Capitolo 21

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Scappo.

Scappo più che posso.

Corro via da quelle voci che si sono trasformate in ombre.

Sono dietro di me.

Vogliono tornare dentro di me.

Vogliono tormentarmi ancora.

Vogliono stringersi intorno a me, dandomi quell'abbraccio di pungente sofferenza e pazzia.

Vogliono possedere la mia mente.

Corro nell'oscurità fino a quando non sento più nulla sotto i miei piedi.

Precipito nel buio del dolore.

Do le spalle al vuoto che non termina mai.

Le ombre si precipitano verso di me.

Si avvolgono tra di loro, emettono urla stridule.

Iniziano a girare intorno a loro stesse unendosi e prendendo la forma di un'asta appuntita.

Nel preciso istante in cui tocco il suolo e l'asta trafigge il mio cuore, apro gli occhi.

Li richiudo di nuovo per la forte luce.

Li riapro di nuovo, cercando di abituarmi alla luce. La stanza sembra girarmi in torno e un fitto dolore al ventre mi fa stringere le mani a pugno intorno al lenzuolo sotto di me.

Un respiro strozzato esce lieve dalle mie labbra mentre faccio forza sulle mani per alzarmi, ma una mano si poggia sulla mia spalla.

Giro la testa di scatto per capire chi ha poggiato la sua mano sulla mia spalla, per poi trovarmi Luke sorridere lievemente mentre ritrae la mano.

- Devi restare coricata o i punti potrebbero sciogliersi e la ferita si riapre.-

Mi rimetto comoda sul letto. Sono nella mia cella e Luke è seduto affianco a me. Mi porto una mano sulla fronte e chiudo gli occhi per poi sospirare.

- Michael come sta?-

Luke si sdraia accanto a me.

- Ancora non si è svegliato. Il suo taglio era più profondo del tuo, ha perso molto sangue. Sono arrivato in tempo a bloccargli l'emorragia altrimenti sarebbe morto.-

Annuisco muovendo la testa e ripenso a ciò che mi è successo, alla conversazione con l'angelo oscuro.

- Ho dovuto cucirti sedici punti. Altri due giorni e potrai alzarti dal letto.-

- Quanto tempo è passato da quel giorno?-

Dico illudendo al giorno in cui stavamo per essere uccisi da quei medici.

- Una settimana.-

Spalanco gli occhi sorpresa.

- Che cosa vi è successo quando siamo stati chiusi in isolamento?-

- Siamo riusciti a tornare nelle celle. Le guardie non si sono ricordate di noi.-

Dice Luke mentre si alza dal letto.

Alza la mia maglia lasciando la pancia scoperta e abbassa di poco il bordo del pantalone di tuta che indosso.

Controlla la ferita e la disinfetta.

Riabassa la maglia e se ne va via senza dire nulla.

Resto sul letto immobile.

Le ore passano.

La notte non riesco a chiudere occhio.

È notte fonda quando sento una porta aprirsi. Dei passi riecheggiano nel corridoio. Sento la serratura della mia porta aprirsi e una figura dirigersi zoppa verso di me.

- Alison..-

Sussurra la figura davanti al mio letto.

- Michael..-

Dico cercando di alzarmi dal letto.

- Aspetta, non alzarti. Vengo io lì.-

Poggio di nuovo le spalle sul morbido materasso e osservo Michael trascinarsi al mio fianco. Si sdraia accanto a me incrociando la sua mano alla mia. I nostri sguardi sono puntati al soffitto.

Michael gira la testa verso di me e strofina il suo naso sul mio collo.

- Come stai?-

Sussurra sorridendo.

Giro la testa verso di lui e stringo di più la stretta delle nostre mani.

- Non c'è male, mh. E tu?-

Rispondo alla sua domanda ironica.

- Ci sono state volte in cui sono stato meglio.-

Rise facendo sfiorare i nostri nasi.

- Non posso darti torto.-

Rispondo. Poi continuo a parlare.

- Vedi il lato positivo, però.-

-Il lato positivo di essere in un manicomio e per di più ferito, sarebbe?-

Sulla sua faccia comparve un'espressione confusa, ma divertita dalla strana situazione.

- Sarebbe che ora sei qui, con me. Le nostre labbra a pochi centimetri le une dalle altre. Le nostre mani incrociate.-

Dico fissando le sue labbra come se ne dipendessi.

- Cosa molto più che positiva.-

Sussurra Michael prima di far combaciare le nostre labbra.

Mi mancava quel contatto elettrizzante.

Mi mancavano le sue mani sul mio corpo.

Mi mancava Michael.

KINDER SORPRESA
Hola people! 
Piaciuto il capitolo? È corto e non succede molto, lo so, ma volevo solo farvi stare tranquille e farvi vedere che Michael is alive ahahaha.
Detto questo, ciao xx

Insane || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora