9.11. Angel

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Dopo quella confessione, Harry era stato sbattuto in carcere e Draco era davvero a pezzi per quel motivo.

L'uomo dai capelli biondo platino infatti era completamente disperato all'idea di aver perso per sempre l'uomo che amava e non sapeva davvero come fare per risolvere tutta quella dannata situazione perché una parte di se stesso avrebbe tanto voluto dimenticare tutto quanto e perdonare il moro per fare in modo che ritornasse da lui e che non uscisse definitivamente dalla sua vita, nel mentre dall'altra c'era il forte senso del dovere morale al quale era attaccato e aveva giurato fedeltà molti anni prima.

La situazione era quindi tanto difficile quanto insidiosa.

Ma come avrebbe potuto fare per risolverla?

Nel mentre il biondo era totalmente immerso fra tutti quei pensieri snervanti e fastidiosi, una poliziotta sui cinquant'anni molto simpatica che Potter in quelle settimane aveva conosciuto, spuntò da dietro le sbarre.

"Ehi, Harry."

"Jodie, che succede?" Domandò con un tono di voce basso ed uno sguardo molto malinconico.

Possibile che Draco non riusciva proprio a capire il suo punto di vista?!

"C'è qui l'avvocato Foster. Te la senti?" Domandò con una voce molto dolce ed altrettanto comprensiva.

"Beh, non posso sottrarmi." Rispose con aria stanca ed un sorriso forzato.

Jodie quindi si voltò verso l'uomo. "Prego."

"Grazie."

In quel momento Harry pensò di incontrare un certo tale, chiamato Gerard Foster, ossia l'avvocato e l'amministratore dei beni della signora Pearce, la padrona di casa che quando era in vita fu molto amica di Corinna e Karina Cox le due vecchiette vicine di casa che inizialmente portarono i dolci al moro scambiandolo per un altro uomo, ma...

"Alexander?"

In quel momento infatti davanti a lui non c'era Gerard, bensì il nipote, che era anch'esso un avvocato molto famoso ed altrettanto affermato.

Durante la loro permanenza lì a Liverpool, i due uomini infatti per varie circostanze si erano conosciuti ed erano diventati amici.

"Ciao Harry." Disse con un sorriso.

"Ero convinto di incontrare tuo zio." Disse sorpreso, ma felice. "Sicuramente lui me ne avrebbe dette di tutti i colori."

Alexander lo interruppe.

"Beh, io preferisco conoscere i fatti prima di giudicare una persona, quindi da me avrai solo comprensione e rispetto. Avanti Harry raccontami tutte le tue ragioni per la quale hai mentito ed io ti aiuterò ad uscire da questa brutta storia, ok?!" Disse, stringendogli poi una mano, un gesto che Harry in un secondo istante ricambiò grato e con gli occhi lucidissimi.

Nel mentre accadeva ciò, Draco intanto era nella vecchia casa della Pearce assieme a Karina e Gerard Foster che venuto a conoscenza di tutta quella storia, credette infatti che la casa, o meglio quel villino vittoriano fosse stato completamente smantellato di qualsiasi oggetto di valore.

"Dov'è l'argenteria di Miriam?!"

Gerard era davvero arrabbiato.

"Nella credenza." Rispose Karina. "Dove è sempre stata." Ribatté con stizza.

In quel momento l'uomo dunque si diresse verso un'altra stanza e la donna allora si voltò verso il biondo che ancora aveva uno sguardo molto serio ed altrettanto arrabbiato.

"E smettila di fare quella faccia, Draco! Non capisci che Harry lo ha fatto solo per quei bambini? Dannazione, caro come fai a non comprendere che..."

Drarry ~ StorieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora