Una sera di fine aprile come tante, Harry e i suoi amici, tra cui Hermione, Ron e il fidanzato Viktor dopo l'ora di cena si diressero verso la torre di Astronomia per rilassarsi un po' prima di andare a dormire.
"Ehi Harry! Harry fermarti!"
Dopo quelle parole, il moro si voltò nella direzione dalla quale proveniva quella voce e in un attimo si rese conto che Pansy Parkinson voleva parlargli.
"Ehi, Pans!"
"Ciao, Harry. Posso parlarti?"
"Certo, che cosa succede?"
"Senti, so bene che non ami affatto parlare molto dei fatti tuoi e che sei anche un tipo parecchio riservato, però ho bisogno di dirtelo."
A quelle parole Harry sospirò. "Dirmi che cosa?"
"Anche se Draco non lo ammetterà mai, ha molto bisogno di te ed io che sono una vostra amica, in questo momento vengo qui da te per chiederti di parlarci immediatamente e di mettere da parte tutti i vostri dissapori."
"Dissapori?" Domandò a quel punto Harry stupito.
"Sì, avete litigato, giusto?"
"No aspetta, fammi capire. Draco te ne ha parlato? Davvero?" Chiese Harry cascando del tutto dalle nuvole in quanto Draco non parlava mai dei fatti suoi.
"Perché? Cosa c'è di tanto strano?"
"Per farlo parlare di solito non bastano le cannonate. Draco ci mette un sacco a sciogliersi e anche adesso che abbiamo litigato, i suoi silenzi." Disse con occhi lucidi. "Mi spezzano il cuore."
"Appunto per questo Harry." Disse allora la giovane Serpeverde di appena diciotto anni, esattamente come Hermione e Ron. "Vai da lui e chiarisci ogni cosa, sono sicurissima che dopo vi sentirete meglio, entrambi."
Detto ciò Harry si convinse immediatamente grazie alle dolci parole dell'amica che era anche la ragazza di Hermione e in un attimo corse verso il dormitorio dei Serpeverde per parlare con l'amore della sua vita, Draco.
Una volta arrivato a destinazione, ossia nei sotterranei del Castello di Hogwarts, Harry si guardò intorno, o meglio osservò attentamente la porta d'ingresso chiusa e in un attimo si chiese come fare per vederlo.
Nel mentre ci stava pensando, all'improvviso come per magia, Draco apparve dalla grande porta d'ingresso ed Harry ritrovandoselo davanti, lo guardò attentamente.
"Harry. Che cosa ci fai qui?"
"Ciao, Draco, io sono qui per parlarti."
Dopo la risposta del moro, il biondo platino lo guardò. "È stata Pansy a dirti come stavo veramente, vero? Lei ti ha detto tutto, non è così?"
"Sì, ok mi ha detto tutto, mi ha spronato a venire qui da te, mi ha anche detto che sei orgoglioso e che non lo ammetterai mai, tutte cose che so già..."
"Ma? Se sei qui un motivo c'è, no?"
"Sì, il fatto è che mi dispiace un mondo averti detto tutte quelle cose." Sospirò il moro con aria affranta. "Non era certo mia intenzione. È che lo sai che sono geloso di te!"
Dopo quelle parole, entrambi si abbandonarono totalmente ai ricordi della loro passata discussione.
<<"Che cosa significa che te ne vai per un intero week end?!" Urlò Harry sentendo la rabbia montargli anche fin dentro le ossa. "Avevi detto che saremmo stati insieme!"
"Significa che ho da fare Harry. Mi dispiace molto tesoro mio, ma devo proprio."
Harry lo guardò deluso ed arrabbiato. "Ok."
"No, Harry aspetta!"
"Che cosa vuoi?!"
"Non volevo ferirti."
"Beh, ci sei riuscito! Chi è che avrà la fortuna di stare in tua compagnia, eh?"
"Che cosa vorresti dire? Che ho per caso un amante?"
"Sì! Perché no?"
"Non hai capito proprio niente di me se pensi che ti possa tradire con il primo che capita!">>
"Lo so." Rispose allora il biondo senza smettere per un attimo di guardarlo.
"Io non penso affatto che tu sia un traditore. Mi era solo presa malissimo in quel momento."
"Harry sono qui." Rispose allora Draco per poi avvicinarsi a lui ed appoggiare entrambe le mani sui fianchi sodi e stretti del moro. "Lo sono sempre stato."
Detto questo i due ragazzi ormai diciottenni decisero di entrare nella Sala comune dei Serpeverde ed Harry che non era di quella Casa per un attimo si sentì in imbarazzo; un qualcosa che però passò velocemente nel momento in cui Draco gli sorrise.
Una volta arrivati nell'immensa stanza di Draco che condivideva assieme ai suoi migliori amici, Blaise e Theo, i due giovani si sedettero sul letto a baldacchino del biondo che in quel momento afferrò una scatola che teneva riposta sotto il letto.
"Cosa c'è lì?"
"È un gioco babbano che mi ha fatto conoscere Pansy perché gliene ha parlato Hermione qualche tempo fa."
Dopo quelle parole, Harry alzò un sopracciglio all'insù con aria decisamente stupita in quanto Draco non era decisamente il tipo che avrebbe usato cose babbane, per poi meravigliarsi ancora di più nel momento in cui il biondo gli mostrò il gioco della bottiglia.
"Ma..."
"Sei sorpreso, vero?"
"Più che altro non immaginavo ti interessasse." Sorrise Harry. "Ma adesso che intenzioni hai? Voglio dire..."
"Giocarci e fare tutto ciò che è nelle regole."
"Ossia?"
A quel punto Draco si avvicinò ad Harry, nel mentre quest'ultimo se ne rimase impalato per qualche secondo nello stesso posto come una statuina di bronzo.
"Adesso lo scopri."
Detto ciò, Draco afferrò le guance accaldate del moro per un attimo e in un microsecondo lo baciò con assoluta passione, percependo la lingua esigente del compagno vagare per tutto il suo palato.
"Oh." Sospirò Harry a quel punto.
"Adesso hai capito amore mio?"
"Beh, se me lo rispieghi sarei davvero felice."
Detto questo, Draco sorrise malizioso e in un attimo riprese a baciarlo lasciando così perdere il loro iniziale intento, ossia giocare al gioco della bottiglia per fare l'amore come non mai e perdonarsi tutti i loro piccoli contrasti ed incomprensioni che si erano venute a creare.
Che cosa può esserci di meglio?
Ps: un grazie a giusyanna98
perché l'idea del gioco della bottiglia è sua. ❤️
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Drarry ~ Storie
FanfictionRaccolta di OneShot e MiniLong dedicata a Draco ed Harry con altri personaggi. Buona lettura! Attenzione: In questa raccolta vengono trattati dei temi delicati come il rapimento ecc. Premetto che non voglio assolutamente urtare la sensibilità di nes...