la possibilità di avvicinarsi a te? Conoscilo di nuovo no?-
Fece un sorriso sghembo come quando hai appena detto una cazzata. Infatti mi sentii un Idiota.
-Nessuno si avvicina a me, almeno, non si avvicina tanto da toccarmi dentro-
-Perché vogliono toccarti solo fuori?- gli risposi quasi in automatico. Lui non mi rispose ma mi confermò tutto col suo sguardo sicuro nei miei occhi.
-E cos'è che vogliono da te?- continuai a dirgli. Ero curioso. Inspiegabilmente poi....
Mi prese la mano e me la porto in mezzo alle gambe, proprio sul suo pacco gonfio ma freddo sotto la pelle del pantalone.
-Questo-
-Be Alex, io non sono gli altri-gli risposi togliendogli la mano da dove me l'aveva messa-io preferirei toccarti da un'altra parte invece-
Ero leggermente incazzato per quello che aveva fatto. Ma se l'aveva fatto un motivo c'era, forse non aveva nulla da perdere....o forse sì....
-Sei attivo vero? Preferisci altro allora-mi rispose deluso e quasi con un tono monocorde come una cantilena.
-No....neppure-però che faccia di cazzo che ha.
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-Dove vorresti toccarmi allora Z?-
Gli misi una mano sul collo col palmo aperto. Tra la nuca,la sua mascella,il suo orecchio e il mio pollice a toccargli le labbra.....
Morbide
Chiuse gli occhi prendendomi la stessa mano avvolgendo le sue dita al mio polso. Stavolta sfregó la sua guancia sul mio palmo della mano.
Era stato toccato dappertutto tranne dentro l'anima. Si vedeva che il suo corpo era un campo di battaglia. Aveva cicatrici sui polsi...non aveva dovuto aver una vita facile. Forse UNO era arrivato fino in fondo ma adesso gli mancava di nuovo.
Cercava affetto, cercava riparo, cercava sicurezza. Cercava il suo punto fisso....
La sua ancora
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Ancora tu nella testa
VampirPuò un umano far battere il cuore ad un vampiro?nel primo libro (SAI DI BUONO) Aaron ci riesce a far innamorare di sé l'essere più freddo del pianeta ma quando la felicità è a portata di mano un incidente mette in crisi questa coppia. Alex perde la...