1 Ho tirato una scarpa al vicino

117K 2.6K 5K
                                    

"Nat ti giuro che se non ti alzi ti lascio a piedi" urlò mio fratello dalla cucina.

Abbracciai il mio dolce e morbido cuscino. Non avete anche voi quella sensazione che di mattina il vostro letto sia ancora più comodo del solito e svegliarsi diventa una vera e propria tortura? Ecco.

Di malavoglia iniziai a trascinarmi verso il bagno guardando poi nello specchio: c'era un barbone maltrattato con un nido in testa davanti a me, non io di certo.

Mi feci una doccia veloce, presi i primi due vestiti che mi capitarono a tiro e applicai uno strato di mascara nero sulle ciglia.
Lasciai i capelli a metà fra l'asciutto e il bagnato, l'estate era alle porte non faceva tanto freddo e potevano benissimo asciugarsi da soli.

"Arrivo! "urlai correndo giù dalle scale mentre mettevo la giacchetta di jeans.

"Ce l'hai fatta principessa sul pisello!"disse mio fratello sbuffando.

Bret era il quarterback della squadra di football della scuola, era popolare e anche molto intelligente, dimostrato dal fatto che avesse collezionato il numero maggiore di A+ in tutta la classe.

Io ero praticamente il suo opposto: Preferivo mantenere un profilo basso ed evitare drammi, i miei voti erano nella media e non praticavo sport, perché il mio metabolismo bruciava grassi con la stessa velocità con cui Nate raggiungeva la mensa il giorno  delle enchiladas.

Nate Jefferson era il migliore amico di mio fratello. Anche lui parte della squadra di football, adorava le feste e a mia opinione era un tipo piuttosto solare, parlava con chiunque gli fosse capitato nel giro di un kilomentro.

Bret mi lanciò una brioche che presi al volo.

"Su andiamo che facciamo tardi"dissi dandogli una spallata mentre addentavo la mia deliziosa colazione.

Io e Bret eravamo molto legati nonostante litigassimo per ogni piccola sciocchezza (eravamo tutte e due profondamente permalosi).

Ed ecco che in meno di dieci minuti mi ritrovai lì di nuovo a scuola, dopo giorni passati a dormire e a guardare film con Kris, la mia migliore amica.

Io e lei ci conoscevamo dall'alba dei tempi.

La nostra amicizia non era iniziata in modo esattamente sano: io le tirai i capelli perché mi aveva rubato l'idea di disegnare un sole sorridente per la maestra della scuola materna(anche se io non glielo avevo nemmeno accennato).

Quindi per scusarmi dell'accaduto le proposi di andare al parco Yerba buena gardens dove si trovava la mia gelateria preferita, che scoprii essere anche la sua.

"Hey bellezza!" Nate mi mise un braccio intorno alle spalle.

"Hey Nate" gli sorrisi nonostante avessi voglia di commettere un omicidio.

Come si fa ad essere positivi e sprizzanti di energia nel lunedì mattina subito dopo le vacanze di Pasqua? Impossibile.

[...]

Sbattei la porticina di ferro del mio armadietto.
"Geostoria mi ha spezzato oggi" disse Kris sbuffando.

"Come può pretendere che io dopo dieci giorni di vacanza mi possa ricordare quando è nato Giulio Cesare? Oppure quando Cristoforo Colombo ha scoperto l'Africa?"piagnucolò mettendosi le mani sul viso.

"Kris io penso che Cristoforo abbia scoperto l'America non l'Africa" scoppiai a ridere.

"E che differenza fa?" seguì il mio gesto mettendosi una mano davanti alle labbra, un azione che usava fare abitualmente.

Kiss Me More Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora