18.8. Ritorno a casa

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I giorni seguenti passarono decisamente monotoni ed inesorabilmente tranquilli, senza però che i due protagonisti riuscissero realmente ad accorgersene da quanto erano presi dal loro amore e da come lo sci, uno sport preferito per entrambi, li rendesse realmente felici e spensierati.

Le vacanze sciistiche infatti erano ormai finite e i due uomini si stavano avviando verso l'aeroporto di Canazei per tornarsene a Londra dove la vita di tutti i giorni stava per iniziare nuovamente.

Charlie invece, dopo l'appassionata notte d'amore con Olly se ne restò lì, ancora per vari giorni in quanto il compagno aveva una bella casa lì e il rosso aveva intenzione di passarci ancora del tempo per godersi il posto e non solo.

"E così anche questa è fatta." Sospirò Harry con poca voglia di tornarsene a Londra, al suo lavoro, nella sua casa, alla routine quotidiana.

"Già, ma vediamola così amore..." Iniziò Draco facendogli un bel sorriso. "Pensa che non torni a casa da solo perché ci sono anche io." Potter sorrise felice. "Non è meglio questa prospettiva vista a questa maniera?"

A quel punto il moro lo baciò con tanta passione, nel mentre il biondo gli accarezzò i capelli e poi chiuse gli occhi grigi lasciandosi andare al loro bacio appassionato, aprendo così le sue labbra morbide e delicate, permettendo al suo compagno di divorargli la bocca e sentire quei suoi gemiti deliziati.

Il loro dolce e deciso scontro di labbra però, ad un certo punto molto vicino venne interrotto brutalmente dal forte rumore dall'altoparlante che in quell'istante stava avvisando tutti quanti i passeggeri di avvicinarsi all'aereo in fase di partenza.

Dunque Draco ed Harry si avvicinarono con calma dentro il volatile rispettando la fila ed infine, dopo aver messo le valigie dentro la stiva, entrarono dentro e si misero a sedere l'uno accanto all'altro.

In quel momento quindi una serie di donne, o meglio hostess molto carine si avvicinarono ai passeggeri con dei carrelli piuttosto grandi, difatti l'aereo era abnorme e c'era davvero spazio per tutti.

"Desiderate qualcosa da mangiare, o da bere per caso?"

Potter quindi si mise a guardare la donna distogliendo immediatamente lo sguardo dal suo nuovo giornale, La Gazzetta del Profeta per poi osservare la donna che era rimasta immobile a fissare qualcosa, o meglio qualcuno.

Draco infatti le sembrava una certa fonte di ispirazione e dunque, se la cosa non si fosse placata da sola nel giro di pochi secondi, sarebbe sicuramente diventato una iena dalla gelosia: già lo sapeva.

"Beh? Che cosa vuole?!"

Potter sembrava molto infastidito e non era una novità.

L'uomo infatti era una persona che quando amava qualcuno nel senso pieno del termine, provava un certo possesso e per questo purtroppo, non ci poteva fare proprio niente, quello infatti era il suo carattere.

Draco perciò alzò lo sguardo davanti a se distogliendolo dal suo cellulare per poi inarcare un sopracciglio: il biondo infatti non si era reso conto di nulla.

"Che succede?"

"Mi scusi, volevo solo sapere se desideravate qualche cosa qui, del carrello."

"Non vogliamo niente, grazie. Può andare." Rispose Harry con un tono decisamente agitato e nervoso per entrambi, tanto che Draco di conseguenza si ritrovò a sorridere con aria felice ed altrettanto innamorata: la gelosia del suo uomo era super!

"Ehi!" Draco lo strinse. "Che cosa c'è?" Domandò con voce dolce, molto dolce.

"Non so se lo hai notato..." Disse con un tono molto basso, proprio per non farsi sentire da nessuno in quanto non amava molto i pettegolezzi. "ma quella lì ti stava guardando con desiderio!"

Draco allora rise.

"E dai amore! Non sarai mica geloso di una moretta qualsiasi!"

Potter lo guardò.

"Quella è tutto fuorché una qualsiasi, credimi!" Bofonchiò ancora con i nervi a fior di pelle. "E il modo in cui ti guardava non era certamente innocente! Non farmi parlare, guarda!"

"Ecco bravo, non parlare, dici solo scemenze e nemmeno te ne accorgi!"

Il moro in quel lungo istante lo guardò un po' confuso: il biondo quindi parlò.

"Non me ne frega niente di quella là, ma come diavolo devo fare per fartelo capire? Le donne non mi piacciono, ok? Mi interessi solo tu. Te, ho solo te nella testa da sempre. Il fatto è che non lo sapeva nessuno, meno che mai te, ma adesso ho tutta l'intenzione di renderti partecipe dei miei sentimenti. Sei così bello e così vero, genuino. Ti amo Potter e nemmeno te ne accor- mghf!"

A quel punto l'Auror lo baciò con passione sempre più crescente, tanto che da come stavano limonando, ad un certo punto qualcuno li fermò e sta volta non era semplicemente un altoparlante, bensì il capitano dell'aereo.

"Scusate se vi interrompo."

In quel momento gli sguardi dei due protagonisti furono decisamente rossi come dei veri pomodori, nel mentre i loro cuori iniziarono a battere con forza dentro la loro cassa toracica.

"Mi dispiace fermare un bel momento come questo, ma vorrei ricordarvi che siamo in luogo pubblico e come tale, deve essere rispettato, in caso contrario sarò costretto a farvi scendere. Sono stato abbastanza chiaro?"

Harry quindi lo guardò con sorpresa.

Merlino non stavano facendo nulla di male, non stavano facendo sesso davanti a tutti e gemendo come dei conigli mostrando le loro nudità!

Lo stesso identico pensiero trapassò la mente del biondo che però non poté fare altro che sottostare a quella minaccia, in quanto alla fine ci avrebbero rimesso loro e non era certamente ciò che speravano.
Dunque il biondo lo guardò.

"Certo, ci scusi tanto sa, ci siamo fatti prendere dalla gioia, ma le posso garantire che non si ripeterà più, stia tranquillo."

L'uomo quindi annuì e se ne andò.

A quel punto Harry lo guardò e con un sorriso malizioso e a bassissima voce, disse: "Non finisce qui signor Malfoy."

"Oh sì, beh, non vedo proprio l'ora signor Potter!"

Harry sorrise felice e dopo poco si rimise a leggere la sua Gazzetta del Profeta, cercando inoltre di gestire al meglio la sua forte erezione che ergeva dentro ai suoi pantaloni marrone chiaro di velluto, dando l'impressione di essere molto vistosa, oltre che super dolorosa.

Ma perché Draco gli faceva quell'effetto anche con solo uno sguardo del tutto innocente?

Che cosa aveva di così speciale?

Il moro non lo sapeva realmente, ma era convinto che il biondo fosse un uomo misterioso, il quale nascondeva mille sorprese e lui le avrebbe scoperte tutte, giorno dopo giorno.

Fine ottava parte.

Drarry ~ StorieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora