5.2. Una lettera

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Passarono varie settimane dall'incontro tra Harry e Lucius Malfoy e da allora non era cambiato assolutamente niente. Potter continuava a fare la propria vita e a tornare a casa tardi, come era previsto.

Quella sera però, quando il moro dagli occhi verdi aprì la porta, appena prima di accendere la luce, qualcuno lo afferrò da dietro e gli tappò la bocca.

Harry quindi provò a difendersi, ma l'altra persona gli bloccò i polsi con decisione e alla fine parlò per tranquillizzarlo.

"Amore mio sono io, stai tranquillo, non ho la benché minima idea di farti del male, mi conosci no?"

Il Capo Auror quindi si liberò e dopo avere acceso la luce alla fine si ritrovò davanti a due occhi bellissimi e grigissimi che in quel momento lo stavano fissando con desiderio, mischiato con pura e viscerale tristezza.

"Che cosa vuoi Draco? Perché sei qui? Come sei entrato?! Rispondi!"

La rabbia di Harry non si poteva descrivere.

"Sono qui perché ti rivoglio Harry e farò di tutto per riconquistarti."

Lo sguardo del moro era molto allibito.

"Per quanto riguarda come sono entrato qui dentro, beh, ho ancora le tue chiavi. Non te le ho mai restituite da quando me ne sono andato."

"Bene, adesso hai giusto il tempo per ridarmele e andartene da qui! Non ho nessuna intenzione di perdonarti, chiaro?"

Il suo tono era decisamente autoritario, ma al biondo platino non faceva paura.

"Senti Harry, io."

"Ma che cosa vuoi, eh? Tra te e tuo padre siete veramente incredibili, guarda!"

Malfoy lo guardò senza capire.

"Che cosa c'entra mio padre, scusa? Perché lo metti in mezzo? Che ha fatto?!"

Potter lo guardò.

"Come, non sai niente? Non ti ha accennato al fatto che due settimane fa è venuto personalmente da me in ufficio per tentare di convincermi a perdonarti? Roba da pazzi!"

Draco sbiancò.

"No, io non ne sapevo niente, davvero."

Harry lo guardò.

"Mh, sarà. Comunque sia tornatene da Nott. Vi ho visti molto affiatati quel giorno!" Disse con fastidio. "Mi piaci così tanto Draco."

Iniziò cercando di imitare la voce dell'amante in maniera molto scostante e nervosa.

Quindi il biondo ad un certo punto iniziò a stringerlo con le proprie braccia posizionate sulla sua vita tonificata in modo da tenerlo stretto a sé e provare a convincerlo, odorando anche il suo buon profumo di cocco.

"Smettila amore mio! Ho sbagliato, ok? Mentre ero con lui non capivo più niente. Non so che cosa mi sia preso, forse la rabbia perché ti sentivo distante, non so. Anche se avevi ragione sai, dovevo parlartene sin da subito."

"Sei un bastardo." Respirò a fondo cercando di non piangere ed urlare. "Ho passato giorni a chiedermi che cosa avessi sbagliato con te, cosa avrei dovuto fare, che cosa non ti ho dato per renderti felice! La storia che io sono distante non regge. Lo sapevi benissimo quando ci siamo messi insieme che lavoro faccio e mi dicevi che per te non c'erano problemi, che ti stava bene: adesso mi vieni a dire che questa sarebbe la causa dei nostri diverbi?! Sei un bugiardo!"

"È la verità, mi sono stufato Harry! Ti volevo tutto per me, ma non sono stato in grado di dimostrartelo, capisci? E ho sbagliato per la seconda volta."

"Sei patetico!" Disse sputandogli addosso tutto il suo perenne rancore per poi muoversi verso la cucina, fino a che Draco non lo afferrò per un braccio e non lo baciò con moltissima passione. "Lasciami Draco." Gemette Harry per qualche istante con poca convinzione. "Non ti voglio più!"

"Tu mi vuoi, lo vedo benissimo ed è lo stesso per me!" Disse baciandogli ogni centimetro di pelle del collo che riusciva a scoprire slacciandogli alla carlona tutti gli abiti del compagno, tra cui una felpa.

Qualche istante più tardi Harry si ritrovò completamente sdraiato sul suo letto matrimoniale che due mesi prima dalla rabbia bruciante che provava aveva completamente squartato con il fuoco.

"Sei bellissimo Harry." Disse ad un certo punto il biondo platino con voce affannata.

Dunque Potter lo guardò.

"Anche tu."

Il suo sguardo verdissimo era luminoso.

Draco perciò sorrise compiaciuto e solo a quel punto i due iniziarono a fare l'Amore.

Il giorno seguente però, quando Draco riaprì gli occhi argentati e quindi si svegliò, accanto al cuscino di Harry ci trovò una lettera piegata in quattro parti.

L'uomo quindi l'aprì in fretta pensando che fosse un messaggio qualsiasi, ma...

<<Ciao Draco.

Questa notte è stata bellissima e mi ha riportato alla mente tanti bei momenti passati assieme, ma nonostante tutto, non ci riesco, sono stato troppo male per il tuo tradimento e adesso sento che tra di noi si è rotto qualcosa.

Rispetta la mia scelta ti prego.

So che fa male, ma forse un giorno capirai la mia decisione e penserai che forse come amici non ci sarebbero problemi e che staremmo meglio.

Ti voglio bene, sai?

Nonostante tutto sei stato e lo sei tutt'ora unico e speciale e perciò voglio ricordarti così, con quel volto angelico che hai nel mentre dormi tranquillamente e probabilmente sogni, dato il tuo meraviglioso sorriso.

Harry.

No!

Non era possibile, tra di loro era veramente finita?

NO!

Draco quindi bruciò la lettera e dopo poco mise a soqquadro la loro stanza, piangendo poi tutte le sue lacrime, ma nonostante il fatto che faceva un male cane, l'uomo decise comunque di rispettare la sua scelta continuando ad amarlo in silenzio, sperando però che in un futuro non molto lontano le cose potessero cambiare tra di loro.

Ma sarà davvero così?

Fine seconda parte.

Drarry ~ StorieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora