42. Strani dolori

139 11 12
                                    

Draco gemette dal dolore.

In quel preciso momento infatti, una forte fitta al fianco destro che non lo faceva quasi respirare lo colpì, facendolo piegare nuovamente in due.

"Ehi, Dray, tutto ok? Ce la fai a camminare?"

In quel momento sia Blaise che Theo, alcuni suoi amici lo guardarono con aria preoccupata.

"Piano." gemette.

"Ok." Rispose Theo per poi sorreggerlo assieme ad Blaise che lo condussero dentro il San Mungo.

"C'è nessuno?!"

"Sì." Rispose a quel punto una dottoressa dai capelli riccissimi e lunghi. "Che cosa succede?"

"Non lo so, gli fa male la testa, la pancia."

"Ok, venite di la nell'altra stanza che lo controlliamo."
Detto ciò, i due ragazzi portarono il giovane Draco sul letto dove in un attimo venne fatto sdraiare con non poche difficoltà, dato che il biondo aveva molto dolore.

Alcune ore più tardi dopo che Blaise e Theo se ne erano tornati a casa, in attesa di notizie, Hermione, la dottoressa di turno dopo aver visitato accuratamente Draco, credeva con non pochi dubbi che la causa del suo forte dolore non potesse essere altro che una semplice gastrite.

La febbre che Draco nel contempo aveva manifestato, però, era molto sospetta e Hermione iniziava a sentirsi molto in ansia: non aveva idea di che cosa potesse trattarsi e quel fatto non le piaceva molto.

Nel mentre la riccia osservava con costanza e particolare attenzione le analisi di Draco, che in quel momento stava dormendo, o almeno, ci provava, all'improvviso sentì una voce a lei conosciuta.

"Che cosa sta succedendo qui?"

"Harry! Menomale che sei arrivato, sono in pena."

Difronte a lei c'era il dottor Potrer che mostrava su di se un fascino pazzesco.

"Perché?" Domandò con aria molto sorpresa. "C'è qualcuno che sta male e non hai trovato la cura?"

"Esatto. Vieni di là con me che ti spiego."

"Ok."

Detto ciò, Hermione ed Harry si avviarono verso la stanza con aria tesa, ma pronti a tutto pur di arrivare alla verità. Ma quale poteva essere?

Una volta che Harry varcò la soglia della stanza il suo cuore si fermò: il ragazzo biondo che era disteso sul letto difronte a se stesso era bellissimo. Harry non aveva mai visto un uomo più bello di lui.

"Fino a qualche ora fa l'addome era disteso." Disse Hermione. "Ma poi il fegato e la milza si sono ingrossati parecchio e adesso dunque l'addome non è più come prima."

"Bisogna fare delle analisi più approfondite." Rispose a quel punto Harry grattandosi la barba incolta. "Intanto facciamogli un'altra eco addominale e vediamo che cosa viene fuori."

"D'accordo." Rispose Hermione per poi uscire da lì per fare delle cose, lasciando così Draco ed Harry da soli.

"Grazie dottore."

"Figurati, è un piacere per me, oltre che un dovere. Come ti chiami?"

"Draco Malfoy."

"Come già sai, io sono il dottor Harry Potter." Sorrise. "E sono qui per dirti che andrà tutto bene!"

Draco sorrise. "Mi fido di lei, dottore."

A quelle parole, Harry percepì il proprio cuore battere impazzito. "Grazie."

Altre ore più tardi, Potter grazie alla sua bravura ed altrettanto al suo intuito, arrivò alla conclusione della storia: il giorno precedente, Draco aveva mangiato delle alici marinate "leggermente" scadute che avevano scatenato poi dopo qualche ora una reazione tremenda nel corpo di Draco che scoperta la verità, venne portato d'urgenza in bagno per vomitare in modo che potesse riacquistare il benessere il prima possibile.

"Gli abbiamo fatto vomitare tutto." Disse Hermione. "Tra un'oretta starà sicuramente molto meglio." Disse per poi grattarsi la testa con frenesia. "Ma... Harry come hai fatto a pensare al cibo avariato? Onestamente non è una cosa così..."

"Quando si tratta di cibo non bisogna mai stare troppo tranquilli." Rispose l'uomo per poi prendere in mano il proprio ricettario. "Comunque l'importante è che adesso sia tornato tutto nella norma. Prescriviamogli un'antibiotico da prendere due-tre volte al giorno. Ci pensi tu, Herm?"

"Sì, certo, grazie Harry, se non ci fossi stato tu."

Potter sorrise. "Dai, ora non esageriamo! Vado da Draco a vedere come sta."

"D'accordo piccioncini."

Dopo quelle parole, Harry la guardò sorpreso. "Cosa?!"

"E dai, non osare fare il finto tonto!"

"Ma..."

"Oh, lo scoprirai piccioncino!" Rispose per poi fargli l'occhiolino e dirigersi verso una stanza attigua per mettere in atto ciò che Harry le aveva chiesto.

"Vedremo."

Ciò che Hermione le aveva detto, in effetti avvenne esattamente alcuni mesi più tardi, dato che con l'arco del tempo, Harry essendosi reso conto dell'amore forte ed autentico che provava per Draco, da prima lo invitò ad uscire una sera per conoscersi meglio e poi una sera dopo dell'altro tempo, i due si unirono amandosi in modo forte e deciso, promettendosi di amarsi per sempre e comunque perché i due uomini si appartenevano ed erano fatti l'uno per l'altro!

Che cos'è poteva mancare?

Drarry ~ StorieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora