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AMBER'S POV
La notte sembrava non finire mai ma finalmente la luce del sole sta cominciando ad entrare dalla finestra presente nella mia stanza. Non ho dormito quasi per nulla, ho avuto mal di testa per tutta la notte e non facevo alto che pensare a Niko.
Il dottore entra in camera mia.
"Buongiorno Amber, come hai passato la notte?" Chiede gentile.
"Non proprio bene" rispondo a disagio.
"Hai avuto mal di testa?" Chiede ancora.
"Si abbastanza" dico.
Si avvicina e inizia a visitarmi proprio come ieri.
Poi esce dalla stanza mentre l'infermiera mi serve la colazione e mi cambia le bende che ho in testa.
Il dottor Martin torna poco dopo con mia madre al suo fianco.
"Stai guarendo molto in fretta, se non ci saranno intoppi potrai tornare a casa già domani" mi comunica il dottore.

Annuisco delicatamente.
"Posso vedere Niko visto che sto bene?" Chiedo facendo gli occhi da cucciolo, ho bisogno di vederlo e non posso più aspettare.
"Non potresti..." Dice lui.
Lo guardo aspettando che continui la frase.
"E va bene, ma solo per pochi minuti" acconsente infine.
Sorrido raggiante, finalmente potrò vedere come sta.
Il dottore mi dice di prepararmi e che tra poco mi verrà a prendere per portarmi nella stanza di Niko.
Eseguo subito ciò che mi ha detto e aspetto trepidante che lui torni.

L'attesa sembra infinita ma finalmente il dottor Martin varca la soglia della porta.
"Pronta?" Mi chiede.
Annuisco, mi aiuta ad alzarmi dal letto e mi porta a braccetto fuori dalla stanza.
Per poco non vado a scontrarmi con qualcuno.
"Amber" sussurra quest'ultimo.
"Liam, ciao" dico sorpresa di vedere finalmente quello che dovrebbe essere il mio ragazzo.
"Stavo venendo nella tua stanza" dice guardando il dottore.
"Si, ci vediamo dopo, devo andare" lo liquido.

Poi mi volto verso il dottore facendogli cenno di andare.
La stanza di Niko è al piano superiore, prendiamo l'ascensore e svoltiamo qualche corridoio.
"Aspetta qui" mi dice il dottore prima di aprire la porta della stanza di Niko.
"Ancora niente?" Sento chiedere al dottor Martin, ha lasciato la porta socchiusa.
"Non si sveglia, e finché non si sveglia non possiamo sapere come è andata l'operazione" risponde un'altra voce maschile, presumo sia un suo collega.
Il dottor Martin annuisce e poi mi fa cenno di entrare.

"Lei è la ragazza che era in auto con lui" dice quando giungo al suo fianco.
L'altro dottore mi squadra dalla testa ai piedi poi si rivolge di nuovo al collega.
"Ma non potrebbe ricevere visite" dice contrariato.
"La prego...solo 10 minuti" mi intrometto, il dottore al mio fianco annuisce.
Il dottor Scott, ho letto il nome nella targhetta che ha sul camice, si arrende ed esce fuori seguito dal dottor Martin.
Noto che restano dietro la porta leggermente aperta ma decido di non farci caso.
Mi concentro su Niko, è quasi totalmente fasciato, la maschera dell'ossigeno gli copre metà del viso ed è attaccato a dei macchinari.

L'unico rumore presente sono i bip che segnano i battiti nello schermo.
Cammino zoppicando fino alla sedia che c'è accanto al letto.
Le lacrime cominciano a bagnarmi il viso, gli poso una mano sulla sua e inizio a singhiozzare.
"Mi dispiace Niko, è tutta colpa mia" dico tra i singhiozzi. So che lui non può sentirmi ma una parte di me spera che lui mi stia ascoltando.
"Ti sveglierai vero? Non mi abbandonerai di nuovo" la mia voce è piena di disperazione.
Ho bisogno di lui.

"Ti prego, non posso immaginare la mia vita senza di te" aggiungo, continuo a singhiozzare senza forze. Vederlo così mi fa stare male.
"Ti prego" ripeto tra i singhiozzi.
Smetto di singhiozzare quando i bip fastidiosi si interrompono e la linea nello schermo diventa piatta.
"No no! Dottore!" urlo in preda al panico, Niko non respira.

Il dottore entra di corsa quando mi sente urlare.
"Non respira!" Urlo tra le lacrime.
Il dottore corre a schiacciare un pulsante rosso, nel giro di pochi attimi la stanza si riempie di persone in camice.
"Vieni" il dottor Martin si avvicina a me e mi prende in braccio, mi porta fuori dalla stanza.
"No no, Niko" continuo ad urlare.
I miei amici arrivano qualche minuto dopo.
"Cosa è successo?" Chiede Kate preoccupata.
"Non respira! Non respira più!" Non sono ancora riuscita a calmarmi, non faccio altro che pensare al peggio.

Per sempre tuo N.        ~IN REVISIONE~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora