40 In mojito veritas

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Natalie's pov

Feci scattare la Ford buttandoci dentro Josh, che ormai aveva perso ogni capacità di camminare.

Entrai in macchina chiudendo gli occhi e stando ferma per qualche minuto.

Tutta quella musica e la puzza di alcool mi avevano fatto venire un gran mal di testa.

"Sei bellissima" biascicò il biondo al mio fianco.

Arrossii inevitabilmente abbassando lo sguardo.

"Anche quando arrossisci" ridacchiò toccandosi il labbro inferiore e incrociando gli occhi.

Mi feci sfuggire un risolino a quella scena, era davvero buffo.

Lui mi sorrise a trentadue denti per poi cambiare umore di colpo.

"Io non volevo baciare Nora" sussurrò mettendomi una mano sulla coscia, scoperta dai pantaloncini di stoffa.

Mi irrigidii, sia per colpa del suo tocco, sia per la sua rivelazione.

"Pensavo fossi tu" ammise guardandomi dritto negli occhi.

Girai la testa per evitare il contatto visivo.

"Sei ubriaco" dissi ricordandolo più a me stessa che a lui.

"In mojito veritas" citò ridacchiando iniziando a strofinare le dita sulla mia pelle.

"Come faccio a capire che non mi stai mentendo Josh?" dissi abbassando lo sguardo sulla sua mano.

Sprigionava una sorta di calore rassicurante, ma allo stesso tempo un pizzico di passione.

Lui mi girò il mento con due dita, in modo che i nostri sguardi si incrociassero.

"È la verità" disse fissandomi con un intensità che credevo nessuno ne fosse capace.

Stetti in silenzio per qualche minuto continuando a guardarlo.

Sapevo di non dovermi fidare, ma qualcosa mi diceva che non stava mentendo, non stavolta.

"Cazzo quanto sono belli i tuoi occhi" sussurrò davvero troppo vicino al mio viso.

Avvampai a quella rivelazione, deglutendo.

Raccolsi tutto il buon senso che mi era rimasto, spingendo il suo petto con le mani.

"Josh" sussurrai, cercando di controllare il mio corpo, che intanto stava andando in escandescenza.

"Hai detto che non sono la tua ragazza" dissi mordendomi il labbro ed abbassando lo sguardo, sentendo gli angoli degli occhi pizzicare.

"La più grande cazzata che io abbia mai detto" ammise sistemandosi sul sedile più comodamente.

Rimasi in silenzio mettendo in moto la macchina.

"Ne riparleremo quando sarai sobrio" sussurrai più a me che a lui.

Dopo circa cinque minuti di viaggio lo sentii russare.

Parcheggiai davanti al vialetto di casa mia, esattamente dove era quando l'avevo presa, per non destare sospetti.

Pregai tutti i cieli che Kris non si fosse svegliata, sennò avrei dovuto spiegarle tutto e sapevo già che non avrebbe approvato.

Visto che per lei in quel momento poteva anche essere investito.

Spensi il motore e rilasciai un sospiro di sollievo per essere riuscita ad arrivare a casa sani e salvi.

Guardai Josh dormire beatamente al mio fianco.

Cosa avrei dovuto fare?

Sicuramente non sarei riuscita a caricarmelo sulle spalle, visto che io ero circa un quarto di lui.

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