"Qualcuno sta cercando di piantarmi un chiodo in testa per poterci appendere un quadro" è il primo pensiero che mi vortica nella testa non appena mi sveglio. Non ho la forza di aprire gli occhi e la testa mi pulsa talmente tanto da farmi venire la nausea. Cosa mi è saltato in mente di bere ieri sera? Sapevo che non sono abituata a farlo: le uniche volte che bevo o divido il cocktail con mio fratello oppure sono bevande leggere che non mi fanno nessun effetto. Probabilmente sto così anche perché ho bevuto il gin tonic dopo molte ore dal mio ultimo pasto, il che significa che l'ho bevuto praticamente a stomaco vuoto. "Brava oca" mi insulto alzandomi piano dal letto mentre mi tengo la testa tra le mani. Guardo l'orologio e, quando riesco a metterlo a fuoco, noto che devo svegliarmi e prepararmi in fretta perché è domenica mattina ed io devo andare a messa insieme a tutta la mia famiglia. Così scosto le coperte, appoggio i piedi a terra e barcollo verso il bagno.
<<Buongiorno principessa.>> Mi saluta con un sorriso sghembo Isabella mentre è appoggiata allo stipite della sua porta.
<<Ciao.>> Mugugno.
<<Fatto baldoria ieri sera?>> Mi chiede venendo verso di me e girandomi attorno per accertarsi dello stato in cui sono.
<<Sono andata con Diego al bar.>> Credo. Ricordo poco di quello che ho fatto. So che c'erano Diego e un altro ragazzo al tavolo insieme a me ma è ancora troppo presto, mi sono appena svegliata e non sono proprio sui giusti binari questa mattina.
<<Ti ho visto salire le scale barcollando.>> mi informa lei.
<<Mh.>> mormoro sfregandomi gli occhi col dorso della mano. <<Ho bevuto un cocktail.>>
<<Fatti una doccia fredda>> Mi consiglia.
Io mi passo una mano tra i capelli spettinati e sbadiglio ringraziando Isabella e dirigendomi in bagno.
<<Aspetta.>> Mi ferma lei prendendomi per un braccio e facendomi voltare. <<Che cosa mi dai in cambio se io non dico nulla a mamma e a papà?>>
La mia mente non è ancora del tutto lucida ma riesco a capire che mi sta ricattando: se non le do qualcosa in cambio, allora lei spiffererà tutto ai nostri genitori. Sono maggiorenne da un po', sono grande e vaccinata e, inoltre, non ho assunto droghe pesanti o fatto il bagno nell'alcol, oltretutto non ho nemmeno guidato sotto l'effetto di questa leggera sbornia, non ho fatto nulla di grave ma io conosco papà e mamma e convivo con la loro mente quadrata da ventidue anni, il che significa che so che si arrabbierebbero e rimarrebbero delusi dal mio comportamento.
<<Ma Isabella non è giusto.>>
<<Oh senti: vuoi che mamma e papà sappiano della tua serata?>>
Scuoto la testa senza abbassare lo sguardo ma stringendo i denti.
<<E allora devi fare qualcosa per me.>> Mormora subdolamente.
<<Che cosa?>>
<<Da ora in avanti non ti lamenterai più per il volume della musica o perché suono la chitarra di sera. Nemmeno quando devi studiare. Mi lascerai in pace.>> Ha la voce secca e capisco che non ammette replica, non vuole negoziare.
La testa mi scoppia e, siccome vorrei solo andare sotto il getto dell'acqua fredda per alleviare il malessere, rispondo una sola cosa, ossia l'unica cosa che mi è concesso rispondere: <<Va bene.>>
Isabella sorride soddisfatta e se ne va verso le scale scendendole saltellando come il tenero leprottino che, in realtà, non è.
Appena sento che scende l'ultimo scalino, saluta i miei genitori e inizia una conversazione con loro senza toccare ciò che mi ha visto fare ieri sera, seguo il consiglio di mia sorella, chiedendomi come faccia lei a sapere che cosa fare per affrontare i postumi di una leggera prima sbornia, e vado in bagno entrando in doccia quando l'acqua che scende dal doccino è ancora fredda gelata.

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Natura
RomanceÈ l'ultimo anno di Università e Anita, prima di potersi laureare in Scienze della formazione, deve fare tirocinio. Fa domanda in un asilo vicino al suo paese dove incontra Olivia una giovane maestra che, più delle altre, la aiuta in questo suo perco...