43 Delicatezza di un bisonte

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"No"

"Dai"

"No Josh ho detto di no"

"Tanto lo metto ugualmente"annuì Josh con fare saccente.

Stavamo litigando, (wow che novità) sul mettere o non mettere un film.

Che poi non c'era niente di male a voler vedere un film, il problema era che era un film horror.

Immaginate.

Una palafitta, in cui si sentono i spifferi di vento provenire da fuori, lo scroscio dell'acqua e la assente luce all'esterno.

Una perfetta scena da film horror, ed era risaputo che fossi una fifona in piena regola.

Misi le braccia incrociate sul petto sedendomi sul divano.

Prevedo notte insonne.

Che poi non poteva scegliere un film horror tranquillo?

Tipo i teletabbis.

No, lui aveva scelto Saw l'enigmista.

Dove in pratica delle persone venivano rapite e messe in stanze a caso, dove avevano un tot di tempo per liberarsi altrimenti Saw gli avrebbe sfracellato la testa o chissà cos'altro.

Ew.

Senti lo scattare della luce e mi ritrovai al buio sul divano di pelle color nocciola.

"Josh accendi quella dannata luce!" urlai guardando a destra e a sinistra.

Lo sentii ridacchiare, e poi vidi una piccola lampada calda accendersi.

Era posata su un comodino in legno bianco, decorato da delle conchiglie marroncine.

Josh si buttò di peso sul divano accendendo il televisore.

"Hai la delicatezza di un bisonte Josh davvero" dissi mettendomi comoda sul tappeto.

"Ma che fai?" chiese il biondo guardandomi storto.

"Mi siedo sul tappeto" risposi con ovvietà alzando gli occhi al cielo.

"Ma dai vieni qui" disse allargando le braccia e sorridendo.

"E rischiare che tu mi faccia scherzi di cattivo gusto nei momenti peggiori del film? Piuttosto mi siedo sui carboni ardenti" ridacchiai, girandomi verso il televisore.

Josh sbuffò contrariato assumendo un broncio degno di qualsiasi bambino privato della sua biciclettina.

Risi piano senza farmi sentire, mentre la sigla di quell' orribile film risuonava in tutta la palafitta.

[...]

In quel momento ero paralizzata dalla paura.

Una ragazza era stata imprigionata in una stanza ed attorno alla testa aveva un casco pieno di lame.

Se lei non avesse fatto in tempo a liberarsi, allo scattare del timer il casco si sarebbe chiuso, perforandogli la testa.

Io stavo letteralmente per saltare via dalla paura.

E Josh?

Bhe lui sgranocchiava beatamente qualche nocciolina, per niente intimorito o spaventato.

La ragazza aveva solo cinque secondi rimanenti.

5..

4..

3..

2..

1..

"Aaaaaaah" urlai buttandomi praticamente sopra Josh, che sobbalzò per lo spavento.

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