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Jungkook aprì la porta, senza neanche girarsi si sedette vicino al ragazzo che stava per finire la sigaretta, come ai vecchi tempi, quando qualcosa non andava, si trovavano seduti davanti a quella casa tanto grande quanto vuota, a parlare di cosa gli stesse mangiando l'anima.

"Non mi aspetti mai a fumare"
"Anche se tu l'accendessi adesso finiresti prima di me"

Il sorriso sghembo del moro urtava il cuore di Yoongi, che allo stesso momento gli creava una pace interiore, come se nulla fosse cambiato tra di loro.

"Ho paura di farlo piangere"
"Yoongi, tutti hanno paura di far piangere l'altro, più ci si prova più si peggiora"
"Da quando così poetico"
"Da quando io ho creato tra le mie mani una nuova vita, distruggendone un altra"
"Questo dovrebbe farmi stare bene?"
"Dovrebbe fart aprire gli occhi, tu che gli occhi taglienti non li apri mai forse perché non lo vuoi fare davvero, lasci una piccola brina tra la vera visione delle cose per paura di piangere"

Come aveva detto prima, tra quelle parole e tiri lunghi, jungkook aveva già finito di fumare, mentre la sigaretta di Yoongi stava accomulando cenere da dover scacciare via.

"Jin è tornato in Italia"
"Come lo sai?"
"Jimin mi viene a fare visita e mi parla un sacco di quello che accade fuori da me"
"Tornato in Italia eh"
"Aveva di meglio da fare che tornare a rovinarti la vita"

Risero mentre il fumo diventava vento e i capelli si spostavano con esso, mentre le loro giacche neanche troppo invernali si impregnavano di tabacco.

"Se hai paura di farlo piangere, lasciaglielo fare, e quando lo fa, capisci se è per gioia"
"Io che l'ho persa troppo tempo fa?"
"Stai dicendo che lui non ti rende felice?"
"Anche troppo, forse di più di quello che un singolo uomo potrebbe fare in un intera vita"

Jungkook si mise le mani in tasta mentre la tuta grigia si irrigidiva dal freddo.

"Sei cambiato jungkook"
"Sono cresciuto, ho capito delle cose"
"Secondo me non hai capito un cazzo"
"Non sono te Yoongi, che ti senti cresciuto nei tuoi jeans strappati e nelle frasi da duro, tu più di tutti con l'anima e il cuore spezzato, stai sopportando troppe cose, cresci"

Yoongi lo odiava quando aveva tremendamente ragione, quelle parole come lame in un tono caldo quasi da poter scaldare la neve, gli faceva pensare a quanto bello fosse accarezzare il viso sudato e stanco di Hoseok, a quanto bello fosse con i suoi vestiti e di quanto i suoi passi di danza gli calpestassero il cuore per poi abbracciarlo stretto.

"Se crescessi ancora diventerei un mostro non credi?"
"Vengo chiamato mostro per la mia ira, eppure se vedessi di nuovo Taehyung piangere anche solo di tristezza sarei felice"
"Come fai a dirlo"
"Perdere tutto e diventare apatico, drogato di farmaci in una casa di cura, invece che u no sentimento vero come la tristezza, me renderebbe tremendamente felice, vedere che il suo cuore batte ancora come quello di un umano"

Rimasero seduti mentre quelle sedie quasi si attaccarono ai loro vestiti, mentre Yoongi pensava a come Jungkook, con una sola persona fosse diventato la parte migliore di se stesso, Jungkook pensava che la strada davanti al suo migliore amico era ancora lunga e tortuosa, eppure era felice per quello.

𝐁𝐔𝐋𝐋𝐘 𝐌𝐄 || 𝐒𝐎𝐏𝐄Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora