18.9. Litigi e pugni

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Qualche ora dopo il 'docile discorso' fatto con il comandante dell'aereo Armando Smith, il grande volatile diretto al London City Airport ad est dell'immensa città, si fermò, o meglio decollò sul posto e dopo del tempo piuttosto noioso e lungo, i due bei protagonisti si avviarono verso l'uscita.

Dopo una breve smaterializzazione in un posto decisamente tranquillo e discreto, se ne tornarono a Grimmauld Place, la loro bella ed immensa dimora che un tempo apparteneva esclusivamente alla famiglia materna di Draco.

Appena varcata la soglia del salotto, Harry appoggiò con un tonfo la sua valigia nera, nel mentre Draco che non era per nulla stanco si posizionò dietro il suo bel "ragazzo" e con un gesto molto dolce ed altrettanto imprevisto, gli fece un lungo massaggio rigenerante sulla fronte, le spalle ed il collo, uno dei suoi punti più deboli e delicati.

Nel mentre accadeva tutto ciò, ad un certo punto, il grande camino emise un rumore piuttosto forte, per poi mostrare tante piccole scintilline verdi e rosse: di lì a qualche istante qualcuno di inaspettato stava per uscire da lì, ma chi?

Draco ed Harry quindi trattennero per poco tempo il respiro, fino a che all'improvviso Ron, Viktor, Pansy ed Hermione non uscirono di lì completamente pieni di polvere sui vestiti perfetti e in ordine seguiti da Ginny, Neville, il fidanzato della donna, in compagnia di Theo e Blaise, nonché migliori amici dei due bellissimi uomini.

"Ragazzi!"

Harry sembrava molto sorpreso della loro visita inaspettata.

"Che bello vedervi qui! Come state?"

Domandò andando incontro al rosso che però lo bloccò immediatamente mettendo entrambe le mani sul suo petto mostrando quindi uno sguardo che non sembrava poi così allegro.

Viktor sospirò sommessamente ed Hermione si sentì molto adirata per la situazione.

"Ron, ma lui che c'entra? Non puoi accusarlo senza nemmeno una prova, tu non eri lì!" Gridò con una rabbia latente in corpo.

Harry quindi rimase senza parole.

"Che succede?! Mi volete spiegare, di grazia?!"

Draco quindi inarcò un sopracciglio, aspettando anch'esso di capire che cosa stesse per accadere una buona volta per tutte; ma se Weasley si fosse scagliato sul suo uomo, beh, lo avrebbe difeso con le unghie e con i denti.

"Allora?!"

La voce di Potter si stava davvero alterando.

"Insomma ci volete spiegare?"

"Ronald sostiene che..." Iniziò la riccia con voce contrariata e molto nervosa. "Charlie stia soffrendo a causa tua."

"Ed è una cosa totalmente assurda!" Continuò la sorella del rosso, Ginny, interrompendo così la sua migliore amica. "Noi sappiamo bene che Charlie in realtà sta con Oliver."

A quel punto Harry la interruppe alzando una mano.

"Con tutto il rispetto Ron, la cosa non ti riguarda affatto, chiaro?"

Weasley perciò lo guardò con attenzione ed uno sguardo molto accigliato.

"Certo, hai preferito un uomo che se ne approfitta e ti lascerà appena sarà soddisfatto, non è così?!"

A quel punto Draco non resistette più e nell'arco di qualche istante, gli tirò un pugno secco all'altezza della guancia destra, nel mentre l'uomo cadeva all'indietro, ma si reggeva attraverso uno dei tanti divani del grande salone.

"Come ti permetti di insinuare una cosa del genere?! Non sono affaracci tuoi, intesi?"

In quel momento Draco gli strinse con forza il colletto della camicia, proprio come se lo volesse strozzare. Dunque Hermione ed Harry, ma anche Ginny provarono a fermarli.

Blaise, Neville e Theo invece se ne restarono in disparte, ma con i volti del tutto allibiti.

Non avevano mai visto una reazione così forte da parte del biondo verso Harry, o meglio non se la potevano nemmeno immaginare, ma ciò che li colpì intensamente fu in particolare l'atteggiamento di Ron.

Come osava quello stronzo mettersi in mezzo e sentenziare su cose di cui non sapeva un cazzo?

In quel lungo istante l'odio nei suoi confronti, aumentò: Draco lo disprezzava tantissimo e il sentimento purtroppo era reciproco.

"Basta!" Gridò Hermione presa dalla paura, nel mentre tentava di mettersi in mezzo tra di loro proprio per cercare di allontanarli il più possibile l'uno dell'altro, stessa sorte da parte di Viktor. "Vi prego non fatevi del male! Non ha nessun senso litigare così!"

In quel momento però Ron senza nessuna pietà, tirò un pugno forte a Draco che in poche parole, lo stese per terra per brevi secondi, tanto che a quel punto, Harry urlò spaventato e guardando male l'uomo difronte a se, gli ordinò di uscire per sempre dalla sua vita e di sparire.

Non aveva più nessuna intenzione di avere a che fare con una persona simile che alla prima occasione lo aveva "ferito così gravemente" senza conoscere minimamente i fatti.

La Granger e la Weasley, così come tutti gli altri presenti, a malincuore soprattutto per il fatto che alla fine non avrebbero mai voluto tutto questo, diedero ragione ai due protagonisti e nel mentre Ron si rendeva conto di ciò che aveva combinato, anche se Charlie in realtà gli aveva spiegato che non si amavano e quindi non c'era poi tutta questa verità che lui stesso sosteneva, non poté fare altro che vedere tutti gli altri andarsene da lì e dunque restare da solo in quella stanza con le lacrime agli occhi.

Ma perché era stato così stronzo ed infame?

Merlino.

Nel frattempo, il moro era entrato con estrema velocità nella sua stanza con l'aria afflitta, molto turbata e gli occhi verdi completamente lucidi, tanto che Draco per farlo calmare, o almeno provarci, lo fece sdraiare sul loro letto e poi infine lo strinse forte a se stesso.

Dopo il forte e terribile pugno, Malfoy si era ripreso e stava meglio, ma il suo orgoglio no, quello era davvero risentito.

"Amore stai calmo, mh? Sta andando tutto bene e poi non devi arrabbiarti per un tipo come quello, non ne vale la pena, sai?" Finì con voce dolce ed amorevole.

Harry dunque si girò nell'abbraccio e accarezzandogli i capelli sempre lisci e perfetti, disse: "Lo so è che era il mio migliore amico."

"Non ti merita, chiaro?! Tu non hai nessun bisogno di una persona così. Tu hai me e devo dire che scherzi a parte, sono davvero meglio e bellissimo! Non trovi?"

A quelle parole Harry scoppiò a ridere, letteralmente, pensando che anche in un'occasione del genere riusciva a stare bene se Draco era lì con lui e non poteva altro che esserne felice, ma dopo pochi secondi il moro ad un certo punto, si piegò in due dal dolore.

In quel momento una fitta acuta ed altrettanto dolorosa gli aveva trapassato la pancia, completamente.

Fine nona parte.

Drarry ~ StorieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora