Capitolo 37

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Un'ondata di freddo mi travolge facendomi tremare mentre la morte di Ashton mi brucia dentro. Non penso di poter resistere a ciò. Siamo solo degli involucri che trattengono sentimenti e vengono feriti dagli stessi. E io non riesco più a trattenerli dentro perché le ferite mi hanno indebolita. Non ho nemmeno più la forza di urlare o di resistere alla guardia. Mi lascio trasportare in lacrime in quell'inferno freddo. Sento Angel urlare e Luke cadere al mio fianco e poi due guardie prenderlo per le braccia e spingerlo contro il muro. Non riesco ad aiutarli.
Non sono riuscita a salvare Ashton.
E non riuscirò a salvare loro, a salvare me.
Veniamo trascinati all'interno della stanza. Ci sono due schiere di vasche da bagno, ogni schiera ha quattro vasche, una difronte all'altra, riempite d'acqua.
Le guardie trascinano Luke a Angel vicino le prime due vasche della prima schiera. Poi girano la testa verso di me in attesa. La guardia che mi tiene per le braccia prende la mia mascella stringendola e lo sento avvicinarsi al mio orecchio.
- Guarda adesso quello che sto per fare ai tuoi amichetti perché è quello che succederà a te tra poco, assassina.-
Chiudo gli occhi lasciando che un'altra lacrima mi rigasse il viso. Non voglio perdere anche loro.
La guardia fa un cenno con la testa alle altre guardie che buttano Luke e Angel nelle vasche. Urlano, si dimenano schizzanzando acqua ovunque, le guardie cercano di tenerli giù mentre io cerco di uscire dalla ferrea presa dell'uomo per poterli aiutare.
Urlano il mio nome chiedendomi aiuto e io non riesco a salvarli.
Le guardie riescono a trattenerli e bloccano le loro mani con delle manette e successivamente i piedi cercando di tenerli fermi. Luke muove le mani e i piedi cercando di togliere le manette e Angel priva di forza e di voce, si abbandona adagiandosi sul fondo della vasca tremando. La guardia mi porta fino alla prima basca della seconda schiera, difronte Luke e mentre mi spinge cado a terra sbattendo la testa alla vasca. La testa inizia a girarmi e a farmi male, ma riesco a vedere una maniglia sul pavimento precisamente su un piccolo rialzamento rettangolare, proprio sotto la vasca. La guardia mi alza prima che io possa allungare la mano per vedere se è tutto reale e che non mi sia immaginata una botola.
- Ora godetevi lo spettacolo della vostra amica.-
Dice ridendo prima di sollevarmi aiutato da un'altra guardia e spingendomi dentro la vasca.
L'acqua congelata mi avvolge come se mi nevicasse addosso, sulla pelle. Non sento più il sangue scorrermi nelle vene, ma il cuore battere nelle orecchie. Entro in uno stato di confusione e agitazione.
Due mani tengono le mie braccia sotto e altre due la mia testa e la spalla destra. Apro la bocca per urlare, ormai senza ossigeno e sento il gelo dell'acqua invadermi i polmoni mentre cerco di risalire agitandomi.
Le prese sul mio corpo diminuiscono riuscendo così a rialzarmi e mettermi seduta giusto il tempo di prendere fiato e sentire le urla di Luke e Angel per poi essere spinta di nuovo sott'acqua. La guardia mi ritira su prendendomi per i capelli e tirandomi verso il bordo mente due guardie mi legano polsi e caviglie.
- Avete ucciso un paziente e ora io uccido voi.-
Dice abbassandosi alla mia altezza e spostando una ciocca di capelli bagnati dal mio viso per poi andarsene seguito da tutte le altre guardie.
Faccio respiri profondi mentre sento il mio corpo tremare come quello degli altri due. Alzo lo sguardo verso di loro e li vedo iniziare morire lentamente come me. I loro occhi spaventati e pieni di panico, agitazione e ansia mi fanno sentire ancora più in colpa.
Angel chiude gli occhi piegando la testa verso di Luke.
Provo a muovere le labbra viola per il freddo per riuscire a chiamare Luke.
- Luke, tieni sveglia Angel, non farla addormentare.-
Provo ad urlargli, ma tutto ciò esce come un sussurro dalle mie labbra.
Luke volta la testa verso Angel chiamandola poi alza il braccio portandolo lentamente sopra il bordo proprio dov'è bloccata la manetta e allungandolo di poco in modo da riuscire ad afferrare le dita di Angel.
- Angel rispondimi.-
Sussurra Luke cercando di svegliarla e stringendole la mano. Passò mezz'ora prima che riuscisse ad svegliarsi.
- Sei svenuta, ti prego non abbandonarmi mai più così.-
Le disse Luke in lacrime.
Lei gli strinse di più la mano prima di agitarsi dopo essersi ricordata di essere legata in una vasca di acqua congelata. Luke cerca di calmarla, ma Angel continua a dimenarsi urlando.
Dopo qualche minuto si blocca tenendo lo sguardo fisso davanti a lei sussurando parole incomprensibili.
- Alison cerca di muovere le braccia e i piedi, anche solo le dita o potresti andare in ipotermia. Dobbiamo cercare di non morire.-
Dice Luke cercando di riportare Angel tra di noi.
Durante le prime tre ore non abbiamo parlato, ma abbiamo cercato di muoverci anche solo per confermarci di essere ancora vivi.
Luke stringe ancora la mano di Angel che alcune volte ha questi attacchi di panico. Ho pensato a Michael tutto questo tempo. Sta bene? È stato punito anche lui? È riuscito ancora arrivare alla sua cella? Sa che io sono qui? Verrà a salvarmi? Sarà già scappato con la mappa dopo aver scoperto l'uscita? E improvvisamente mi ricordo della botola.
- C'è una botola sotto la vasca, potrebbe essere una via d'uscita.-
Dico alzando lo sguardo verso Angel e Luke.
- È impossibile.-
Dice Luke incredulo.
- Forse riusciremo finalmente ad uscire di qui.-
Continua Angel poggiando la testa sul bordo della vasca.
Passano altre quattro ore e la situazione peggiora. Per quanto mi impegni non riesco a muovermi e il mio corpo si sta disidratando. Non so per quanto ancora possa reggere. Luke cerca di tenersi in vita e cerca di tenere in vita anche Angel.
Anche se cerchiamo di sopravvivere, moriremo. Il nostro corpo sta congelando e non mangiamo da un giorno. Non ha più senso lottare. Chiudo gli occhi e mi abbandono all'acqua, lasciandomi cullare dal gelo. Poggio la testa sul bordo sentendo Luke chiedermi di muovermi e di non abbandonarli proprio adesso. Non ce la faccio più, non verrà nessuno a salvarci. Porto il corpo in avanti scivolando sempre più giù ignorando Luke e il rumore di una porta aprirsi.
Solo un po' più giù e sarò finalmente avvolta da quell'acqua che mi ucciderà, ma due labbra calde si posano sulle mie costringendomi a tirarmi su. Apro gli occhi di scatto vedendo Michael baciarmi. La sua lingua entra velocemente nella mia bocca sfiorandomi e lasciando un oggetto freddo sotto la mia lingua prima che venne tirato via dalle guardie e punito senza cibo nella sua stanza per quel giorno.
Quando le guardie furono uscite portai le mano alla bocca spuntando via l'oggetto che mi aveva lasciato.

E sorpresa sorrisi vedendo cos'era.

CANDYMAN
Holaaaa people, piaciuto il capitolo? Si lo so è breve, ma vbb. Secondo voi cos'è questo oggetto? Andate a leggere le altre mie storie? Ne ho inziata una da poco su Matteo Tiberia e ce n'è una Dramione (awaw) e una su Sherlock e due su Luke e awaw che una su 5sos+pll eeeee nulla. Ci terrei molto se le andaste a leggere.
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Ho anche scaricato Skype e magari facciamo una videochiamata perché mi piacerebbe molto conoscervi tutte quante, anche se mi vergogno parecchio, ma vabbe. Comunque su Skype sono angepicarelli hihihi. Mi sono dimenticata che altro dovevo dirvi, ciao xx.

Insane || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora