Il giardino sul retro della mamma di Olivia, è un fazzolettino di terra attorno al quale stanno due aiuole piene di fiorellini di stagione. L'erba è perfettamente tagliata e al centro del prato, c'è un tavolo bellamente apparecchiato per quattro. Fortunatamente, anche se è settembre, fa ancora caldo e questo ci permette di poter godere di questo bellissimo giardino.
«Siediti pure dove vuoi, Anita.» Mi dice Olivia pendendo posto.
Ovviamente mi siedo accanto a lei.
«Non dovremmo aiutare tua mamma?» Le sussurro sporgendomi verso di lei.
«Non ti preoccupare, Anita, va bene così.» Mi risponde versandosi un po' d'acqua nel bicchiere, poi ne versa un po' anche a me e inizia a bere dissetando la sete provocata dalla calura di fine estate.
Ho le labbra particolarmente secche e non ho più un rivolo di saliva in gola, quindi imito la mia ragazza e bevo un goccio d'acqua che mi fa subito sentire meglio.
«Ma magari penserà che sono una maleducata e che sono abituata a farmi servire se sto qui ad aspettare la cena senza fare nulla.» Mi torco le mani nel vestito.
Liv si volta verso di me, mi prende il viso tra le mani e mi guarda dritta negli occhi, come se stesse cercando di ipnotizzarmi, poi mi dice queste parole: «Anita, mia mamma è fatta così: non vuole che gli ospiti facciano granché quando vengono a cena qui. Non ti prenderà per una maleducata: ce l'ha detto lei di venire a sederci qui e aspettare lei e Giancarlo, non è una mancanza di rispetto; lo sarebbe se tu ti alzassi, andassi in cucina e le imponessi di farti fare qualcosa, allora sì che la innervosiresti.»
Ho le guance ancora intrappolate nelle sue mani e annuisco per farle capire che ho compreso quello che lei mi sta dicendo e che me ne starò buona qui, anche se tutto il mio essere mi sta spingendo per alzarmi, andare in cucina e fare qualcosa.
«Eccoci!» Annuncia la signora Margherita mentre scende le scale del garage ed esce dalla porta a vetri, diretta in cortile. Dietro di lei barcolla Giancarlo con in mano una pentola fumante.
«Che si mangia?» Chiede Liv già con l'acquolina in bocca.
«Pasta col pesce.» Annuncia entusiasta e orgogliosa Margherita. Poi mi guarda sbarrando gli occhi: «Tu la mangi, vero?>>
Annuisco sorridendo. «Sì, non ho problemi col cibo: mangio di tutto.»
«Meno male. Non ho chiesto a Olivia cosa preferivi e quindi ho fatto ciò che mi riesce meglio.» Spiega dandomi un enorme piatto di spaghetti.
Quando tutti sono stati serviti, iniziamo a mangiare e, per qualche istante, stiamo in silenzio per gustare al meglio la cena. Non credo di aver mai mangiato degli spaghetti al pesce così buoni: cotti alla perfezione e piccanti al punto giusto. Olivia aveva ragione quando mi ha detto che sua mamma, a differenza sua, cucina benissimo.
«Sono buonissimi.» Mi complimento con Margherita e lei gonfia il petto orgogliosamente ringraziandomi e dicendomi che è contenta che mi piacciano.
«Anita è molto brava a cucinare, sai mamma?» Dice Liv pulendosi uno schizzo di sugo dal mento.
«Davvero?»
«Sì.» Dice Olivia prima di schioccarmi un bacio al sapore di pesce sulla guancia.
Io arrossisco non tanto per il complimento di Liv ma, più che altro, per il bacio che Olivia mi ha dato di fronte ai suoi genitori. È la prima volta che succede che ci dimostriamo affetto di fronte ad altre persone.
«Me la cavo.» Mormoro imbarazzata.
«È lei che mi sta aiutando a imparare nuove ricette, sai? Così dice che la finirò di mangiare piatti pronti o di andare al ristorante. Dice che le cose genuine e fatte in casa sono migliori.» Olivia mi guarda con una luce strana negli occhi, come se mi stesse guardando con orgoglio.
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Natura
RomanceÈ l'ultimo anno di Università e Anita, prima di potersi laureare in Scienze della formazione, deve fare tirocinio. Fa domanda in un asilo vicino al suo paese dove incontra Olivia una giovane maestra che, più delle altre, la aiuta in questo suo perco...