17. Dichiarazione d'Amore

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"Dove vai?!"

Una sera come tante Harry, un uomo di appena trent'anni, da poco trasferitosi a Londra, più precisamente al Malfoy Manor nell'immensa dimora di Draco, si sistemò meglio sul divano di casa, in quanto voleva leggersi con calma un librone riguardo le Pozioni Magiche Avanzate della medicina per sostenere poi qualche giorno più tardi un importante discorso davanti ad un immenso gruppo di MediMaghi che lo avrebbero giudicato e si sarebbero fatti un impressione definitiva su di lui.

In quel momento però ciò che stava facendo Draco fu più importante di tutto.

I due amici -che da mesi erano diventati piuttosto inseparabili e decisamente intimi anche grazie al fatto che Potter viveva in quella casa e aveva preso una camera in affitto- da qualche giorno avevano litigato in quanto Potter in un momento di pura debolezza aveva baciato un suo ex e quel gesto fu notato da Draco, il quale non sapeva nulla di loro.

Quella mancanza di fiducia quindi aveva fatto molto male al biondo, che preso dalla rabbia per il fatto che lo amava e che all'apparenza non era ricambiato, gli si allontanò e Harry non riusciva proprio a sopportarlo.

"Perché lo vuoi sapere? Non ne vedo il motivo, la cosa non ti riguarda Harry!"

All'improvviso il campanello suonò e nell'arco di pochi secondi una sfilza di ragazzi e ragazze, tra cui Blaise, Theo, Vincent, Gregory e le sue amiche inseparabili, Astoria e Pansy, entrarono dentro casa invitati dal biondo platino che a quel punto gli fece un sorriso.

"Ehi, Draco!" Blaise lo abbracciò. "Ma lo sai che Astoria non fa altro che parlare di te?" Sorrise malizioso. "Hai fatto colpo!"

In quel momento i pugni grossi e forti di Harry si strinsero maggiormente ed il suo battito cardiaco iniziò a muoversi con forza.

Draco era suo e quindi Astoria doveva togliersi di mezzo, subito!

La ragazza dunque arrossì leggermente e dopo poco, rise nervosamente.

"No, non è vero Draco, non dargli retta!"

Il biondo gli sorrise. "Andiamo?"

Theo a quel punto lo guardò.

"Mancherebbe però una macchina, visto che quella di Pansy è dal meccanico."

"Oh." Disse Malfoy. "E come facciamo, quindi?"

Il suo sguardo in quel momento era piuttosto allarmato.

"Prendi tu quella di tuo padre, no?"

Propose allora Goyle con un sorrisetto furbesco, degno di uno Slytherin, nel mentre Harry -che faceva finta di leggere con tanto interesse il suo libro- non si era perso una sola parola di quella brutta conversazione alla quale avrebbe voluto mettere fine.

Merlino.

"Ottima idea!"

Esultò molto emozionato per poi iniziare a salire le scale di casa, se non fosse che il moro lo frenò.

"Allora la prendo!"

"No, la macchina di papà Lucius non la puoi prendere, il nonno Abraxas in questo momento non c'è e quindi non può darti il permesso."

Draco lo interruppe.

"La macchina di papà c'è ed io so guidare!"

"Fai come ti pare!"

Borbottò l'altro continuando a guardare il suo libro di magia che in quell'istante avrebbe tanto voluto incenerire. Cazzo!

Ad un certo punto Vincent si avvicinò ad Harry da dietro e vedendo con attenzione che cosa stava leggendo, disse per scherzo.

Drarry ~ StorieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora