Per sempre tuo N. ~IN REVISIONE~

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PREMESSA: IN QUESTO CAPITOLO SARANNO PRESENTI DELLE SCENE SI SESSO ESPLICITE, QUESTE SARANNO OPPORTUNAMENTE SOTTOLINEATE. SE NON VI VA DI LEGGERLE POTETE BENISSIMO  PASSARE AVANTI.

AMBER'S POV
Apro lentamente gli occhi, la luce del sole che entra dalla finestra mi acceca. I raggi caldi raggiungono la mia pelle mentre un dolore lancinante alla testa mi fa chiudere nuovamente gli occhi.
Li riapro ancora più lentamente di prima, il mio cuscino si muove e realizzo che non è un cuscino ma il petto del mio fidanzato.

Una altra fitta mi trapassa la testa, quanto ho bevuto ieri sera?
Niko sta ancora dormendo, la sua camicia è buttata ai piedi del letto. Mi alzo e vado in bagno, devo cercare assolutamente una pillola per farmi passare questa emicrania fastidiosa.
Mi richiudo la porta alle spalle e cerco tra le medicine la mia amata aspirina, in teoria Niko le tiene sempre qui, sorrido vittoriosa quando la trovo, poi alzo lo sguardo verso lo specchio. Ho i capelli in uno stato pietoso, gli occhi a panda per colpa del mascara colato.

Spalanco gli occhi rendendomi conto solo adesso di essere in reggiseno e mutandine. Mi sforzo di ricordare cosa è successo stanotte invano, ricordo che stavo ballando con Kate e poi il buio più totale.
Che fine ha fatto il mio vestito? E perché anche Niko è mezzo nudo?
Abbiamo fatto... Sesso?
Scuoto la testa, Niko non lo avrebbe mai permesso mentre ero ubriaca... La mia mente vaga immaginando come sarebbe farlo con lui e una sensazione si fa sentire al mio basso ventre.

Dannazione Amber, non è questo il momento di pensarci!
Torno in camera e butto giù la pillola con un po' d'acqua dalla mia bottiglia di plastica che, ovviamente, fa un casino pazzesco.
Niko si muove nel sonno e poco dopo apre i suoi occhioni perfetti.
Torno a letto e mi sdraio a pancia in su ignorando l'ennesima fitta alla testa.
"Come stai?" Ha la voce ancora impastata di sonno.
"Uno schifo, ho bevuto troppo" dico, anche se è più che lampante che sia così.

"Si ho notato" risponde infatti ridendo, lo colpisco delicatamente alla spalla rimanendo distesa. Lo sento muoversi sul letto e poco dopo la sua faccia compare nella mia visuale, si sta reggendo la testa sul gomito, i suoi capelli sono tutti arruffati ma dannatamente perfetti.
"Cosa ho combinato ieri sera?" Mi porto una mano alla testa, ogni volta che mi sforzo di ricordare va sempre peggio.

"Beh, per prima cosa sei venuta a rubarmi il drink dalle mani" inizia ad elencare.
"Poi mi hai fatto dei complimenti, molti complimenti, sulla mia camicia" arrossisco violentemente, parlo sempre troppo quando bevo.
"Hai vomitato nel parcheggio sporcando il tuo vestito e siamo tornati qui" oh no, era uno dei miei vestiti preferiti, probabilmente rimarrà macchiato...
Mi rimetto seduta e incrocio le gambe.
"Ti ho tolto il vestito per non farti dormire col vomito addosso e non mi hai permesso di farti indossare una mia maglia" indica la t-shirt ancora posata sul letto.
Come non glielo ho permesso?

"Hai cominciato a baciarmi e spogliarmi" capisco dai suoi occhi che non mi sta prendendo in giro.
Sospiro frustrata, mi butto all'indietro tornando a sdraiarmi.
"Scusa" lo guardo imbarazzata.
"Ti sei divertita però, mi hai dato filo da torcere" cerca di farmi sentire in colpa ma aumenta solo la mia curiosità.
So che quando sono ubriaca tiro fuori un coraggio che normalmente è coperto dalla mia timidezza, ma fino a che punto mi sono spinta? E perché ho intenzione di scoprire fino a dove riuscirei da sobria?

"Ah sì?" Il mio tono di voce è completamente diverso, meno scherzoso e rauco, lui si accorge di questo cambiamento e si limita ad annuire.
"E cosa avrei fatto per darti del filo da torcere?" mi sdraio sul fianco trovandomi faccia a faccia con Niko, gli poso una mano sulla spalla e delineo la sua muscolatura ben evidente con l'indice, lui deglutisce rumorosamente.
"Facevo così?" Mi avvicino al suo viso e gli sfioro le labbra mentre scendo a disegnare i suoi addominali.
Trattiene il respiro, rimane inerme sotto al mio tocco.