9.5. Pezzi di verità

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Qualche istante più tardi, Harry, Hugo e Rose montarono dentro la volante della polizia e quando finalmente Malfoy poté averlo accanto, sorrise felice.

Quell'uomo bellissimo dagli occhi verde smeraldo gli piaceva molto, ma tutto ciò lo destabilizzava. Di solito Draco con le storie d'amore ci andava cauto, ma con lui sembrava tutto così diverso e naturale.

"Come vi chiamate?"

Nel mentre Draco stava guidando, attraverso lo specchietto osservò i due giovani.

"Papà non vuole che parliamo con gli estranei!" Rispose a tono Rose, decisa a mantenere il gioco imposto dallo zio, anche se aveva molta paura per lui.

Draco ed Harry quindi scoppiarono a ridere.

"Papà ha ragione ed è molto saggio, ma qui a Liverpool più o meno ci conosciamo tutti e quindi non c'è nulla di cui aver paura, credetemi." Sorrise emozionato. "Comunque sia io sono Draco, Draco Malfoy."

Il moro lo guardò.

"Harry Potter, molto lieto, mentre loro invece, sono Rose ed Hugo." Sorrise emozionato per poi distogliere immediatamente l'attenzione dai suoi occhi grigissimi ed altrettanto bellissimi.

Merlino santissimo.

"Rose ed Hugo davvero dei bei nomi! Li ha scelti lei, o insieme alla madre, oppure..."

"Li scelse la madre, tanto tempo fa, prima ancora che nascessero e che alla fine poi andasse tutto a rotoli."

Sospirò per poi guardare il finestrino della macchina con gli occhi lucidi, ripensando alla sofferenza di Ron, ancora aperta, tanto che il biondo a quel punto se ne rimase zitto.

Forse senza volerlo aveva toccato un tasto molto dolente.

Ma avrebbe indagato. Harry alla fine si sarebbe aperto con lui prima o poi e per seconda cosa gli sarebbe stato vicino. Draco voleva far parte della sua vita, a qualunque costo!

Ma ci riuscirà?

Un quarto d'ora dopo, mentre Draco parcheggiava la macchina, Harry e i suoi nipoti entrarono dentro il supermarket.

Rimanendo solo a pensare, Potter si sentì enormemente scombussolato, in quanto gli occhi metallizzati dell'uomo più bello che avesse mai visto ed incontrato, lo avevano letteralmente incantato. 

Ma perché tutto questo?!

Il moro non poteva innamorarsi ed iniziare una relazione, meno che mai con uno sbirro, un componente delle forze dell'ordine!

Miseriaccia!

Qualche istante più tardi, nel mentre il moro continuava a pensare senza tregua a tutto ciò, poco dopo venne raggiunto dal biondo che lo distolse dai suoi ricordi.

"Eccomi qui! Tutto bene, Harry?"

Potter lo guardò.

"Sì, è tutto ok. Lei sta bene, Draco?" Domandò con un sorriso.

"Harry, ehm, insomma, non sarebbe il caso di darci del tu? Scusami se te lo dico, ma mi fai sentire vecchio." Sorrise teneramente. "E poi non voglio nessuna distanza tra di noi, intesi?!" Domandò con uno sguardo del tutto determinato ed altrettanto intenso.

In quel momento il battito cardiaco dell'altro protagonista aumentò.

"D'accordo come vuoi." Rispose tentando di svicolare il suo sguardo per poi far finta di cercare i nipoti che erano nei paraggi e si stavano guardando intorno per cercare qualcosa da comprare, fino a che Rose non vide in lontananza una cosa di suo totale interesse e quindi si incamminò.

La ragazza infatti, aveva notato una torta gigante, che le ricordò quindi la crostata di prima.

"Harry possiamo prenderla?" Domandò per poi mordersi il labbro e guardare lo zio. "Scusate. Papà non vuole che lo chiami per nome, ma io lo faccio perché mi fa sentire più grande. Dunque lui afferma che sono sfacciata."

In quel momento Harry guardò sua nipote con meraviglia e stupore per una scusa tanto assurda, quanto divertente, una cosa che Draco stesso trovò molto incredibile e particolare.

"Certo che con voi non ci si annoia, eh?"

Sorrise per poi osservare Harry che in quel momento non sapeva bene che cosa dover dire, o fare fino a che finalmente non parlò.

"Dai Rose, non ne abbiamo bisogno di quella torta. Ci sono altre cose più importanti da comprare. Forza, andiamo!"

A quel punto lo sguardo del tutto implorante della ragazzina lo fece alterare.

"Ho detto di no, chiaro? Andiamo!"

Rose perciò sbuffò sonoramente, per poi camminargli dietro, nel mentre Hugo ed Harry erano davanti a lei e Draco invece era rimasto fermo ad osservare la torta.

Ma a che cosa stava pensando?

Dopo aver comprato la spesa e aver anche mangiato qualcosa in un bar, Draco li riportò a casa e dopo averli anche aiutati a portare i pacchi dentro, Harry lo salutò e lo ringraziò.

"Grazie Draco, sei stato molto carino!" Sorrise grato ed altrettanto riconoscente.

"Dovere! A presto, Harry."

Sorrise per poi fargli un occhiolino, gesto che fece aumentare parecchi battiti cardiaci al moro ed azzerare la salivazione, nel mentre Malfoy non se ne accorse e salì dentro l'auto per poi andarsene.

Misericordia che situazione!

Qualche istante più tardi, Potter quindi rientrò in casa e si diresse in cucina trovando così Rose seduta difronte al tavolo, nel mentre Hugo se ne era andato in un'altra stanza.

All'improvviso il moro svuotando i tanti sacchetti della spesa, colto dalla sorpresa, tirò fuori il dolce che Rose voleva: una nuova crostata ai mirtilli rossi e lamponi.

"Ehi! La torta che volevi!"

La ragazza lo guardò con aria indifferente.

"Non l'ho presa io."

"L'avrà presa lui."

Ma era davvero così?

Notando che Rose non era più allegra come prima, Harry si sedette accanto a lei.

"Mi vuoi spiegare che cosa succede? Non ti piace l'ispettore Malfoy?"

"Era vera la storia di Hermione che ha scelto i nostri nomi?"

A Rose parlare di sua madre le faceva sempre un certo effetto, anche se poi per lei non poteva fare altro che provare disprezzo.

"Sì. È stata proprio lei a deciderli, sapeva che a Ron sarebbero piaciuti e come avrai notato avete anche le loro iniziali. Hermione voleva fare in modo che vi sareste ricordati per sempre di lei e di Ron, diceva che vi voleva bene, molto bene, poi però..."

"Ci ha abbandonati, lo so. Non la perdonerò mai per ciò che ci ha fatto!" Ringhiò con rabbia. "Anche se ha scelto i nostri nomi, aver lasciato papà perché si drogava non la renderà certo migliore ai miei occhi!"

"Hai ragione tesoro, ma io non voglio affatto che tu, che voi la rinneghiate. Forse ho sbagliato l'altro giorno con Ron a dire che non lo merita, io."

"Zio, tranquillo! Papà non la deve avere al fianco una donna come lei ed io sono felicissima che se ne sia andata, chiaro? Fine della discussione!"

Detto questo Rose uscì di scena ed Harry si ritrovò completamente solo in cucina, dopo aver fatto anche un gran sospiro.

Fine quinta parte.

Drarry ~ StorieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora