MIA'S POV
"Giorno papà" un nuovo giorno è iniziato ma questo è diverso dagli altri, è il mio compleanno ma a quanto pare lo ricordo soltanto io.
"Buongiorno tesoro" non alza neanche lo sguardo dal giornale che ha davanti.
Apro la credenza e prendo i cereali, ne verso un po' nella ciotola e poi aggiungo un po' di latte, lo raggiungo a tavola silenziosamente.
"Pomeriggio vado a casa di una mia amica, rimango a dormire da lei" lo informo e lui annuisce, non gli ho detto della festa perché tanto non gli interessa...Faccio colazione in totale silenzio, vorrei tanto che stesse fingendo e che da un momento all'altro mi sorrida dicendo che ci sono cascata e che non potrebbe mai dimenticarsi il mio compleanno ma non succede.
Torno in camera mia e preparo uno zaino che mi servirà pomeriggio, infilo un paio di vestiti diversi e le uniche scarpe col tacco che ho, la piastra per i capelli e i miei trucchi che trascino sempre ovunque.
Poi vado a prepararmi per andare in ospedale, metto il solito paio di jeans e una t-shirt nera, ai piedi le mie adorate Vans. Copro le occhiaie col correttore e metto un filo di mascara."Esci?" Mio padre stacca gli occhi dal giornale quando mi vede ricomparire in cucina.
Annuisco e lui torna a guardare il giornale.
"Ti stanno bene i capelli" dice quando raggiungo l'uscio di casa. Mi stupisco visibilmente, non pensavo se ne fosse accorto...Esco di casa e attacco la musica prima di incamminarmi verso l'ospedale.
Arrivo sulla strada principale e aspetto il semaforo verde per attraversare, sto per raggiungere l'altro lato della strada quando il suono di un clacson mi fa sobbalzare.
Mi volto pronto a dirgliene quattro ma la rabbia svanisce quando vedo Luke che mi saluta dalla macchina.Poi mi fa cenno di raggiungerlo, apro lo sportello e salgo a bordo giusto in tempo, il semaforo scatta e lui mette in moto.
"Dove stava andando così di fretta, principessa?" Scherza ridendo.
Sorrido anche io, un sorriso vero, non come quelli che faccio di solito.
"All'ospedale da mia madre" rispondo guardando fuori dal finestrino.
Il sorriso gli muore in viso nel sentirla nominare, ma so che non lo fa apposta.
Probabilmente, in questi casi, ripensa a sua madre e ci sta male involontariamente."Tu?" Cerco di cambiare discorso.
"Niente di speciale, un giro" fa spallucce mantenendo lo sguardo sulla strada.
Dieci minuti dopo ferma la macchina davanti l'entrata dell'ospedale.
"Grazie del passaggio" gli lascio un bacio sulla guancia, è stato così carino!
"Di niente" scendo dalla macchina.
"Mia" mi richiama quando sto per chiudere lo sportello.
Apsetto che parli, sicuramente mi vorrà dire qualcosa riguardo i miei capelli...
"Buon compleanno!" Una sensazione di calore e benessere mi pervade, qualcuno se lo ricorda allora."Entri con me?" Indico la struttura ma mi pento subito dopo della mia richiesta, gli basta già il suo dolore.
"Certo" risponde invece lasciandomi di stucco.
Parcheggia e poco dopo mi raggiunge, è la prima volta che porto qualcuno dalla mamma, sono convinta che nessuno può capirmi, proverebbero solo compassione nel vedere mia madre in quel letto, ma non Luke... Lui è diverso, lui può capirmi davvero..."Ciao mamma" la saluto quando entro in stanza, Luke mi segue alzando la mano in cenno di saluto.
Lo sguardo di mia madre si rallegra nel vedermi ma ancora di più nel notare che non sono da sola.
"Chi è questo bel giovanotto?" Chiede subito.
"Lui è Luke, il migliore amico che si possa desiderare" faccio cenno a quest'ultimo di avvicinarsi al letto."Oh sono così felice di conoscerti caro, Maryàm non mi fa mai conoscere i suoi amici ma so che ne ha tanti..." Mia madre accarezza la guancia di Luke che, a sua volta, sta guardando me in cerca di spiegazioni.
Scuoto la testa per fargli capire di reggermi il gioco."Anche per me è un piacere conoscerla" risponde educato.
"Oh ti prego, dammi del tu e chiamami pure Norah" Luke le sorride annuendo.
Mia madre si concentra nuovamente su di me e si allunga per prendere una scatolina dal tavolino.
"Buon compleanno tesoro" mi porge il pacchetto, mi avvicino e glielo tolgo dalle mani, sento gli occhi pungere, con mani tremanti apro la scatolina.
Una lacrima sfugge al mio controllo quando estraggo il piccolo oggetto presente all'interno.È l'anello che possiede da quando ne ho memoria, ha sempre detto che è il suo oggetto più prezioso...
"Voglio che lo prenda tu" aggiunge quando nota la mia espressione.
"Grazie" la abbraccio e lei ricambia, o almeno ci prova, visto le poche forze che ha."Alla fine hai organizzato qualcosa?" Mi chiede mentre metto l'anello.
Scuoto la testa, ma poi le racconto dell'invito delle ragazze al pub e lei esulta felice.
Rimaniamo a parlare con lei per un'altra mezz'ora prima di salutarla e tornare in macchina.
"Ho una fame da lupi, MC Donald's?" Mi chiede Luke.
Lanciò un'occhiata al telefono, e già mezzogiorno e mezza e, stranamente, anche io ho fame.
Annuisco e Luke parte a tutto gas."E quindi hai un sacco di amici, eh?" Luke interrompe il silenzio calato.
Sapevo che prima o poi avrebbe tirato fuori il discorso..
"Ha già troppe cose a cui pensare, non voglio essere un problema, voglio sembrare forte" esterno i miei sentimenti, so che di Luke posso fidarmi ciecamente.
"Non riuscirai a mentire ancora per molto, lo sai?" Annusico anche se lui non mi vede.
"Grazie Luke" aggiungo poi.
"Per qualsiasi cosa ci sono, se vuoi confidarti, piangere, urlare o sfogare la tua rabbia. Sono qui" ferma l'auto davanti al McDonald's.Scende ed io lo imito immediatamente, prenotiamo da mangiare e ci sediamo ad un tavolo all'aperto.
Mi sento più tranquilla dopo il mio sfogo riguardo a mia madre con Luke, mi chiedo se...
"Luke" attiro la sua attenzione, ha iniziato a mangiucchiare le sue patatine.
"Come hai capito di essere gay?" Per poco non si strozza con la coca cola.Sbuffa a disagio, è imbarazzato e si vede che non sa cosa dire.
"Non l'ho capito, più che altro l'ho sentito" risponde rosso in viso.
Analizzo per bene le sue parole...
"Si ma qualcosa deve pur essere successo, un incontro, qualcosa che non è andata come ti eri immaginato..." Elenco, ho bisogno di saperlo.
"Ho conosciuto James e ho sentito subito una strana connessione tra di noi" sorride perdendosi nei ricordi.
"I dubbi sono iniziati quando ho scoperto che lui era gay e aveva una cotta per me" la storia è così simile..."Solo che non risucivo ad accettarlo così l'ho allontanato, ci ho provato con una ragazza per convincermi che non fosse cambiato niente in me ma non è servito a molto" lo ascolto senza emettere un minimo suono.
"Ho accettato la cosa e ho chiesto scusa a James per il mio comportamento, ho trovato la persona più importante della mia vita" i suoi occhi luccicano.
"Ecco come è andata" si chiarisce la voce e torna al mondo reale, annuisco.
"Perché me lo hai chiesto?" La sua curiosità torna a galla.
Sospiro, non mi sento ancora a parlare di ciò che è successo..."Pura curiosità" faccio spallucce cercando di sembrare credibile.
Luke torna a mangiare e anche io addento il mio panino.
Ripasso da casa a prendere lo zaino e poi Luke si offre di accompagnarmi a casa di Allison specificando anche che è proprio lei la ragazza con cui ci ha provato per chiarire i suoi dubbi.
Sono così felice di aver passato del tempo con lui, mi sento rilassata ed è stato uno dei migliori compleanni degli ultimi anni, speriamo soltanto che la festa di stasera sarà altrettanto carina..SPAZIO AUTRICI
Buongiorno a tutti? Come state?
Eccoci tornate con un nuovissimo capitolo, momentaneamente la storia si sposta su Mia, perché non vogliamo che il suo ritorno sia buttato nella trama senza un senso logico. Voi che ne pensate? Vi annoia o vi sta piacendo scoprire di più su questo personaggio?
Fatecelo sapere con un commento e lasciate una stellina se vi è piaciuto!
Ci vediamo giovedì con il capitolo 64.
Un bacio <3
Mounty_01 e marili01
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Per sempre tuo N. ~IN REVISIONE~
RomanceCOMPLETA: IN REVISIONE Amber Collins, ragazza di Miami con un passato pesante sulle spalle, sta per iniziare il liceo con il suo migliore amico da quando ne ha memoria. Ma si sa... La vita non è sempre perfetta. Qualcosa sconvolgerà le loro vite ma...