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NIKO'S POV
Senza neanche rendermene conto sono già in aeroporto e aspetto che il volo di mia madre venga chiamato.
"Promettimi che ascolterai tuo padre" mi dice prima di stringermi in un abbraccio.
"Se riesco ad uscire vivo da questo aeroporto, mi stai soffocando" dico ridendo.
"Scusa solo che... So già che mi mancherai moltissimo" dice con le lacrime agli occhi.
"Anche tu mi mancherai mamma" la abbraccio di nuovo.
"Verrai a trovarmi in estate, vero?" Mi chiede speranzosa.
"Certo" le dico sorridendo.

Una voce metallica annuncia il suo volo, mi abbraccia un'ultima volta e se ne va.
Esco dall'aeroporto e salgo in macchina con mio padre.
"Mi potresti portare a scuola?" Gli chiedo.
Sono leggermente in ritardo ma non mi va di stare tutto il giorno in casa a deprimermi.
Lui annuisce silenzioso. Quando arriviamo davanti l'edificio scendo dall'auto e sbatto appositamente lo sportello della macchina.

Appena vedo Mia mi rilasso leggermente.
"Pensavo che non saresti venuto oggi" mi dice mentre mi lascia un bacio sulle labbra.
"Mia madre è partita" le comunico triste.
Mi prende per mano cercando di darmi un po' di conforto ed entriamo in classe.
Durante la ricreazione ridiamo e scherziamo ma Luke è silenzioso, troppo silenzioso per essere Luke Devis.

"Tutto bene Luke ?" Richiamo la sua attenzione su di noi.
"Ho guardato ogni stanza da cima a fondo ma non ho trovato nulla che mi possa condurre a mio padre" risponde.
"Aspetta! Da quando stai cercando di rintracciare tuo padre?" Chiede Mia confusa.
"Da circa tre settimane" risponde sconfortato.
"E cosa hai scoperto?" Chiede lei curiosa.
"Che mia zia è più furba di quanto pensassi" le risponde.
"Spiegati meglio" gli dico io.
"Ho cercato per tutta la casa tranne una stanza, il suo ufficio. Non ho il permesso di entrare in quella stanza" inizia a spiegare.
"Tu entraci di nascosto" dice Mia interrompendolo.
Lui gli lancia uno sguardo che è un misto tra 'fammi finire' e 'ti sembro così stupido?'.

"Continua" mi rivolgo a Luke e poso una mano sulla spalla di Mia.
"Ho provato ad entrarci di nascosto ma lei è sempre a casa, va a lavorare la mattina mentre io sono a scuola e non ho mai un momento libero per provare a cercare informazioni la dentro" spiega.
"Potresti provare a saltare la scuola e rimanere a casa" propongo.
"Ho provato anche questo, ho finto un brutto mal di pancia e lei si è offerta di rimanere con me a casa " dice sbuffando.

Ad un tratto un'idea mi balena per la mente.
"E se ti aiutassimo noi a farla allontanare da casa con una scusa?" Gli chiedo.
Entrambi si voltano a guardarmi chiedendomi cosa ho in mente.
Alla fine della spiegazione entrambi mi guardano convinti.
"Resta solo un problema, la porta è chiusa a chiave molto probabilmente" Luke si rattrista di nuovo.
"Ci penso io!" Afferma Mia sorridendo.

Io e Luke ci guardano confusi e lei alza gli occhi al cielo.
Apre lo zaino ed estrae un oggetto, ha l'aria di essere una lima per unghie ma è in ferro e un estremo è appuntito.
Si avvicina al mio armadietto e inserisce la lima nella serratura del lucchetto. Qualche secondo dopo il lucchetto scatta e si apre.
Rimango sbalordito, non sapevo che Mia avesse questo talento.

"Va bene allora possiamo provarci" afferma Luke, io e Mia annuiamo.
All'uscita da scuola saliamo in macchina di Luke e ci dirigiamo a casa sua.
"Ciao zia" Luke saluta la donna che entra in salotto.
E alta e magra, molto elegante nella sua semplicità. Riconosco Luke in alcuni tratti del suo viso. Hanno gli occhi praticamente uguali. Ha un neo sul lato sinistro, appena sopra il labbro superiore. Chi non sa che lei è sua zia potrebbe cambiarli per madre e figlio.
Luke ci guarda e ci fa l'occhiolino, che il piano abbia inizio.

AMBER'S POV
Liam mi accompagna fino a davanti casa. Finalmente ha cominciato a parlarmi di nuovo dopo essere stato infastidito per una settimana intera per il modo in cui siamo stati interrotti mentre... Beh avete capito.

Per sempre tuo N.        ~IN REVISIONE~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora