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NIKO'S POV
"Ciao" una voce femminile mi riscuote dai miei pensieri. Sto vagando da almeno mezz'ora nel mio quartiere con il pensiero di Amber e Liam che mi tormenta.
"Audrey, ciao" dico cercando di scacciare i miei pensieri.
"Come mai sei davanti casa di Amber?" Chiede, ride quando strabuzzo gli occhi osservando la casa che ho di fronte a me, non mi ero neanche accorto di essere tornato qui davanti.
"S- stavo tornando a casa" balbetto, lei fa spallucce.
"Volevo parlarti, non volevo rovinare tutto dicendoti la verità riguardo i miei sentimenti" dice un po' triste.
"No, non hai rovinato niente, solo..." Sospiro.
"Ti piace già un'altra ragazza" conclude lei, io annuisco.

"Mi dispiace" sussurro poi.
"Va tutto bene, sono felice che tu mi abbia detto la verità, possiamo rimanere comunque amici?" Chiede infine.
"Certo" sorrido.
"Sei un'ottima persona Niko, lei sarà davvero fortunata ad averti un giorno" dice, ha lo sguardo triste ma sorride comunque.
"Penso che lei non ricambi" affermo.
"Non puoi saperlo se non le comunichi ciò che senti" indica casa di Amber mentre parla, o forse è solo una mia impressione.

"Non voglio rovinare tutto" spiego.
"Beh, a volte bisogna rischiare" torna a concentrare lo sguardo su di me.
"Ci vediamo in giro Niko" mi saluta sorridendo, poi mi lascia solo sul ciglio della strada. Sarà meglio che torni a casa...

Quando rientro trovo Luke sul mio letto, ha i pugni e la mascella serrati, deve essere successo qualcosa.
"Tutto bene?" Chiedo cauto.
"Mia zia è venuta qui a Miami e mi ha fatto visita a casa di James" dice a denti stretti.
"Devo trovare mio padre, basta giochetti, da oggi mi impegnerò sul serio" continua a parlare.
"Hai tutto il mio appoggio amico" gli poso una mano sulla spalla.
"Non so se tornerò con te a New York" sussurra poi, sento un senso di vuoto invadermi. Luke è l'unica persona che ha fatto diventare New York la mia casa, non posso immaginare di tornarci senza di lui.

"Mia zia mi odia e ho scoperto che è anche omofoba, inoltre qui ho James e mio padre... quando lo troverò" spiega.
"Sei davvero cotto eh?" Cerco di alleggerire la situazione.
"Mi ha detto che mi ama" diventa rosso in viso ma non riesce a smettere di sorridere.
"Sono così felice per te Luke, meriti il meglio e sono sicuro che James lo sia" dico sincero.
"Grazie amico, spero di non perdere la tua amicizia se non ripartirò con te" mi abbraccia.
"Non succederà" affermo.
La mente torna al discorso con Audrey. Se confidassi i miei sentimenti ad Amber potrebbe diventare la mia ragazza e avrei anche io un motivo per restare qui a Miami. In realtà anche starle vicino è già un motivo valido.
Ho ancora tempo per pensarci, per adesso voglio aiutare Luke ad essere felice.

AMBER'S POV
"Sei sempre così... Perfetta" sussurra Liam tenendomi tra le sue braccia, mi accarezza un braccio.
Gli poso un bacio sul petto che gli provoca la pelle d'oca.
Appena abbiamo finito di fare colazione non mi ha dato neache il tempo di lavare i piatti, mi ha fatto sedere sul bancone cominciando a baciarmi, poco dopo mi ha trascinato di nuovo in camera da letto. È incredibile l'effetto immediato che ha su di me.
"Ti amo Amber" dice riportandomi al presente.

Mi scosto dal suo petto e spalanco gli occhi.
"Non voglio che anche tu me lo dica, so che sono stato uno stronzo e che tu hai bisogno di tempo, ma io voglio stare con te" dice sorridendo.
Mi getto sulle sue labbra, anche io voglio riprovare a stare con lui, è davvero cambiato ed io non sono ancora andata avanti. Ma voglio andarci piano.
"Anche io voglio stare con te ma vorrei fare le cose con calma" esterno i miei pensieri.
"Certo, va benissimo, io sono qui. Non vado da nessuna parte" mi lascia un tenero bacio sulla guancia.

Mezz'ora dopo Liam va a casa sue ed io inizio a prepare il pranzo per me e mia madre.
È quasi tutto pronto quando mi arriva un messaggio da parte sua.
'non torno per pranzo, ci vediamo pomeriggio, ti voglio bene'
Rispondo con un semplice ok, mangio in totale silenzio e metto la porzione di mia madre in frigo, lo mangerà quando torna se non pranza fuori.
Sono buttata sul divano quando il campanello suona, mi alzo svogliatamente e vado ad aprire.

"Ciao!" Dice allegra.
"Hey Audrey" mi faccio da parte per farla entrare in casa.
Non passo molto tempo con lei, soprattutto da quando esce con Niko.
"Posso offrirti qualcosa da bere?" Le chiedo.
"No no grazie, come stai?" Dice.
"Bene e tu?" Chiedo a mia volta.
"Abbastanza bene" dice con sguardo spento.
"Qualcosa non va?" Chiedo, non siamo mai state grandi amiche ma non voglio che stia male.
"Il giorno del tuo compleanno ho detto a Niko che mi piace" inizia a raccontare.
Al suo nome anche io sento un'angoscia salire, mi manca il mio migliore amico.

Dovrò resistere ancora per poco, tra un mese tornerà a New York e non lo vedrò più.
"Lui non ricambia" taglia corto Audrey.
Come? Sembrava felice di stare con lei.
"Ne sei sicura?" Chiedo confusa, lei annuisce.
"Gli piace già un'altra" la sua voce esce strozzata, non deve essere facile ripeterlo a voce alta.
"Mi dispiace Audrey"dico.
"Penso che sia tu" sussurra poi.
Strabuzzo gli occhi, è matta.

"La ragazza che gli piace, secondo me sei tu" specifica notando che non dico niente.
"Tu sei pazza" dico infine scoppiando a ridere.
"No, ho notato come ti guarda e sono sicura che si è innamorato di te" ripete ancora.
Sto ormai ridendo a crepapelle, è una cosa assurda.
"Ed io ti dico che è una cosa impossibile" mi sforzo per non ridere ancora.
"Tu non provi niente per lui?" Chiede poi lasciandomi di stucco.

"No, ovviamente no. È stato come un fratello per me per anni. Non potrei mai immaginarlo in altri modi" dico poco convinta, le sensazioni provate quando ci siamo baciati mi riaffiorano in mente.
Lei annuisce poi si alza dalla poltrona.
"Devo andare adesso, ci sentiamo" dice.
"Si certo, mi ha fatto piacere vederti" rispondo.
"Anche a me" mi passa accanto per raggiungere l'uscio della porta.
"Ciao" aggiunge, poi si volta e se ne va.
Che giornata!

JAMES'S POV
Luke se ne è andato poco dopo la visita di sua zia, era ancora scosso ma è voluto tornare a casa.
Non ho voglia di prepare il pranzo così ordino una pizza.
Accendo al TV e mi siedo sul divano, cerco di concentrarmi sul programma di cucina ma la mia mente rimane a ciò che è appena successo.
Luke ha detto di amarmi, mi sento davvero in paradiso. Sono felice di averlo conosciuto e di essermi innamorato proprio di lui.
L'unica parte negativa è che tra meno di un mese tornerà a New York e non so come andrà a finire la nostra storia.
La parte egoista di me spera che lui rimanga qui con me, d'altronde a New York non ha più una famiglia e magari qui potrà essere felice con suo padre.

Il campanello suona, mi alzo e prendo i soldi dal tavolo, ma quando apro la porta non mi trovo davanti la mia pizza.
"Lui non è qui" comunico alla donna che mi sta squadrando dalla testa ai piedi.
"Lo so, volevo parlare con te" si fa strada dentro casa, sbatto la porta e la seguo subito in salotto.
"Pensavo che fosse schifata dal fatto che esco con suo nipote" specifico con disgusto, non avevo mai conosciuto una persona così omofoba.
"Ed è così, ma sei comunque la persona più vicina a lui" spiega.

Incrocio le braccia aspettando che continui.
"Vado direttamente al dunque" fa un'altra pausa.
"Devi convincerlo ad interrompere le indagini su suo padre" spalanco gli occhi, questa donna è davvero matta.
"Ha una bella faccia a venirmi a chiedere una cosa del genere" cerco di non urlare ma con scarsi risultati.
"Non lo farai?" Chiede. Ma c'è o ci fa?

"Ovvio che no, Luke ha bisogno di sapere la verità ed io lo appoggio a pieno" dico.
"Non deve sapere la verità" ribatte.
"Perché no?" Chiedo arrabbiato, questa donna è davvero senza cuore.
"Se davvero ci tieni a lui non fargli scoprire la verità" ripete ancora.
"Perché non dovrebbe sapere?" Ormai il mio tono di voce è altissimo.
"Deve continuare a rimanere all'oscuro, per il suo bene" è determinata.
"No, non è per il bene di Luke ma per il suo! Luke non merita tutto ciò, lui ha bisogno di-"
"Suo padre è morto!" Urla.

La mia bocca rimane semiaperta, la rabbia che avevo in corpo si è dileguata, lasciando posto ad un'emozione peggiore: il dolore.
"Ti prego, lui non deve scoprire la verità" ripete di nuovo.
Come può avergli tenuto nascosto una cosa del genere? È colpa sua se Luke spera ancora di trovare la sua figura paterna.
"Se ne vada da casa mia, adesso!" Dico a denti stretti, non riesco a guardarla in faccia, è un vero mostro.

Senza dire niente si dirige alla porta con me alle calcagna e se ne va. Quando sto per richiudere la porta vedo l'uomo delle consegne con la mia pizza.
"Grazie" gli porgo i soldi e rientro in casa, dal cartone arriva un odore davvero invitante. Poso la pizza sul tavolo e mi butto di nuovo sul divano, la fame mi è passata.
Adesso? Come faccio a dirlo a Luke?

SPAZIO AUTRICI
Buongiorno a tutti ecco il trentanovesimo capitolo
Speriamo vi piaccia e lasciate una stellina se volete
Da Mounty_01 e marili01

Per sempre tuo N.        ~IN REVISIONE~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora