18.4. Gelosie e sorprese

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"Bene."

Iniziò Charlie con un sorriso pur sapendo bene qual era il loro rapporto: Ron glielo aveva raccontato.

"Allora possiamo partire, siamo pronti!"

"Weasley?" All'improvviso, una donna di una certa età, lo raggiunse. "Tieni, ti sei dimenticato i certificati medici dei due signori, è tutto ok!"

"Grazie mille Marianne, che testa!" Sorrise. "Ci vediamo!"

Draco dunque lo guardò. "Weasley?! Quindi tu sei un parente di Ron?!" Domandò con un tono che non era certamente positivo.

Charlie lo guardò.

"Sì. Lo conosci anche tu?" Domandò con aria molto sorpresa ed un mezzo sorriso.

"Sì e anche molto bene, direi."

Il tono di voce del biondo non fu particolarmente gentile, ma Weasley non ci fece granché caso, quello che però ci rimase male fu Harry, in quanto Draco non poteva rifarsela su Charlie a causa di alcuni vecchi rancori del passato riguardo loro stessi, Ron ed Hermione!

No!

Dunque, quando sarebbero rimasti soli, ci avrebbe pensato lui a sistemare la nuova situazione, parola sua.

"Bene! Allora andiamo verso lo ski-lift, si sta facendo davvero tardi."

La coppia assoluta quindi lo seguì senza dire una parola, nel mentre Draco si stava guardando intorno chiedendosi come era potuto succedere di ritrovarsi a sciare proprio con il moro!

Poteva passare Charlie, alla fine non gli importava nulla di lui, ma Harry no!

Tra di loro infatti celava un astio da secoli, sin da quando erano bambini e tutto questo non poteva finire così, no, non era possibile!

Nel mentre Malfoy pensava a tutto ciò, ad un certo punto Charlie si voltò verso di loro e senza preavviso, riservò solo ed esclusivamente ad Harry un sorriso luminoso e degno di questo nome, tanto che il biondo dunque non la prese affatto bene, sentendo quindi dentro di se una forte scarica di gelosia che si irradiava in petto ed era una nuova sensazione mai provata prima d'ora.

"Allora, dopo che avrete preso lo ski-lift, come prima prova dovrete iniziare a scendere giù, con calma, lentamente, senza fretta, nel mentre io invece rimarrò qui a guardarvi e vedrò così il vostro andamento, intesi? Dopodiché riprenderemo lo ski-lift e andremo nei percorsi più complicati e cioè..."

"Le piste nere, Weasley?!" Domandò, o meglio lo urlò il biondo platino con uno sguardo strafottente, degno del suo stile ed una voce piuttosto seccata. "Anche se dobbiamo imparare da te, su alcune cose, Potter ed io lo sappiamo benissimo che cos'è una pista nera!"

"Malfoy io sto solo facendo il mio lavoro, intesi? E vedi di darti una calmata, se no..."

"Se no che cosa fai, mh? Mi mandi via forse?! O magari mi sbatti fuori da questo posto prima che dica qualcos'altro?"

Charlie dunque strinse forte i pugni, nel mentre i suoi occhi si erano trasformati in delle piccolissime fessurine azzurre come il mare.

Harry a quel punto quindi intervenì, schierandosi dalla parte del rosso, facendo così venire una rabbia assurda e latente dentro al biondo.

"Si può sapere che cosa Merlino ti ha fatto?!" I suoi occhi verde smeraldo erano del tutto spalancati dallo stupore. "Smettila di provocarlo Draco! Non sei affatto divertente, sai?!"

"Che cosa vuoi Potter? Sempre che ti metti in mezzo? È una faccenda privata, tra me e lui, ok? Stanne fuori!"

"No! Charlie è un mio amico ed io non accetto che lo attacchi così, senza nemmeno un motivo plausibile, tra l'altro!"

"Dai, iniziamo a sciare, non ho voglia di perdere tempo e di discutere inutilmente."

Sospirò con aria angosciata per poi girarsi dalla parte opposta, dandogli così le spalle ed avvicinarsi velocemente allo ski-lift, onde evitare di fargli vedere il suo sguardo arrabbiato, nervoso e particolarmente cupo.

Charlie non lo convinceva affatto e per quanto Harry dicesse di volergli bene, di essergli amico, era ovvio che non era così; il modo in cui lo aveva difeso: con le unghie e con i denti, gliela diceva lunga su di loro.

"Mi dispiace tanto Charlie, io..."

"Non preoccuparti Harry, non è colpa tua. Però vedi di chiarire subito, Malfoy ha reagito in un modo molto chiaro, te ne sei accorto?"

"Che vuoi dire, scusa?"

"Harry lui ti ama, si vede lontano un km ed è geloso di me, teme che tu in un qualche modo possa amarmi ed io altrettanto ricambiarti."

"Che cosa?! Ma no, non è possibile!"

"Allora?! Vi volete sbrigare?! Non ho tutto questo tempo da perdere!"

Da lontano Draco dunque li richiamò e i due uomini perciò gli si avvicinarono a lui, nel mentre Harry era ancora confuso ed inevitabilmente non riusciva a non pensare alle parole di Hermione che anche lei come il l'amico sosteneva la stessa identica versione.

"Eccoci, sì."

Una volta che l'ora finì, anche dopo che i due uomini si erano guardati molte volte in cagnesco, Draco alla fine se ne andò promettendo a se stesso di fare qualche cosa pur di tenere lontano il suo Harry da Charlie e averlo quindi tutto per se, senza nemmeno salutare, o ringraziare, nel mentre Potter invece sospirò e se ne andò a pranzo in un ristorante lì vicino con l'amico Charlie per chiacchierare un pò e cercare soprattutto di calmarsi.

Draco infatti gli aveva fatto davvero perdere la pazienza e adesso aveva un estremo bisogno di distrarsi, oltre che rilassarsi in compagnia di un amico, ma purtroppo, o forse no, a grande sorpresa, la giornata non finì lì.

Ma perché?

Che cosa poteva essere successo di tanto importante?

Difatti il nostro Harry, quando a sera inoltrata ritornò nella sua stanza, dopo un'ottima cena nel ristorante Hilton in compagnia di se stesso, ma con un bel cameriere che, molto probabilmente si era preso una cotta stratosferica per lui, in quanto lo serviva di continuo, con molto entusiasmo e particolare insistenza, senza togliergli gli occhi di dosso, ad un certo punto si sentì chiamare dal Direttore dell'hotel che non poteva che essere in compagnia di Draco che teneva al guinzaglio il suo bel cane Labrador, Timber.

"Direttore."

Appena il moro li vide il suo cuore si bloccò e l'espressione del biondo, non era da meno.

Draco infatti sembrava molto scocciato di essere lì, ma era solo apparenza, o no?

"Che sta succedendo qui?"

"Signor Potter, mi scuso tanto per questo disguido, ma vede il signor Malfoy ha avuto dei gravi problemi nella sua stanza, in quanto disgraziatamente si è allagata. Quindi se per lei non è un problema, visto che ha un letto matrimoniale, le proporrei di ospitare il signore nella sua stanza. So che vi conoscete da tanti anni e che siete molto amici, che cosa ne dice?"

Amici?
-Pensò Harry in un angolino della sua mente-
Da quando lo erano diventati?

Il suo sguardo si sorprese, nel mentre la sua voce non emise nessun suono.

Ma come andrà a finire tra di loro?

Fine quarta parte.

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