12.2. Qualcosa non torna!

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"È morto."

In quel momento le labbra di Draco si spalancarono completamente e i suoi occhi grigi, altrettanto.

"Lo hai ucciso?!"

"Sì, lui ci stava dividendo!"

Dopo quelle parole Draco lo guardò senza parole, inarcando poi un sopracciglio rendendosi conto e all'improvviso di una cosa che come un lampo gli trapassò la mente.

Era vero che lui ed Harry si erano lasciati qualche tempo prima e per il moro era stato un fulmine a ciel sereno, però non poteva essere possibile che Potter fosse arrivato a tanto così.

Harry infatti il giorno in cui Draco lo aveva lasciato gli aveva riferito che lo amava ancora e che sarebbe stato così per sempre, ma avrebbe rispetto la sua scelta visto che quando si ama davvero, si è disposti a lasciare andare via la persona che ti rende felice anche a costo di vederla raggiante accanto ad un'altra persona, dunque un presentimento piuttosto incredibile si prese possesso di lui, ma di che cosa stiamo parlando?

"Harry non puoi parlare sul serio, non sei tu!"

"E chi lo dice che non sono io?"

"Io. Il mio ex fidanzato non avrebbe mai fatto un gesto simile e così sconsiderato!" Disse con assoluta rabbia Draco, sapendo in cuor suo che Potter era un uomo per bene e che non sarebbe mai arrivato a tanto così.

L'uomo difronte a Draco, che pareva essere Harry perché il volto era il suo, lo fissò attentamente e con uno sguardo decisamente serio, irritato.

"Non mi credi?!"

"No!"

"Ti faccio vedere io chi sono!"

Nel mentre l'uomo si stava avvicinando verso Draco, all'improvviso e in maniera alquanto inaspettata, il vero Harry Potter entrò dentro la stanza facendo scoppiare la porta della stanza ben bene sigillata da una magia molto potente con affianco un'intera squadra di Auror, il professor Piton e Silente che erano lì per assistere il moro che aveva chiesto il loro aiuto.

"Presto!" Urlò Silente correndo incontro al malfattore. "Fermiamolo, prima che scappi!"

"Può contarci Signore!" Rispose allora Severus. "È tutto nostro!"

Detto questo, il professore di pozioni estrasse dalla tasca una mini boccetta con una piccola quantità di Veritaserum e in pochi secondi, forse anche meno, fece bere tutto il contenuto all'uomo che si stava fingendo Harry e in qualche secondo di puro smarrimento, i due professori e tutti gli Auror, con a capo il loro Capitano e Draco, scoprirono di chi si stava trattando.

"Non avevamo dubbio." Rispose allora Harry, il vero Harry con uno sguardo piuttosto incenerito. "Barty Crouch Jr. la dichiaro in arresto per il rapimento del signor Malfoy e per la mia identità rubata!" Ringhiò. "Portatelo via!"

Detto questo Harry corse verso Draco in fretta e liberandolo dalle corde pesanti lo guardò felice.

"Harry!" Pianse Draco dalla gioia. "Sono così felice che sei qui, credevo di rimanere qui per sempre! Ma come hai fatto a trovarmi? Non vi ho chiamato con degli incantesimi di appello!"

"Quando sei in pericolo lo so, lo percepisco Dray. Mi basta chiudere gli occhi e se ci sei, ti vedo in pericolo. Quindi con me non devi avere paura, ti salverò sempre, anche se..." disse per poi mordersi la lingua. "Non stiamo più insieme." continuò con occhi lucidissimi.

Draco sorrise. "Riportami a casa Harry, ti prego." Sospirò stancamente. "Ho bisogno di riposare, ho qualche linea di febbre."

"Ok." Annuì allora il moro. "Andiamo subito."

Detto questo il moro aiutò il biondo platino ad alzarsi dal letto improvvisato nello scantinato reggendolo per la schiena con entrambe le mani e in un secondo i due uomini si smaterializzarono direttamente al Malfoy Manor, l'immensa dimora di Draco che in quel preciso momento ne era davvero felice ed altrettanto estasiato.

"Come ti senti? Hai bisogno di aiuto?"

Draco lo guardò. "Sì, non lasciarmi solo, ho paura."

"Non ti lascio piccolo, sono con te!"

Draco sorrise felice e poi in un attimo lo guardò sdraiandosi nel letto invitando Harry a fare lo stesso.

"Grazie Harry per avermi salvato la vita." Sospirò a quel punto il biondino per poi chiudere i suoi occhioni grigi come il metallo fuso che facevano emozionare molto il moro da sempre. "Te ne sarò per sempre riconoscente."

Potter sorrise. "Ti amo ancora moltissimo Draco, non potrei fare altrimenti."

Dopo quelle parole il biondo sbarrò completamente gli occhi che fino ad allora aveva tenuto chiusi.

"Cosa? Davvero?!"

"Davvero." Annuì Potter con felicità. "Anche se mi hai lasciato per un altro, esattamente per Blaise che grazie al cielo sta bene e non si è fatto assolutamente niente, -visto che Barty si è inventato tutto quanto-, io non ti ho mai dimenticato e non ho nessuna intenzione di farlo. Vorrei tanto tornare insieme a te, tesoro, ma capisco anche che queste cose bisogna volerle in due, però..."

Ad un certo punto Draco premette con forza le proprie labbra su quelle morbide di Harry che preso in contropiede gemette per un attimo con sorpresa ed altrettanta felicità.

"Mi sei mancato amore, da morire."

Detto ciò i due uomini ripresero a baciarsi e in poco tempo si spogliarono dei loro abiti e in maniera dolce ed assolutamente indimenticabile, fecero con ardore l'amore, nonostante la febbre di Draco e tutte le loro passate incomprensioni che vennero immediatamente chiarite e sanate nel miglior modo possibile.

Che cosa poteva esserci di meglio?

Fine.

Drarry ~ StorieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora