9.12. Lieto fine?

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Nel mentre Draco aveva appena finito di parlare con Angel, Harry era da poco entrato dentro il tribunale di Liverpool per assistere alla sua udienza e con lui c'erano anche tutti gli altri, compresa Jodie che sperava in un miracolo del Giudice, in quanto si era resa conto dell'Amore forte e indissolubile che c'era fra il collega Draco ed Harry e infondo al suo cuore sperava con tutta se stessa anche che non finisse così male per i due bambini che non meritavano una fine orribile, ma una vera famiglia.

Il giudice Giorgia Emory quindi batté forte il martello sullo scranno per attirare l'attenzione su di sè ed iniziare.

"Non so voi, ma questo non è il modo in cui speravo di passare la vigilia di Natale."

Annie Thompson l'assistente sociale, si alzò in piedi e disse: "La ringrazio di essersi resa disponibile per noi. Vorrei sistemare questa faccenda il prima possibile e riportare i bambini a Londra questa sera stessa."

"E io vorrei tanto vincere un bel viaggio alle Bermuda, ma è poco probabile che accada!" Rispose con una voce piuttosto sarcastica. "Allora..." Sospirò. "Ho già visto l'incartamento e ho letto il suo rapporto."

"Sì, come vede si tratta di un caso di abbandono di minori e della relativa richiesta di tutela..."

"Le dò una notizia che la sorprenderà, so leggere signorina Thompson." Annie rimase zitta e Giorgia guardò Harry. "Ah! Signor Potter, a quanto pare lei è un uomo davvero indaffarato."

A quel punto l'avvocato Alexander Foster si alzò in piedi, in difesa dell'uomo.

"Obiezione vostro onore, le accuse rivolte al mio cliente non riguardano questa udienza."

"Respinta!" L'uomo ci rimase molto male. "Questo non è un processo, ma mi piace dire così." A quelle parole l'avvocato restò ora imbambolato; dunque il giudice lo riprese. "Siediti Alexander, non fare tanto l'educato, da bambino eri un demonio!"

A quel punto si alzò in piedi lo zio, Gerard.

"Posso dire una cosa?"

Il giudice sospirò.

"Non ho mai trovato il modo di zittirla, prego!"

"Draco Malfoy, il poliziotto che ha arrestato il signor Potter può confermare ogni accusa contro di lui."

"Draco? Finalmente uno con un pó di cervello, dov'è?!"

Tutti si girarono a cercarlo.

"Dovrebbe essere qui." Continuò Gerard.

"Ed io dovrei tornare alla mia cena prima di mezzanotte!" Disse molto risentita. "Procediamo: qualcuno ha da aggiungere qualcosa?"

"Io vostro onore!" Disse il giovane Foster alzandosi in piedi.

Dunque Giorgia lo guardò.

"Se hai qualcosa da aggiungere fallo, avanti e pensa prima di parlare Alexander!"

"Proporrei di far parlare Rose Weasley e di sentire la sua opinione."

"Accolta!" Disse stupita per la sua idea improvvisa e poi battere sullo scarno e vedere la ragazza un secondo più tardi avvicinarsi e sedersi difronte a lei.

Dopo qualche minuto che le due stavano parlando, Rose disse: "Sì, ci ha detto che dovevamo mentire, che era un gioco."

"E tu che cosa hai pensato, Rose?"

"Che almeno avevamo da mangiare e un posto per dormire."

A quel punto intervenne l'assistente sociale. "Ed è così che vi ha convinti a mentire?"

Drarry ~ StorieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora