55 Dangerous Woman

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Wewe lettrici o lettori!
Benvenuti in questo nuovo capitolo!
Come avrete gia capito forse dal link Youtube in allegato, ad un certo punto del capitolo troverete il titolo di una canzone. Da quel momento in poi iniziate ad ascoltarla mentre leggete, per vivervi il momento. Byee❤❤

"Non voglio venire" piagnucolai buttandomi di peso sul letto.

"Tu verrai invece" mi rimproverò Kris afferrando la mia mano nel tentativo di scollarmi da quel caro e morbido letto.

Come avrete già probabilmente capito, era la fatidica sera di recarsi al Miami's Night Club.

Cosa era successo vi chiedete?

Bhe, Kris era uscita per alcune commisioni, lamentandosi del fatto che avesse dimenticato il suo adorato mascara a San Francisco.

Così era andata di corsa alla prima profumeria in strada, per recuperare quella immancabile perdita.

Io sghignazzando mi infilai il pigiama e mi misi sotto le coperte, convinta che se lei mi avesse vista dormire, probabilmente mi avrebbe lasciato al resort.

Ovviamente, mi sbagliavo.

Lei aprì la porta dell'appartamento di botto, facendomi cadere dal letto per la paura e mandando all'aria tutta la mia scena di copertura.

"Natalie Cathrine Wilson, tu verrai a quella dannata festa!" urlò lei mettendosi le mani sui fianchi.

"Altrimenti?" sbuffai, rotolandomi sul materasso.

"Altrimenti chiameró Nate" sibilò con un ghigno, vedendo la mia faccia impaurita.

"E tu sai di cosa è capace" rise di gusto, mentre balzavo via nella cabina armadio per prendere il pezzettino di stoffa comprato al centro commerciale.

Quello era uno dei primi motivi per cui non volevo venire.

Andare in giro praticamente nuda.

Già avevo dato spettacolino in mezzo alla spiaggia, dovevo anche andare in giro vestita come una prostituta?

Stavo giusto per cambiare idea, quando Kris spuntò sullo stipite della porta con una faccia degna di qualsiasi attore di film horror.

"Lo metto lo metto" borbottai, chiudendo la porta alle mie spalle.

Infilai il pezzettino di stoffa brillantinato, uscendo spazientita dalla stanza.

Insomma, verso le dieci e mezzo di sera non so in quale strano modo, Kris era riuscita a truccarmi, lisciarmi i capelli e a infilarmi addirittura dei tacchi neri.

Aveva sempre usato come minaccia Nate.

Credetemi, era una vera e propria minaccia.

"Okay ora puoi girarti" squittì felice lei, dopo avermi passato uno strato di rossetto rosso bordeaux.

Mi girai piano, per non rischiare di cadere sui tacchi.

Quando i miei occhi incontrarono la superficie trasparente dello specchio, quasi la mascella non mi cadde a terra.

"Quella non sono io!" esclamai scioccata.

A dirla tutta, sembravo addirittura bella.

Il "vestito" seguiva le linee del mio corpo, valorizzando la pelle chiara a causa del suo colore scuro.

I tacchi neri, anche se non troppo alti, davano un aria alle mie gambe di grazia.

I capelli, siccome piastrati, mi arrivavano più o meno vicino all'osso sacro, ma nonostante ciò non coprivano l'enorme scollatura.

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