5 In macchina con il nemico

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Per le ultime settimane di Maggio né io né Josh ci rivolgemmo parola.

Anche uno sguardo era raro, perché poteva essere motivo di litigio.

Bret, dopo che gli avevo annunciato la mia "fantastica novità" si era arrabbiato esageratamente e feci i salti mortali pur di trattenerlo dal picchiare Josh.

Se lui lo avesse picchiato sarebbe rimasto con noi in detenzione e mi serviva come intermediario per il cibo, non avrei sopportato un altro mese la mensa scolastica.

Misi la testa appoggiata all'armadietto.

Il giorno seguente sarebbe stato il fatidico e avevo soltanto voglia di impiccarmi.

Avrei dovuto subire circa 30 giorni di agonia in cui tutte le ragazze che conoscevo mettevano post su instagram di loro al mare o in qualsiasi altro posto paradisiaco,
30 giorni in cui Kris,Nate e Bret mi raccontavano le loro gite ma soprattutto, 30 giorni di tortura con Josh Colson.

Quella si che era la cosa peggiore.

La voce robotica della radiolina scolastica chiamò il mio cognome e quello di Josh.

"buona fortuna" disse Kris abbracciandomi.

"Felici hunger games, e che la fortuna possa sempre essere a tuo favore" recitó poggiandomi una mano sulla spalla.

Kris riusciva a farmi sorridere anche nei momenti peggiori,per questo la adoravo, era sempre disponibile.

La salutai tristemente e mi avviai verso l'ufficio del preside.

Mi misi seduta nella saletta d'attesa con le poltroncine in stoffa nera.

Pochi minuti dopo sentii dei passi e qualcuno si sedette a distanza su un altro divano, anche quello nero.

Non serviva girarmi per capire chi fosse.

Il profumo della Bvlgari si era già sparso in tutta la stanza, lo avevo riconosciuto perché era lo stesso di Bret: Josh Colson.

Nessuno dei due era intenzionato a proferire parola, si sentivano solo i vociari soffocati dei studenti nei corridoi.

Sussultai quando Josh si schiarì la voce, facendo uscire dalle sue labbra un risolino di scherno.

Lo ignorai, continuando a guardare dritto davanti a me una pianta di catctus fiorita.

La porta marroncina con le tendine gialle si aprì e il preside ci fece cenno di entrare con la testa.
Mi alzai e mi diressi nell'ufficio.

Wills ci disse con un altro cenno di accomodarci sulle sedie rosse.

"Come ben ricordate, spero, domani inizerete a scontare il vostro castigo. Durante questo arco di tempo, aiuterete a mettere a posto la scuola per la chiusura estiva: catalogo di libri, pulizia delle aule e pulizia degli spalti del campo di football e cose varie.
Potrete usufruire della mensa scolastica e potrete lasciare l'istituto solo dopo le 3.30p.m."
Disse aggiustandosi gli occhiali sopra il naso aquilino.

In mente mi balenò un idea terribile.
"Non dovremo pulire anche i bagni vero?" chiesi con faccia inorridita.

Josh emise una risata che mascherò con un colpo di tosse, forse per la mia espressione disgustata.

"No signorina, le inservienti non sono ancora del tutto in ferie"precisò Wills continuando a scarabocchiare qualcosa su un elenco.

Feci un sospiro di sollievo. Se il bagno delle femmine era sporco, figuriamoci quello dei maschi.

"Domani mattina dovrete raggiungere la scuola per le dieci e mezzo. Detto questo, buona estate ragazzi" e con questo ci congedò.

Mi alzai dalla sedia cercando di non fare rumore e uscii dall'ufficio, dove Kris mi stava aspettando seduta su una di quelle poltrone nere.

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