29. Harry e i suoi figli

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10.349 parole.

Los Angeles, 2 Luglio 2000.

In un pomeriggio veramente assolato, Draco si guardò intorno con aria felice e spensierata, ma allo stesso tempo anche preoccupata: il giovane infatti in quel momento aveva un mix di emozioni piuttosto contrastanti ed il suo sguardo grigio metallizzato era rivolto ad una serie di persone che in quel particolare dì erano lì tutte per lui, ma come mai?

"Un bel sorriso!"

All'improvviso, Lucius, padre di Draco gli fece uno scatto con la macchina fotografica ed il giovane sospirò.

Ma dove diamine era finito Mark il suo ragazzo?

"Rilassati Dray, sei alla tua laurea non ad un funerale!" Rise.

Malfoy Junior quindi gli sorrise.

"Lo so papà è che sono in ansia. Dove sarà il mio Mark? Doveva essere già qui da un'ora!"

"Mark?! Mark chi?" Domandò facendo finta di non sapere di chi stava parlando il figlio facendogli poi un bel sorriso.

"Finiscila!" Rise Draco, avendo capito lo scherzo.

All'improvviso, nel mentre Draco si stava chiedendo e riempiendo di domande circa il moro dagli occhi verde smeraldo, Mark Zelweberg gli fece una sorpresa e apparendo da dietro come per magia gli mostrò un mazzo di rose rosse.

Draco quindi nel vederli spalancò del tutto le labbra e nel mentre il padre Lucius gli faceva un'altra foto immortalando quel momento. Draco lo ringraziò.

"Grazie amore, sono stupendi! Ti saranno costati una fortuna!"

Infatti quel mazzo di rose rosse era avvolto da una stoffa pregiata, colorata e raffinata, degna di un prezzo caro, ma in realtà l'uomo dai capelli mori non li aveva comprati, bensì trovati lì vicino e per non arrivare a mani vuote in un momento come quello glieli rifilò.

"Più o meno!" Rispose Lucius con un mezzo sorriso avendo notato la faccenda.

Quel Mark non gli piaceva granché, ma Dray ne era innamorato perso e non avrebbe mai rinunciato a lui.

O sì?

"Spiedino!"

In quel momento Lucius chiese a Draco e altri due suoi amici, Blaise e Theo di fare una foto con in mano i mestoli che inforcavano la carne, in quanto in quel dì per festeggiare la famiglia Malfoy stava preparando un succoso barbecue.

Dopodiché Draco si allontanò dagli amici e si avvicinò al padre. "Ehi, perché non ti rilassi? Ti vedo molto preoccupato."

"No, sto benissimo veramente è che mi chiedo cosa ne sarà della mia vita adesso. Insomma ho in mente di fare diversi colloqui di lavoro, ma..."

"Ehi, Dray. Tu sei un ragazzo in gamba, hai superato la laurea in Economia con il massimo dei voti che potevi avere e sono convinto che andranno bene! Devi solo avere un po di pazienza. Intesi?"

Dray quindi annuì e in un attimo arrivò Mark che poi lo portò in camera sua: dovevano parlare.

Ma di che cosa?

"Che cosa significa che devi andare a Parigi? E poi quando dovresti partire, Mar?"

Dray infatti nei momenti intimi, o di puro piacere come potevano essere le loro uscite serali, o altro, lo chiamava con quel nomignolo. "Ancora non lo so, ma in questi giorni di sicuro. Mi hanno offerto un lavoro a tempo pieno in un hotel del centro. Dovrò starci un mese per adesso perché sono in prova, ma se vado alla grande mi trasferisco lì. Tu potresti venire con me e lì ci sposeremo."

Drarry ~ StorieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora