57 Tenebroso dolore

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"Ehy tu, tutto apposto?" chiese una voce, all'inizio a me sconosciuta.

Aprii gli occhi piano piano, accecata subito dalla luce mattutina del giorno.

Feci girovagare lo sguardo nella stanza in cui mi trovavo, che constatai non essere sicuramente la mia.

I colori riapparvero al mio sguardo e la vista mi si fece meno offuscata.

"Dove sono?" farfugliai, cercando di alzarmi da un letto alquanto morbido.

Ebbi un capogiro appena mi misi in piedi, così mi risedetti sul materasso.

I miei occhi ne incontrarono altri due color nocciola, e una testa riccioluta sorridente.

"Ben svegliata" disse Michael agitando la mano qua e là in segno di saluto.

"Michael?" domandai, con ancora la voce impastata.

"Che ci faccio qui?" chiesi, guardando il mio corpo e scoprendo di avere addosso ancora i vestiti della sera scorsa.

La sera scorsa.

Un angoscia pesante quanto un macigno mi piombò sulle spalle, facendo scomparire in me ogni traccia di felicità o sentimento.

"Ti ho trovata svenuta a pochi metri del resort, mentre tornavo in stanza. Sono stato così tanto cavaliere da portarti qui e farti dormire nel mio letto.

Si alzò per prendere un bicchiere poggiato su un comodino di legno.

"Tu dove hai dormito?" chiesi mortificata dall'aver creato tanta scomodità al ragazzo.

"Sul letto di Josh" alzò le spalle porgendomi il bicchiere di vetro.

Lo sguardo mi si oscurò completamente.

La sua faccia priva di qualsiasi sentimento, gli occhi scuri con cui mi aveva guardato mi laceravano ancora il petto.

"Cos'è?"chiesi cercando di non mostrare quanto fossi frustrata.

"Acqua con aspirina disciolta, ti farà sentire meglio" sorrise sedendosi al mio fianco.

Non immaginavo che Michael fosse così buono d'animo in fondo.

Ma dopotutto Josh mi aveva raccontato..

Merda ma perché tutto riporta a lui?

"Grazie" sussurrai finendo il bicchiere in un sorso.

"Se vuoi, il bagno è li, puoi sistemarti e se non ti dispiace, dopo ti vorrei fare alcune domande" sorrise compassionevolmente, indicandomi una porta bianca vicino alla cucina.

Annuii dirigendomi in bagno.

Per poco non mi spaventai scorgendo la mia figura riflessa nello specchio.

Il trucco era colato sulle guancie, il rossetto era leggermente sbavato i capelli erano un disastro e avevo due borse enormi sotto gli occhi.

Mi sciacquai il viso tre volte e fortunatamente bastò per levare il trucco sciolto.

Legai i capelli in una coda di cavallo cercando di districare i nodi con le dita.

Per le occhiaie purtroppo al momento non potevo fare nulla, ma rappresentavano esattamente come mi sentivo in quel momento.

Stanca di tutto e di tutti.

Uscii dal bagno cercando di sistemarmi al meglio quello strettissimo vestito.

Mi sedetti a fianco al biondo, che intanto aveva assunto un espressione corrucciata.

"Dimmi pure" sorrisi tiratamente, cercando di non far trapelare il peso che mi gravava il petto.

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