10 pm.
Indosso un paio di skinny jeans neri, strappati alle ginocchia e una maglia del medesimo colore. Allaccio le mie converse nere e lego i capelli in una coda alta. Apro la porta senza nessuno sforzo grazie alla forcina che avevo lasciato incastrata qualche ora fa. Nel piano c'è silenzio. Tutti sono stati sedati, tranne noi cinque. Michael è poggiato con le spalle contro la porta della sua stanza, le mani in tasca e le gambe incrociate. I capelli rosso fuoco gli ricadono sulla fronte e i suoi occhi verdi brillano nell'oscurità. Mi muovo piano verso il centro del corridoio. Michael segue i miei passi come un'ombra che mi sovrasta. Luke esce dalla sua cella con i piedi scalzi, tenendo le sue converse nere consumate in mano, i suoi capelli si alzano disordinati in un ciuffo. Ci fa segno con il capo di proseguire per il corridoio fino alla cella di Calum. Lo troviamo poggiato al muro, con una mano in tasca e l'altra mano tira in aria un pallina rossa che riprende al volo. C'è qualcosa in lui che è cambiato. Non si comporta come un bambino, ma più come un ragazzino.
- Non ha preso le pillole.-
Sussurra al mio orecchio Ashton, facendomi spaventare.
Mi giro verso di lui trovandomelo a pochi centimetri di distanza. Luke e Michael si sono avvicinati a Calum e si sono diretti verso la fine del corridoio forse convinti che li stavamo seguendo. Infatti io mi ero girata per andare da loro, ma Ashton mi aveva presa per il braccio e si era avvicinato di nuovo a me sussurrandomi all'orecchio.
- Ti prego, resta un attimo.-
Alzo la testa per poter osservare i suoi occhi marroni pagliuzzati di verde. Mi ipotizzano. Come se ti attirassero verso loro.
Un ciuffo dei miei capelli ricade leggero sulle mie labbra. Ashton lo sposta sfiorandomi il labbro inferiore. Lo osservo passarsi la lingua tra le labbra. La sua mano si posiziona sotto il mio mento. L'aria diventa fredda tutto ad un tratto. Non sento più la mia anima. È come se fosse stata messa da parte in un angolino del mio corpo, lasciando posto a quel freddo.
- Clary.-
Sussurra Ashton.
Lascia un leggero bacio a stampo sulle mie labbra. Poi un'altro. Schiudo le labbra e non passa molto che la sua lingua sfiora la mia. Ad un tratto tutto quel freddo esce da me facendomi staccare da Ashton.
- Scusami, di nuovo. -
Dice Ashton.
- Non preoccuparti. -
Dico confusa per ciò che è successo.
Ci incamminiamo senza dire una parola al piano superiore. I nostri passi lenti e leggeri riecheggiano nel corridoio, ma nessun orecchio non abituato riuscirebbe a sentirli. Arrivati al piano superiore vediamo gli altri aspettarci.
- Dove eravate?-
Chiede Michael serio incrociando le braccia al petto. Nella sua voce c'è una nota di nervosismo.
Gli dà fastidio quando sto da sola con Ashton.- Stavamo parlando di cose importanti.-
Rispondo con un sorriso sulle labbra girandomi a guardare Ashton che ricambia il sorriso. Mi piace farlo innervosire.
- Quali cose?-
Risponde atono.
- Cose che non ti interessano.-
Serra le labbra e stringe i pugni fino a far diventare le sue nocche bianche. I suoi occhi si incupiscono e diventano di un verde scuro che incuterebbe paura a tutti, ma non a me.
Luke apre la porta che l'ultima volta non avevamo visitato, ovvero la stanza in fondo al corridoio. Entrano Luke, Calum e Ashton. Michael rimaneva fermo sull'uscio della porta. Mentre stavo per entrare, mi afferra dal polso e mi tira violentemente verso di lui. L'altra mano si poggia sul mio collo, stringendolo in una morsa ferrea. Dalla mia bocca esce un piccolo sospiro.