Capitolo 20

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Lo guardo ridendo. Crede di essere la morte questo ragazzo. Sarà un'altro pazzo chiuso in questo posto. O è la mia immaginazione? Smetto di ridere quando sento le guance bagnate dalle mie lacrime. Sto morendo o forse lo sono già. Sento le sue forti braccia circondarmi le spalle. La disperazione, la rabbia, il dolore, il risentimento, la sofferenza, escono dalla mia anima sotto forma di urla e lacrime. Dentro di me ora resta un fortissimo senso di niente che continua a farmi male.

Qual è il motivo per cui siamo nati? Per capire che la vita è un susseguirsi di sofferenza? Per distruggerci a vicenda? Per capire che la felicità e l'amore non sono altro che bugie?

- Si nasce per morire, si muore per rinascere.-

Sussurra al mio orecchio.

Mi asciugo le lacrime con le mani e sciolgo l'abbraccio per poi rimettermi seduta come prima che scoppiassi a piangere. 

- Sono già morta? Non fa poi così male morire, allora. Pensavo che fosse peggiore di così, invece si muore lasciando che il dolore si dissolva e faccia spazio al vuoto, all'apatia.-

Il ragazzo gioca con le sue mani e tiene lo sguardo basso su di esse. Poi mi risponde gesticolando.

- Non sei ancora morta e non morirai ora. Non è ancora arrivato il momento.-

Mi spiega. È lui veramente. È la morte che mi sta consolando. È l'angelo oscuro che parlò con Calum.

- Se non sei qui per me, allora perché sei qui?-

Sussurro puntando le mie iridi blu come il mare in tempesta nelle sue verdi come gli smeraldi.

- Perché è stato qualcun'altro a chiamarmi, a desiderare la morte.-

Ricordo ciò che mi disse Luke tempo fa. Il fatto che era la persona stessa a chiedere la morte, a desiderarla ardentemente fino a morire.

In un attimo la mia mente comprende. Se non è qui per me allora è qui per l'ultima persona che vorrei veder morire.

- Oh no.. no, ti prego. Non ucciderlo. Non può morire.-

Le mie parole escono in un sussurro mentre dentro di me le urla mi stordiscono.

L'ansia mi divora, perfora le mie ossa e le interiora. Mi toglie la forza e il mio organismo deteriora.

- Non posso. Devo portare un'anima con me, per tornare.-

Lui non può morire. Non deve. La mia vita cambierebbe.

La mia unica e ultima scintilla di speranza in qualcosa di migliore non può morire. È come uno spiraglio di luce nell'oscurità della sofferenza. È come un fiammifero nelle tenebre. Lui non può morire. Non deve. La mia vita cambierebbe.

La mia unica e ultima scintilla di speranza in qualcosa di migliore non può morire. È come uno spiraglio di luce nell'oscurità della sofferenza. È come un fiammifero nelle tenebre. Infonde sicurezza.

L'unico ramo da cui reggersi per non cadere nel vuoto.

-Non puoi far morire uno di questi medici o un'altro paziente? Chiunque, ma non lui.-

- Non posso prendere le anime di coloro che non mi chiamano. Non c'è altra scelta. Morirà.-

È la paura che ti dà coraggio. È la paura di perderlo che mi dà il coraggio per dire ciò che non avrei mai pensato di dire.

Le parole mi muoiono in gola e le mie mani sudano freddo. I pensieri scappano per la mia testa, creandomi confusione. Solo una cosa mi è certa: la mia decisione.

Insane || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora