I'm Nicolas

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Aaron Pov
Mi sento meglio davvero. Dopo i giorni con Alex sto davvero meglio. Ho anche ripreso forma!
- Ciao -
mi giro ed è quel ragazzo che sta qui da qualche tempo. È da un po' che viene qui. - ciao! Che ti porto? - gli sorrido gentilmente ma non vorrei che gli arrivasse il messaggio sbagliato.
- Ecco.. un martini e.. - Mi fa un bel sorriso -... e il tuo numero di telefono- lo sapevo ci sta provando - il Martini arriva subito per il numero mi spiace ma non credo sia possibile -continuo a sorridere cercando di essere gentile, ormai sono abituato alle avance dei clienti
- ok ok scusa,-dice alzando le mani in segno do resa - ma non potevo non provarci - sembra un po' deluso ma continua a sorridere
- io sono Nicolas comunque -  mi dice allungando la mano, gliela afferro - piacere io... - 
- Aaron- mi anticipa lui, alzo il sopracciglio sorpreso - tu e l'altro barman siete piuttosto famosi - scuoto la testa divertito
- Visto che siamo così famosi saprai anche he siamo entrambi presi- mentre beve il suo Martini cerco di portare il discorso al fatto che non ha speranza con me -Purtroppo si! diciamo che so che il gigante ha una ragazza stratosferica, mentre intorno a te gira qualcuno- finisce l'ultimo sorso - e quel qualcuno è il mio ragazzo - sono un po' titubante, non so come definire Alex in questo momento della mia vita. Parliamo un po', è un ragazzo simpatico e facciamo amicizia. Poco prima che finisca il turno Nicolas se ne va proprio mentre dalla porta entra Alex  mi cambio velocemente e gli vado incontro, ci guardiamo negli occhi e il mio cuore inizia a pompare dentro di me.
- Andiamo- il suo tono è un po' distaccato, ha guardato Nicolas storto prima- Hey che c'è ? - infila le mani in tasca-Niente - allunga il passo ed io cerco di stargli affianco. Non c'è molta strada da qui a casa mia ma tutto il tragitto l'ha fatto in un muto silenzio imbarazzante e pesante sempre con le mani in tasca sempre con lo sguardo per terra. Non che Alex sia un chiacchierone ma.... - Ale per favore fammi capire- gli chiedo davanti la porta della casetta entriamo e mi blocca con forza al muro i suoi occhi sono neri e furenti- Ok allora uno-scatta il suo indice verso di me - Quello chi é, e due- segue il medio-Che voleva da te? - chiede con un ringhio arrabbiato - ma di che parli? - sono confuso - quello stronzo che t'ha sbavato tutto il tempo addosso  - mi sbraita sul viso bloccando i sempre di più al muro - sei geloso? - sono sorpreso e sorrido - che cazzo dici! - mi molla all'istante lasciandomi i segni della sua forza sul corpo, ma io mi sento estremamente felice . Mi avvicino e gli accarezzo la guancia - Alex non fuggire da quello che provi - mi toglie la mano dal suo viso - non provo niente e non sono geloso- ripete più a se stesso che a me. - Va bene ok come vuoi. Lui è un ragazzo simpatico con cui ho fatto amicizia - mi guarda di traverso facendo finta indifferenza. Mi avvicino e lo bacio, ha il broncio ma inizio a mordicchiare le sue labbra sempre di più fino a farlo cedere e reagire. - vado a darmi una rinfrescata e torno subito-annuisce e si mette comodo sul letto. Faccio in fretta e torno in camera  è steso senza camicia in  orizzontale e lo bacio. Lui è al contrario, lo faceva spesso con me quando tornava di mattina a casa. Il bacio di Spiderman. Niente da fare, quando uno dei due inizia, bisogna finire. In un modo o nell 'altro stavolta sono io che conduco il gioco. Me lo voglio sentire in bocca e godere il suo sapore. Lui non replica, sembra che gli vada bene quello che piace a me. A 69 infatti, alla fine veniamo entrambi nelle nostre bocche e il nostro sapore è empire buono. Poi mi appoggio sul suo petto al suo fianco. Restiamo per un po' in questa posizione io a riprendere fiato lui calmo. Inspiro il suo odore, è buono e selvaggio, mischiato al mio, mentre lui mi accarezza il fianco rilassato. Mi siedo e lo guardo, gli occhi sono limpidi adesso e riflettono il mio colore - È solo un amico - lui si gira col volto verso l'alto e poggia il suo braccio sugli occhi - non sono geloso- ripete
- Lo so che non lo sei, volevo solo ditelo -  annuisce e non dice nulla si vede lontano un miglio che è ancora infastidito.
- ok adesso fila a casa che io sono umano ed ho bisogno di dormire - lui si solleva sui gomiti stupito, ma so come trattare adesso con lui, più provo a tenerlo vicino, più scappa via, più lo allontano, e più resta
- mi stai cacciando via? - sorrido e annuisco allungandogli la mano per alzarsi
- forza- lui l'afferra e poi mi tira giù tra le sue braccia, si gira e si mette sopra di me - io non ho ancora finito però- mi bacia ridendo-sai, non sono umano e non mi stanco, tu non mi basti mai e quindi..... -
-Io però sono umano però-gli rispondo- io mi stanco-
-Vero-mi risponde alzandosi su di me - ma è anche vero che eri il mio ragazzo giusto? - continua lui baciando i il collo. Già col cervello in tilt gli rispondo solo un -giusto, ma questo non toglie che io mi stanchi lo stesso -
-È giusto ma se è di che si il mio ragazzo si anche abituato a me.... O preferisci Nicolas? - Finisce Alex
-Fai sempre delle domande idiote Alex - rispondo - per fortuna che ci sono abituato!

Ancora tu nella testaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora