3. Vecchi ricordi

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Quel pomeriggio invernale e nevoso, Harry dopo un'accurata pulizia della casa, si imbatté in una grande scatola nera piena zeppa di fotografie.

Appena l'uomo l'aprì e poté constatare con i propri occhi di che vecchi ricordi si trattava, il suo cuore iniziò a pulsare furioso in petto.

Improvvisamente, in uno dei tanti momenti passati e vissuti che l'uomo teneva fra le mani, Harry notò chiaramente e per la prima volta in tanti anni che nel mentre lui era abbracciato in mezzo ai suoi amici, Ron ed Hermione, la testa bionda di Draco era presente e dietro di loro a rendere tutto ancora più strano e particolare.

In quello scatto i tre ex studenti ad Hogwarts avevano appena concluso il loro primo anno, l'anno in cui Potter scoprì di essere un mago al cento per cento, l'anno in cui il ragazzo, ormai diventato un bellissimo uomo era ritornato nel Mondo Magico ed era conosciuto da tutti, grazie all'incredibile sopravvivenza alla morte, un qualcosa di assolutamente impensabile per tutto il resto del mondo che ancora ora, a distanza di anni e anni dall'accaduto, si chiedeva come era riuscito a salvarsi, grazie all'Amore.

"Oh, Draco." Sospirò il moro osservando l'immagine con gli occhi lucidissimi. "Che cosa darei in questo momento per riaverti qui, guardarti negli occhi, o semplicemente rivederti ogni giorno, come un tempo, anche solo per essere insultato da te, ignorarti, o risponderti."

"Sono qui Harry."

In quel momento Potter fece un salto per aria dal forte spavento e dopo pochi secondi si voltò immediatamente dall'altra parte per poter notare infine due occhi grigissimi ed altrettanto bellissimi che lo scrutavano con amore.

"Malfoy?! Perché sei qui?!" Le sue guance erano rosse, la sua voce completamente balbettante.

"Diciamo che mi mancavi e avevo voglia di vederti. Ho sentito il tuo desiderio represso ed eccomi qui!"

Allo sguardo confuso del moro il biondo scoppiò a ridere piegandosi in due e dopo pochi attimi di puro divertimento, si calmò e si asciugò anche le lacrime che a forza di ghignare erano uscite.

"Ho bisogno di parlarti Harry. Ce l'hai un minuto per me?" Domandò tornando vagamente serio, senza però risparmiargli un sorriso da infarto.

Anche due, tre, miliardi di minuti per te, amore mio... pensò il moro sorridendo.

"Sì, certo! Accomodati pure: posso offrirti qualcosa da bere, o da mangiare se preferisci?"

"No, grazie, Harry sto bene così."

Sorrise di rimando facendo uno sguardo molto dolce, una cosa che fece emozionare il moro.

Potter dunque, si sedette accanto a lui per evitare di essere scoperto al volo e fare anche una pessima figura!

"Allora Draco, che cosa posso fare per te?"

Il suo sorriso così verde fece aumentare parecchi battiti cardiaci al biondo.

"Ho saputo da mia madre che in questa casa c'è un libro dei Black, della sua famiglia e ne vorrebbe rientrare in possesso, ma mi ha chiesto di poter fare questa commissione per lei in quanto troppo impegnata in questi giorni. Si chiama le origini della famiglia Black. Posso dare un'occhiata veloce in queste librerie e poi me ne vado?"

Harry lo guardò attentamente.

"Certo, guarda pure tutto quello che vuoi, ma ecco io, insomma..."

Sì, il moro stava avendo molta difficoltà a parlare.

Malfoy si voltò.

"Tu?"

"Non mi disturbi affatto. Puoi restare di più se vuoi."

Adesso era il suo cuore a parlare e non più la sua testa.

"Grazie!" Sorrise sincero. "Mi fa piacere sapere che ci tieni a me."

"È così Draco. Ho sempre sbagliato tutto quanto con te, sin dall'inizio, ma una cosa è certa: sei speciale e voglio che tu lo sappia e che non lo scordi mai!"

In quel momento Malfoy gli si avvicinò di colpo e lo avvolse in un caloroso abbraccio per poi stringerselo fra le proprie braccia.

Harry ormai aveva totalmente perso il controllo di se stesso e quindi rispose a quel gesto per poi chiudere gli occhi, nel mentre il suo cuore batteva forte.

"Vorrei conoscerti meglio Harry, me lo permetterai?"

Gli occhi verde smeraldo del moro luccicarono.

"Anche subito se lo desideri."

Il biondo platino quindi gli sorrise e i due uomini perciò si misero a chiacchierare per un bel po' arrivando a parlare persino della terribile morte di Astoria a causa di un travagliato tumore maligno al seno e al fatto che anche per questo destino infame non erano riusciti ad avere bambini.

"Mi dispiace Draco, davvero mi dispiace. Io non so che cosa significa perdere una moglie, però so che cosa vuol dire staccarsi dalle persone che ami. Quindi io ci sono e ti sosterrò sempre."

"Grazie." Rispose con un gran sorriso piuttosto emozionato. "E tu? Non ti sei mai sposato con la Lenticchia femmina?"

"No, non mi sono mai sposato."

Alla faccia stupita ed incredibilmente esterrefatta del biondo, Potter continuò.

"Stavo per farlo, con Ginny, la lenticchia femmina, come la chiami tu, ma per un caso del destino, o fortuna sfacciata, non so, quello stesso giorno ho scoperto che mi tradiva con Luna Lovegood e con lei ha adottato anche un bambino, Matthew. Da allora è uscita per sempre dalla mia vita e sono felicissimo di questo. Probabilmente l'avrei sposata solo per convenienza, per non restare da solo, per non ammettere la realtà, ossia quanto sono gay e quanto in realtà amo gli uomini, soprattutto uno."

A quel punto il battito cardiaco di Draco iniziò a battere velocissimo in petto un'altra volta.

"E chi sarebbe questa persona di cui sei innamorato?"

"Un uomo dolcissimo con i capelli biondi, gli occhi grigi, due labbra lisce e perfette che un tempo a scuola faceva parte dei Serpeverde e adesso è una persona adulta e molto coraggiosa. Ti dice niente tutto questo?"

Malfoy arrossì vistosamente ed Harry continuò a parlare esprimendo tutto il suo più grande amore.

"Ti amo tanto, Draco e sogno di stare con te, da sempre, vorrei fare parte della tua vita, vorrei che ci raccontassimo tutto quanto proprio come adesso, vorrei..."

All'improvviso il biondo lo baciò con passione sempre più crescente facendolo anche gemere un pochino, visto che non se lo aspettava, fino a che i due uomini non si sdraiarono per terra, davanti al camino del grande salone di Casa Black e non fecero l'amore.

"Ti amo Draco, ti amo da impazzire."

I suoi occhi erano lucidissimi, la sua voce altrettanto emozionata.

Il biondo platino quindi gli accarezzò i capelli sempre spettinati e in disordine e dopo poco parlò.

"Ti amo anch'io Harry, da sempre e per sempre."

"Per sempre."

Drarry ~ StorieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora