As in The Past

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Aaron pov
Sono tutto dolorante, ho passato tutta la notte tra le braccia di Alex, per così dire, ma ne è valsa la pena ogni singolo istante, mi sembrava di essere parte di un esperimento, mi viene da ridere se ci penso alla sua faccia ogni volta che viene... Senza mordere è come se facesse sesso da umano. Prende l'iniziativa, sperimenta, si diverte a girarmi come un calzino. Mi sono svegliato accoccolato sul suo petto e la sua mano che gentilmente mi accarezza la schiena, sollevo la testa e i nostri occhi s'incontrano uno nell'altro. - È mattina - dico sottovoce - lo so - gli sfioro il profilo del naso con un dito - Perché non sei andato via? - mi sfiora la guancia col naso - Non volevo svegliarti - chiudo gli occhi e sorrido - lo sai che adesso non esci di qui fino al tramonto no? -sorride
- per questo ci sei tu no? -
-Che vuoi dire ora? - gli chiedo curioso - almeno con te non mi annoio-Mi fa un sorriso e gli occhi gli si assottigliano poi si mette sopra di me, mi mettele braccia in alto bloccandole dai polsi col suo peso e prova a baciarmi- Alex lasciami almeno dare una rinfrescata-rido facendo una blanda resistenza - mi piace il tuo odore - faccio una smorfia scherzosa - naaa....smettila dai - lui sospira - mi piace davvero sia il tuo odore che il sapore... Sa di noi - sgrano gli occhi per la sorpresa e deglutisco con fatica era quello che mi diceva ogni mattina. Percepisce il mio umore e allenta la presa - che succede? Ho detto qualcosa di sbagliato? - scuoto la testa - no- riesco a liberare le mani e le poggio sulle sue guance, spingo il collo verso l'alto per cercare le sue labbra sono fredde e dolci contemporaneamente, non m'importa più di non aver lavato i denti anche a me piace il nostro sapore. Mi abbraccia e lo facciamo un'altra volta ancora. Davvero mi sorprendo come ci sto prendendo gusto anche io. Restiamo così abbracciati stretti, ricordo di avere il telefono spento,allungo il braccio per prenderlo dal comodino. Una serie di messaggi iniziano ad arrivare, di Eve che mi chiede se stasera ceno da loro, di Nicolas che mi augura buona giornata e sei messaggi di Steve che continua a chiedermi scusa... Sbuffo infastidito e per frustrazione rispondo " ok ti perdono e ogni tanto puoi venire a trovarmi basta che la smetti d'inviare messaggi" mi manda una faccina con l'emoji sorridente col pollice in su. - chi è - mi chiede Alex. Sono indeciso se dirglielo o meno ma tanto non ho il tempo di pensarci. Mi prende il cellulare dalle mani. Scorre e legge quello di Eve e sorride, poi legge il saluto di Nicolas - che cazzo... Gli hai dato il tuo numero? - si è rabbuiato - Alex siamo amici
- non mi piace quel ragazzo credevo di essere stato chiaro - sono incredulo che faccia tosta! - bè sono io che scelgo le mie amicizie non devo rendere conto a nessuno- mi guarda storto ma quando legge i messaggi di Steve i suoi occhi diventano neri come la notte -E  perché cazzo ti chiede scusa sto stronzo? - faccio spallucce - è acqua passata-mi stringe il braccio con forza e mi fa male - Alex lasciami - la sua voce cambia fa quasi paura - dimmi solo se ti ha fatto del male- il timbro ha una ferocia a me nuova, dimentico addirittura il dolore al braccio - non mi ha fatto nulla abbiamo solo avuto un diverbio - non sembra soddisfatto - che genere di diverbio- mi mordo le labbra per il nervoso - voleva sapere di noi- sembra riflettere - perché? - espiro con forza e cerco le parole giuste - vorrebbe rientrare nella mia vita-.
- Col cazzo-

Ancora tu nella testaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora