4 Tutta colpa di Josh Colson

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"Wilson passa a Jefferson. Jefferson corre, viene intercettato da Bouleman, ma riesce a passare a Colson. Colson corre ha campo libero! Colson! Colson corre...meta!"

Urlò un ragazzo del quarto anno che faceva telecronismo.

Tutta la nostra platea si alzò in sincronia esultando.

Avevamo vinto.

Eravamo nei quarti di finali.

La squadra prese in braccio Josh che sorrideva e agitava il casco in aria.

Un gruppetto di ragazzine dietro di me urlò in coro "vai Josh ti amiamo!".

Alzai gli occhi al cielo, erano davvero patetiche.

Corsi da mio fratello che intanto stava ridendo e urlando con il resto della squadra.

Appena mi vide mi abbracciò sollevandomi da terra.

"Sorellina abbiamo vinto!" disse ridendo e girando su se stesso.

"Lo so ero su gli spalti a fare il tifo" sorrisi dandogli uno schiaffo leggero dietro la nuca.

Mi mise di nuovo con i piedi a terra e raggiunse il mister che gli stava facendo segno di avvicinarsi.

Pochi secondi dopo però mi risentii in aria ritrovandomi seduta sulle spalle di Nate.

"Nate mettimi giù!" urlai ridendo. Lui non mi sentì, intorno a noi tutta la scuola stava ancora urlando e festeggiando.

"Abbiamo vinto bimbetta!! Abbiamo vinto!" disse e iniziò a correre con me ancora lì sopra.

Strillai ridendo e aggrappandomi forte al suo collo.

***

La voce di mio fratello si insinuò piano piano nel mio sogno.

Sbuffai sonoramente.

"Ora mi alzo" dissi rimettendomi sotto le coperte.

Pochi minuti dopo sentii la porta aprirsi.

Non gli diedi tanta importanza perché ero in una specie di trance tra il sogno e la realtà.

"Nat svegliati"disse mio fratello scuotendomi leggermente.

"Naat ti lascio a piedi" sussurrò ma ero irremovibile.

Alle mie orecchie giunse il suono dei suoi passi scendere dalle scale.

La porta si aprì di nuovo poco dopo e sentii un odore di brioche calda buonissimo.

"Naat mi sto per mangiare l'ultima brioche calda" disse con una specie di voce cantilenante.

A quel punto spalancai gli occhi e con uno scatto fulmineo atterrai sul suo petto facendolo sdraiare.

Lui si mise a ridere forte tenendosi la pancia.

"Sapevo che ti saresti svegliata"ridacchiò mentre afferravo la brioche, e prima che lui potesse riprendersela le diedi un morso.

Probabilmente sembravo una versione umana di gollum, perché in quel momento ero raggomitolata sul fondo del letto e guardavo la brioche come se fosse la cosa più preziosa al mondo.

A quella visione Bret inizio a ridere ancora più forte.

Mi misi a ridere anche io.

"Il mio tesssssoro" imitai sdraiandomi vicino a lui e continuando a ridacchiare.

Io e mio fratello avevamo un rapporto molto forte che si era rafforzato quando i nostri genitori erano morti in un incidente aereo.

Ma questa è un altra storia.

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