Per sempre tuo N. ~IN REVISIONE~

~48~

LUKE'S POV
Non so come sia successo ma James mi ha convinto a guardare un film insieme e poi ordinare cibo cinese per pranzo.
Adesso siamo sul divano ad aspettare il nostro pranzo.
Non so bene come comportarmi, sono ancora arrabbiato con lui ma so benissimo che non mi sentivo così bene da un po' di tempo.
Detesto ammetterlo ma lo amo, lo amo da impazzire.

"Amber come sta?" Mi chiede quando rientra in salotto, è andato un attimo ad apparecchiare la tavola così quando arriva il pranzo possiamo mangiare subito.
"Non lo so" ammetto, sono stato il solito egoista e ho lasciato Amber da sola senza neanche sapere cosa sta provando.
"Vuoi andare da lei?" Chiede ancora.
Scuoto la testa vigorosamente facendo cenno di no, dovrei ma so che crollerei e non sono ancora pronto.
James poggia una mano sulla mia capendo la mia frustrazione.
"Mi sei mancato" dice con voce flebile.
I miei occhi incontrano i suoi e lo stomaco fa una capriola.

Il campanello suona interrompendo quel fantastico ma disagiante momento.
James si alza di controvoglia facendomi scappare un sorriso, odia essere interrotto.
Poco dopo torna con tre buste piene di leccornie.
Ci spostiamo sul tavolo e iniziamo a mangiare, James divora tutto mentre io non tocco quasi nulla.
"Non è da te rifiutare del cibo" osserva prima di mangiare un altro involtino.
Non rispondo è rimango con lo sguardo fisso sul mio piatto.

"Ascolta" James sposta la sua sedia accanto alla mia e si siede accanto a me.
"So che è difficile accettare il fatto che tuo padre è morto" si interrompe sospirando.
Mi posa una mano sulla guancia facendomi alzare lo sguardo.
"Però hai trovato la sua famiglia, la tua famiglia. Puoi conoscere la sua vita, puoi finalmente sapere se lui era davvero il mostro che tua zia voleva farti credere" dice senza staccare gli occhi dai miei.
La magia si ricrea quando avvicina di più il suo viso al mio.
Il respiro mi si ferma e la voglia di assaporare  nuovamente le sue labbra si fa strada dentro di me.
Sento il suo fiato caldo e il mio cervello va completamente in tilt.
"Vorrei tanto baciarti" sussurra ormai a pochi centimetri dalle mie labbra.

Mi alzo di scatto facendo cadere la sedia che raggiunge il pavimento con un tonfo.
James mi guarda deluso ma con gli occhi ancora pieni di desiderio.
"Mi dispiace" riesco a dire prima di catapultarmi fuori.

AMBER'S POV
"Il pranzo è pronto!" Annuncia mia madre entrando in camera mia.
"Non ho fame per adesso, ho fatto colazione tardi" mento.
Lei annuisce e scende di nuovo in cucina.
Provo a chiamare per l'ennesima volta Luke, telefono spento. Impreco sottovoce e getto il telefono con forza sul letto.
Spero che non gli sia successo niente di grave.
Provo a leggere qualche pagina del mio libro preferito con scarsi risultati, la testa torna sempre a mio fratello. È strano dirlo ma lui è davvero mio fratello...

Proprio in quel momento la porta della stanza si apre rivelando Luke sulla soglia.
"Luke!" Mi alzo di scatto dal letto andandomi a gettare tra le sue braccia, lui rimane fermo e non ricambia l'abbraccio.
"Stai bene?" Chiedo arretrando di qualche passo.
Annuisce e comincia a camminare in direzione della scrivania, si ferma a scrutare le foto presenti nella mia bacheca.
"È lui?"chiede poi indicando una foto.
Annuisco guardando anch'io la foto con mio padre.
"Hai altre foto?" Mi chiede ancora.
"No, le altre le custodisce mia madre" rispondo.
"Dovremmo parlare con lei" annuncia estraendo un figlio dalla tasca, il certificato.
Sospiro sapendo che ha ragione, prima parleremo e meglio sarà.

La troviamo seduta in cucina con ancora il piatto vuoto di fronte a sé.
Quando le arrivo accanto poggio il certificato sul tavolo e la vedo sbiancare improvvisamente.
"Non dovevi entrare nell'ufficio di tuo padre!" Dice severa.
"Sapevi che avevo un fratello e non me lo hai mai detto?" Chiedo. Lei annuisce impercettibilmente e sento la rabbia salire dentro di me.
"Ma ti prego, anzi vi prego, lasciatemi spiegare" dice guardando anche Luke, quest'ultimo annuisce guardandomi.
"Va bene" mi arrendo.
Ci andiamo a sedere sul divano, mia madre al centro, io alla sua sinistra e Luke a destra.
"Tutto ebbe inizio quando conobbi Simon, lui stava passeggiando con una ragazza e mi venne addosso per sbaglio, mi chiese scusa e se ne andò per le sua strada, ma dopo qualche tempo lo vidi di nuovo e stavolta era solo" inizia a raccontare.