Happy New Year (PT2) :Leave Me Alone

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Aaron Pov
devo uscire da qui, non so come ma devo andarmene ho bisogno d'aria ho bisogno di tornare a respirare esco dall'uscita d'emergenza sul retro del locale che sbocca su una via buia e deserta...Se il proprietario non mi avesse chiesto di prolungare il mio turno di lavoro e soprattutto se David non mi avesse chiesto di prendere altro champagne non avrei mai visto quella scena... Cazzo ho appena rotto sei bottiglie da centoventi dollari l'una. Ma chi se ne fotte. Fuori il cielo è illuminato a giorno dai fuochi d'artificio, si sente la musica gli auguri gridati con gioia, tutti festeggiano mentre io avrei commesso un omicidio stasera se non fossi andato via da lì ... Avrei preso quel ragazzo per il collo e fracassato la testa al muro fino a cambiargli i connotati , per non parlare delle sue sporche mani....
Ah gran pezzo di merda... Le falangi....
gli avrei rotto una ad una le dita che toccavano il mio uomo....
urlo
Grido dalla disperazione, nessuno tanto mi avrebbe sentito tra i boati. Poggio le spalle al muro e scivolo a terra tenendo i capelli stretti tra i pugni delle mani, non piango, non voglio piangere, non voglio più essere il ragazzino fragile pronto a fare scenate e a disperarsi. Sono più forte, devo essere forte. Sbatto più volte la testa indietro come per farmi venire qualche idea, come per cercare il coraggio di rientrare a lavoro e fingere che nulla è successo. Non mi accorgo subito che l'uscita d'emergenza si apre, fino a che due lumberjack caramello sono davanti i miei occhi. Lui si accuccia sulle sue ginocchia e mi mette una mano sulla spalla... Sono confuso e alzo gli occhi incrociando un i suoi azzurri
- ah sei tu - sussurro tirando su col naso - che ci fai qui?-
lui sorride - ti ho visto correre a razzo verso questa porta e t'ho semplicemente seguito-si siede accanto a me,
si stringe nelle braccia, e mi sembra strano non puzzi di alcool, si stringe come a volersi scaldare, non dico una parola, resto indifferente non mi frega nulla
- lasciami indovinare ancora problemi col tuo ex  - chiede soffiando calore e sfregando le sue mani. Mi abbraccio le ginocchia e vi poggio sopra la testa
- Steve, è tutto un casino- lui alza la testa verso il cielo ma sembra stranamente felice
- sapevi di non essere adatto a lui io te l'avevo detto - si gira a guardare verso di me
- Aaron io ci sono sempre per te, la mia proposta è sempre valida- mi tocca la testa con un intima carezza
- Steve piantala ok? Basta. Grazie ma non ho bisogno di nessuno, tantomeno di chiodo schiaccia chiodo - lo sento irrigidirsi ma cerca di non darlo a vedere la sua voce è un po' forzata - non intendevo quello io... -. Alzo la testa e lo guardo lui si avvicina piano so che sta per baciarmi. Con una mossa decisa lo allontano da me lui ci rimane male ma rimane. Sorrido scuotendo il capo - cazzo sembra surreale... A Natale ero in cielo e adesso sono all'inferno - tiro fuori dalla maglia l'àncora che mi ha regalato Alex brucia nel mio pugno. Mi alzo in piedi- Fammi un solo favore  - lui mi guarda perplesso e per un attimo vedo i suoi occhi brillare, Chissà che pensa - volentieri -  mi avvio verso il vialetto buio - Vai da David e digli che non mi sentivo bene e sono andato via - infilo le mani nelle tasche e proseguo a passo lento.lui urla alle mie spalle -posso venire con te? - la mia risposta rimbomba nella notte
- Lasciami fottere Steve, fai quello che devi fare e basta per favore- Tutto intorno a me è festa boati, brindisi urla di gioia ma nel mio cuore percepisco solo esplosioni di bombe e grida di disperazione. Arrivo alla mia casetta per fortuna non è lontana dal lavoro altrimenti sarei morto congelato.Le chiavi di riserva come al solito sono sotto un asse del porticato. Entro e mi chiudo la porta alle spalle e il resto del mondo. La casa è disabitata da tanto tempo, tutto è in ordine ma c'è uno spesso strato di polvere sui mobili. Mi butto sul letto e chiudo gli occhi di nuovo rivedo quelle immagini da farmi schifo, due uomini travolti dalla passione e soprattutto il mio che se lo faceva fare. Con l'indice disegno un cerchio vuoto sula polvere nel tavolo, faccio un profondo respiro e subito dopo lo trasformo in smile
forza tornerà
Mi dico nea testa.
hai perso una battaglia non la guerra
costi quel che costi lui deve ricordare o lo farò di nuovo mio dovessi metterci anche 3000 anni. Mi avvicino alla finestra  tolgo il blocco e tiro le tende scure e pesanti in modo che domattina non entri luce, che non ci sia sole. Sembra ridicolo ma ancora ci spero di vederlo lì

Ancora tu nella testaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora