1| Preparazione per il dolore

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Jimin's POV

"To the left to the right geudaero nal ttarawa son deureora gwangbok doen"

La sveglia mi fece saltare in aria con Ringa Linga di Taeyang, svegliandomi all'istante. Si, sono un suo fan, lo sono stato fin da quando ero piccolo. Mi rotolai su me stesso pigramente e la spensi.

Ugh la scuola. 

Era una mega tortura. 

Forse dovrei far finta di essere di nuovo malato.

"Jimin, è ora di alzarsi, si sta facendo tardi!" urlò mia madre dal piano di sotto. "Va bene, mamma. Sto arrivando!" 

Pigramente mi rotolai giù dal letto. Dopo aver indossato i miei stupidi occhiali da nerd, mi alzai e andai verso il mio armadio. 

Indossai una camicia bianca e dei pantaloni neri. Misi dei braccialetti per nascondere le ferite ai polsi. Presi le mie adidas rosse da vicino al letto. Ero troppo pigro per pettinarmi i capelli perciò indossai un berretto rosso e corsi verso il bagno. Iniziai a lavarmi i denti, assicurandomi di raggiungere ogni lato della mia bocca. Guardai in alto verso lo specchio e notai che la mia faccia era piena di ematomi. Cercai di coprirli con del makeup rubato dal bagno di mia madre. Poi misi dell' eyeliner. L'unica cosa che non mi faceva sentire così brutto come realmente ero.

Lo so che era stupido, ma è così che mi sentivo. Sapevo di essere orribile, voglio dire , gli altri non lo direbbero se non fosse vero giusto? 

"Jimin, sbrigati!" Mia madre mi chiamo interrompendo i  pensieri di odio su me stesso. 

Guardai per l'ultima volta lo specchio. "Orribile" pensavo tra me e me quando presi lo zaino e mi precipitai al piano di sotto. Provai a sorpassare mia madre ma lei mi riprese. "Jimin, non puoi andartene senza fare  colazione." disse mia madre con un sorriso smagliante in volto. 

Non potevo dirle di no.

 Mi diressi verso la cucina dove trovai dei pancakes e delle uova.

"Ok Jimin, sto andando a lavoro, ti voglio bene." disse correndo verso di me e dandomi un bacio sulla guancia.  "Ti voglio bene anche io, mamma." dissi cercando di fingere il miglior sorriso possibile. Una volta che la porta si chiuse, corsi verso il cestino dell'immondizia e buttai tutto. 

Sono già grasso, non ho bisogno di ingrassare di più.

Corsi velocemente fuori dalla porta nel retro.

Tutti i miei amici vivevano di fianco a me da quando ne ho memoria. Da quando hanno iniziato a fare i prepotenti anche con me, ho dovuto usare la porta sul retro e attraversare la foresta per andare a scuola. Ci volle più tempo, ma almeno non mi feci picchiare già dal primo giorno di scuola. Corsi velocemente attraverso la foresta, per non fare tardi, scavalcando velocemente ogni cespuglio. Finalmente arrivai a scuola. 

"Ah, ecco un altro incubo." pensai entrando.

Maybe I'm not Worthless [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora