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AMBER'S POV
La porta di casa si apre interrompendo il discorso di me e Audrey.
"Hey sorellina" dice Luke entrando in salotto.
"Oh ciao" aggiunge quando nota Audrey seduta sul divano.
Dei passi giungono dietro di lui e poco dopo James compare sulla soglia sorridendo.
"Ha iniziato a piovere di nuovo" osserva quest'ultimo.
Solo adesso mi accorgo che hanno i capelli e i vestiti fradici.
"Siete estremamente sexy così" mi sbatto una mano sulla fronte, viva Audrey e la sua perenne sincerità.

I due ragazzi sono rossi in viso e si guardano tra di loro.
"Che c'è? Ho detto qualcosa che non va?" Chiede Audrey notando che nessuno risponde alla sua curiosa affermazione.
Scoppiamo a ridere quasi contemporaneamente, poi Luke fa cenno a James di seguirlo e salgono le scale in direzione della sua stanza.
Solo adesso realizzo che Niko non è tornato con Luke, dove è andato allora? È da solo con lei? Scuoto la testa cercando di non pensare al peggio.

"Hai appena dato del sexy a mio fratello?" Ribatto ridendo.
"Si, e al suo fidanzato" precisa lei, si lascia contagiare dalla mia risata.
Il suo telefono squilla interrompendo quel momento esilarante.
"È Liam" si alza di scatto dal divano impanicata.
"Rispondi, no?" Rimango ad osservare la scena.
Audrey porta il telefono vicino all'orecchio.
"P-pronto" risponde con voce tremante, trattengo una risata per la sua goffaggine.
Sento la voce di Liam lontana e ovattata, Audrey annuisce ogni tanto ascoltando attentamente quello che dice.
"Si certo" risponde poi sorridendo.
"Va bene a dopo" chiude la chiamata e urla facendomi perdere i timpani.

"Mi ha invitata a cena!" Saltella felice nella mia direzione.
Sorrido felice per lei, spero solo che non si penta di essersi fidata nuovamente dell'unico ragazzo che l'ha fatta soffrire.
"Devo andare subito a prepararmi" si impanica nuovamente.
Mi saluta con due baci sulle guance ed esce di corsa da casa mia lasciandomi di nuovo sola con i miei pensieri.
Salgo le scale e busso violentemente alla porta, non aspetto una risposta ed entro in stanza.
"Luke" richiamo l'attenzione di mio fratello che, attualmente, si trova sotto il peso di James, entrambi sono a petto nudo e si tano scambiando delle tenere coccole.

"Mhhh" sbuffa lui allontanandosi da James per quanto possibile.
"Niko?" Vado dritta al punto capendo di aver interrotto il loro momento.
"Ha accompagnato Mia a casa" le sue parole mi si fermano all'altezza dello stomaco facendomi venire la nausea.
Annuisco ed esco dalla stanza a testa bassa, è andato a casa sua? Ecco perché non è più arrivato...
Per telefono mi ha detto che stava tornando a casa quando invece non era vero.
Il campanello suona, scendo le scale pregando di trovare lui davanti la porta.
Le mie preghiere vengono esaudite, quando apro la porta trovo il mio ragazzo che mi sorride teneramente. È fradicio dalla testa ai piedi, la maglietta è attaccata al suo corpo e mette in risalto tutti i suoi muscoli e il suo petto che si muove velocemente per il fiatone, i capelli castani gli ricadono sulla fronte e coprono per metà i suoi magnifici occhi. Rimango impalata davanti alla porta.
È così bello, somiglia a un Dio...

La rabbia nei suoi confronti svanisce totalmente, gli salterei addosso non lasciandogli neanche il tempo di raggiungere il salotto, passerei le mie dita tra i suoi capelli scostandoli dalla fronte e bacerei le sue labbra perfette.
Freno i miei ormoni e lo faccio accomodare. Il suo fiato si è leggermente ridotto, si passa una mano tra i capelli cercando di pettinarli ed io trattengo il respiro, è così sexy...
"Vado a prenderti un asciugamano" dico dirigendomi al bagno, mi appoggio al muro del corridoio non appena sparisco dalla sua vista, perché mi ha mentito? E perché non riesco ad arrabbiarmi con lui?
Torno poco dopo con un paio di asciugamani che per poco non mi cadono dalle mani quando mi accorgo che si è liberato della maglietta ormai inutile.

"Grazie piccola" dice quando gli porgo un asciugamano, mi lascia un bacio sulla fronte.
"Luke mi ha detto che hai accompagnato Mia a casa" vado dritta al punto cercando di non gaurdarlo mentre cerca di asciugarsi i capelli.
"Si, non mi sembrava carino farla tornare a casa da sola" risponde.
Tengo ancora lo sguardo basso e annuisco impercettibilmente.
"E poi avevo bisogno di parlare con lei, senza Luke" aggiunge, alzo gli occhi fino a farli scontare con i suoi.
"E di cosa?" Chiedo leggermente sttizzita, non vorrei esserlo ma non riesco a trattenermi.
"Di te" lo guardo confusa.
"Di noi..." Aggiunge sorridendo.

"Ti vergogni di me?" Sputo fuori la domanda che mi tormenta da quando ho lasciato la scuola.
"Cosa? Perché me lo chiedi?" Il suo sguardo è confuso e mi guarda in cerca di spiegazioni che non sono capace di dare.
Nella mia testa sembra un grande errore il fatto che non mi abbia baciata davanti a lei ma magari è stata solo una casualità, neanche adesso mi ha baciata...
Abbasso lo sguardo imbarazzata, sento che si muove e avanza verso di me, le sua mani afferrano il mio viso e lo alza fino a fare incastrare i nostri occhi.
"Non mi vergogno di te, perché lo pensi?" Dice stavolta.
"T-tu... Tu non mi hai baciata davanti a lei" ormai non posso più tornare indietro.
"Volevo prima spiegarle la situazione" ammette sostenendo il mio sguardo.
Mi libero della sua presa e gli volto le spalle sospirando, non riesco a pensare lucidamente con lui davanti.

"Provi qualcosa per lei?" Tanto vale essere sinceri fino in fondo ormai, tanto la dignità l'ho già persa.
"Si" riesci a sentire il mio cuore rompersi a metà, stringo i pugni arrabbiata.
"La ammiro" aggiunge, lascio andare la tensione ma non mi volto a guardarlo.
"È una ragazza forte e determinata, e provo una ammirazione nei suoi confronti che credo di non aver mai provato" non capisco dove vuole arrivare con questo suo discorso ma rimango in silenzio.
"È solo merito suo se adesso siamo qui insieme Amber, è stata lei a convincermi. Quando non hai risposto alla mia chiamata avevo deciso che non ti avrei cercata più, neanche se fossi tornato a Miami" sospira, capisco dal suo tono di voce che sta cercando di trattenere le lacrime.

"Ma non perché non tenessi più a te ma perché sapevo che era la tua volontà ed ero determinato a rispettarla" lo sento avvicinarsi e poi le sue braccia mi cingono la vita.
"Prima di andarsene da New York però, lei mi ha convinto che eri tu la vera persona che poteva rendermi felice, è stato in quel momento che ho capito che non sarei stato capace di rispettare la tua volontà, che avrei fatto di tutto per farmi perdonare e tornare quelli che eravamo prima" sospira di nuovo.
"Ci sono rimasto male quando se n'è andata, l'amavo davvero, questo non posso negarlo" aggiunge facendomi mancare un battito.

"Pensavo di venire qui e recuperare la nostra amicizia ma neinte è andato secondo i piani, piano piano mi sono innamorato di te e ho capito di esserlo sempre stato" poggia la sua testa alla mia spalla provocandomi dei brividi.
"Ho provato qualcosa per lei ma non è minimamente paragonabile a quello che provo per te piccola" la sua voce si è trasformata quasi in un sussurro.
Resto immobile e incapace di parlare cercando di metabolizzare tutte le sue parole.
"Amo te"mi lascia un bacio sulla tempia.
"Solo te..." Un altro bacio segue il primo.

Lo stomaco mi si contorce, non resisto un secondo di più.
Mi giro di scatto e posiziono una mano sulla sua nuca, faccio scontrare le nostre labbra e lascio andare un sospiro su queste.
Mi afferra il viso in modo da non farmi allontanare da quel contatto, non ho nessuna intenzione di farlo, baciarlo mi dà vita, come se le sue labbra rilasciassero l'ossigeno che mi serve per respirare.
Mi aggrappo a lui e attorgiglio le gambe attorno al suo bacino non riuscendo più a stare in piedi per le troppe emozioni.
Cammina lungo la stanza e mi poggia delicatamente sul divano senza smettere di baciarmi.
Poco dopo ci allontaniamo con il fiato corto, lo sento sorridere e il mio cuore si scalda.
"Per sempre mio?" Chiedo sulle sue labbra.
"Per sempre tuo" sigilla la promessa baciandomi nuovamente.

Gli mordo il labbro volendo di più e lui schiude le labbra permettendomi di sfiorare la sua lingua con la mia.
Le mie mani vagano tra i suoi capelli che si sono quasi asgiugati, mugola quando glieli tiro leggermente.
La sua mano scende sul mio fianco e mi stringe ancora di più a se.
Scende a baciarmi il collo mentre io continuo ad accarezzargli la testa, mi sento in paradiso.
Lascia dei baci delicati e poi risale solleticandomi con la punta del naso, inspira a fondo il mio profumo prima di baciarmi ancora ed ancora.
Un tuono rimbomba in tutta la stanza ed entrambi ci stacchiamo spaventati dal quel rumore improvviso. Scoppiamo a ridere quando un altro tuono segue il primo.

"Ti ho morso il labbro?" Chiedo imbarazzata, per lo spavento credo di avergli morso accidentalmente il labbro in modo un po' violento.
"Giusto un po'" ride e mi lascia due baci sulle gote arrossate.
Lo stringo a me e lui si abbandona tra le mie braccia schiacciandomi con il suo peso ma stando attento a non farmi male, la sua testa finisce nell'incavo del mio collo.
Gli accarezzo la testa e inspiro il suo profumo, il mio preferito in assoluto.
"Anche io ti amo" sussurro, lo sento sorridere sul mio collo e mi rilasso totalmente, lui è mio, e sarà così, sempre...

_SPAZIO AUTRICI_
Salve a tutti! Come state? Siamo finalmente donate con un nuovissimo capitolo, scusateci per l'assenza di sabato .
Anche questo capitolo è andato! Ne rimangono davvero pochi alla fine della storia...
Speriamo che vi sia piaciuto, se si lasciare una stellina e fatecelo sapere con un commento!
Ci vediamo giovedì!
Mounty_01 e marili01

Per sempre tuo N.        ~IN REVISIONE~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora