1. Il perdono

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Un rumore di mare, un odore di sale. Quella sera, verso le 18:00, Draco era seduto su di uno scoglio vicino alla riva del mare per sbollire la rabbia latente che in quel momento stava provando per il suo compagno, ormai ex, quello stronzo.

"Un bambino, Draco? Tu aspetti un bambino? Ma come, io, noi c'eravamo stati attenti Merlino!"

"Sì, accidenti Harry, sì! Aspetto tuo figlio, ti è chiaro adesso?!" Draco stava davvero perdendo la pazienza.

"Non lo voglio."
"Non lo voglio."
"Non lo voglio."

Quelle terribili tre parole lo avevano letteralmente ferito e fatto incavolare, tanto che alla fine Malfoy preso dalla rabbia di quel maledetto rifiuto, gli scaraventò addosso -più precisamente sul petto muscoloso e ben tonico che si ritrovava- l'anello d'argento che il moro tempo prima gli aveva regalato come pegno d'amore e come promessa di un amore che sarebbe durato per sempre.

Tutte stupidaggini, una dietro l'altra.

Se Harry non amava suo figlio sin dal principio, non amava nemmeno lui. Quindi Draco non gli avrebbe mai permesso di vederlo.

Quella dolce creaturina che con calma si stava formando dentro di lui era sua e solo sua sarebbe stata e al diavolo tutto quanto!

Con questi pensieri in testa, Draco tornò a casa e preparò in fretta e furia le valigie: non voleva restare in quella dimora un minuto di più. Dopodiché, l'uomo prese il primo taxi e si diresse a casa dei suoi genitori: Narcissa e Lucius che appena lo videro, lo accolsero a braccia aperte.

"Draco, tesoro!" Narcissa, detta anche Cissy, lo guardò attentamente: "Ma che succede, perché sei qui?"

"Hai litigato con Harry?" Domandò di rimando Lucius notando lo sguardo irritato del figlio.

"Ci siamo lasciati, o meglio, io ho lasciato lui." Rispose con occhi lucidi nel mentre la sua mano si posò sul ventre ancora piatto e muscoloso.

"Draco che cosa sta succedendo?"

Lucius sembrava davvero preoccupato, nel mentre Cissy a quel punto trattenne il respiro. Forse la donna aveva capito, ma alla fine aspettava che fosse Draco a parlargliene, come era giusto che fosse.

"Il fatto è che aspetto un bambino ed Harry ha detto che non mi starà accanto perché non lo vuole e mai lo vorrà."

In quel momento il suo cuore batteva fortissimo e le lacrime amare sgorgavano giù come se fossero delle pure fontane.

"Oh, tesoro mio!"

A quel punto Cissy corse da lui per abbracciarlo forte, nel mentre l'uomo difronte a se, così identico a lui in tutto e per tutto, stava stringendo forte i pugni dalla rabbia.

Come aveva potuto quel lurido infame di Harry abbandonarlo così? Con un figlio da crescere, amare, coccolare, viziare.

Come?!

Lucius così come Narcissa e lo stesso Draco non se ne capacitavano.

Erano passati ormai nove mesi da quella terribile giornata: Scorpius Hyperon stava per venire al mondo e Draco quella mattina era davvero pieno di dolori lancinanti su tutto l'addome.

Attorno a lui una miriade di infermieri pronti a sostenerlo ed un medico piuttosto compiacente che gli dava forza per sostenere il parto.

"Forza signor Malfoy, coraggio, ancora poco tempo e il piccolo Scorpius sarà finalmente fra di noi!"

A quel punto Draco quindi respirò a fondo per potersi permettere una nuova e dolorosa contrazione e dopo svariati minuti il biondo riuscì finalmente e con grande gioia a dare alla luce il suo bambino che pianse tutte le sue piccole lacrime invadendo la stanza piena di vita ed altrettanto amore.

"Benvenuto al mondo mio piccolo Scorpius. Sono sicuro che staremmo benissimo insieme!"

Sorrise felice nel mentre la sua mano destra gli accarezzava con delicatezza ed altrettanta dolcezza tutti quei capelli biondo platino identici al padre nel mentre si ritrovava ad osservare un paio di occhi verde smeraldo spiaccicati ad Harry.

Qualche secondo più tardi, nel mentre Malfoy Senior lo stava stringendo forte a se stesso, un'infermiera entrò nella sua camera e Draco la guardò pensando che molto probabilmente avrebbe dovuto prendersi il piccolo per fargli fare tutte le analisi di routine, quando vide che la donna aveva un'aria strana in volto.

"Che cosa succede signorina?" Domandò per poi alzare un sopracciglio biondo con aria interrogativa.

"Qui fuori c'è un signore che chiede con insistenza di lei." Disse con aria tesa.

Draco quindi corrucciò il suo volto.

"Chi è? Le ha detto come si chiama?!"

I suoi pugni si strinsero maggiormente.

"Otter forse? Ah sì, Potter: il signor Harry Potter è qui fuori per lei."

Malfoy respirò a fondo.

"Lo mandi via! Gli dica che in questo momento non posso, che sono in un'altra stanza, che ho da fare, si inventi qualsiasi cosa, quello che vuole, ma..."

All'improvviso la figura elegante ed altrettanto bellissima di Harry entrò dentro la stanza con assoluta prepotenza. "È inutile che ti fai negare Draco, adesso tu mi ascolti, chiaro?!"

L'uomo aveva bisogno di parlarci e Draco lo avrebbe dovuto ascoltare.

"Che cosa vuoi Potter?!" Domandò il biondo con un tono di voce serio ed altrettanto distaccato.

In quel momento l'infermiera uscì subito dalla stanza e dopo pochi secondi i due uomini rimasero completamente soli.

Harry si sedette su una sedia accanto a lui e al loro bambino che stava attaccato al petto del biondo.

"Ascoltami Draco, ho sbagliato tutto quanto con te, ma permettimi di rimediare, ti prego. Ho capito che ti voglio ancora e per sempre e inoltre desidero essere il padre di Scorpius, nostro figlio."

"Troppo facile tornare adesso, dopo nove mesi di sofferenza e dirmi che sei pentito e che mi ami, che ci ami! Vattene, o giuro che chiamo la sicurezza!" I suoi occhi grigi erano delle pure lamine di ghiaccio che emanavano fulmini e saette. "Sparisci!" Strillò.

Harry lo guardò e si alzò in piedi con uno sguardo del tutto determinato e deciso.

"D'accordo, d'accordo me ne vado, prima che mi arrivi un Crucio, ma sappi che non è finita qui fra noi. Ti riconquisterò amore mio perché noi ci apparteniamo e tu lo sai, Draco, lo hai sempre saputo!"

Una volta che Potter disse quelle parole, uscì dalla stanza e Draco sospirò pesantemente, nel mentre il piccolo Scorpius restava fermo sopra il suo petto e teneva gli occhi chiusi.

Perché tutto questo?

Passò esattamente un anno e mezzo da quel giorno e tante cose da allora erano cambiate.

Scorpius infatti aveva ormai imparato a camminare e Draco lo aveva iscritto ad un asilo nido del quartiere dove vivevano.

Inoltre Harry era tornato a vivere con loro in pianta stabile e finalmente dopo tanto penare era riuscito a farsi perdonare, sposando quindi il biondo e creando una nuova e bella famiglia.

Drarry ~ StorieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora