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NIKO'S POV
"Uscirò da questo edificio con delle risposte, me lo sento" dice Luke con lo sguardo fisso.
Lunedì è finalmente arrivato e, come d'accordo, siamo davanti all'ufficio postale.
Entriamo e ci mettiamo in fila dietro a due persone che stanno compilando un modulo per spedire un pacco.
"Salve" Luke parla al posto mio appena arriva il nostro turno.

LUKE'S POV
"Avrei bisogno di rintracciare una persona e so che mi ha spedito delle lettere e dei regali da questo ufficio postale" spiego velocemente all'impiegata.
"Sa in che giorno possono essere state spedite queste lettere?" Mi chiede.
"L'ultima che ho trovato risale a cinque anni fa penso sia stata inviata nel mese di maggio" dico.
"Mi sa dire a che indirizzo sono state spedite?" Chiede cordiale.
Annuisco e detto l'indirizzo di casa mia.
"New York ?" Più che una domanda è una affermazione, annuisco di nuovo.
"Mi dispiace ma non c'è nessun nome di riferimento, il mittente non è specificato" dice e mi rivolge un sorriso di scuse.

Sento la delusione crescere dentro di me, ci tiene proprio a rimanere anonimo a quanto pare.
"La ringrazio, davvero molto gentile" sorrido a mia volta. Niko mi rivolge un sorriso notando il mio cambio d'umore.
Mi dirigo verso l'uscita senza dire una parola.
"Tutto bene?" Mi chiede Niko una volta tornati in strada.
Faccio un respiro profondo e sorrido.
"Alla grande!" Dico sorridendo.
Non importa quanto tempo ci impiegherò, prima o poi riuscirò a trovare mio padre.

NIKO'S POV
Il padre di Luke sembra introvabile, non lascia tracce e questa cosa è alquanto strana.
Ma Luke sembra non demordere, per l'ennesima volta da quando lo conosco penso che sia davvero un ragazzo molto coraggioso e sono contento di averlo come amico.
"Ma guarda chi si rivede" una voce stridula si insinua nella mia mente.
Mi volto e vedo la ragazza bionda ossigenata che ho conosciuto alla festa.

"Ciao! Audrey, giusto?" Dico e lei annuisce vigorosamente.
"Vedo che la ferita sul tuo labbro è sparita" dice poi avvicinandosi a me più del dovuto.
"Si... Aspetta, come fai a sapere della ferita?"  Chiedo confuso.
"Ho visto quello che è successo tra te e Liam quella sera, sa essere davvero esagerato a volte" alza gli occhi al cielo.
"Tu conosci Liam?" Le chiedo.
"Si purtroppo. Credevo fosse davvero interessato a me invece..." Lascia la frase a metà. Ha uno sguardo preoccupato, come se si fosse fatta scappare già troppi dettagli.

"Invece?" La incito a continuare. Lei scuote la testa.
"Ho bisogno di sapere che tipo di persona sia Liam, non voglio che faccia del male a..." stavolta sono io a non finire la frase.
"Ad Amber?" Dice lei. Io annuisco.
Audrey fa un respiro profondo poi inizia a parlare.
"Liam non ha mai una ragazza fissa, ne illude una e nel frattempo se ne scopa altre tre, ho provato ad avvertire Amber di stargli lontano ma pensava che la stessi minacciando e in effetti era così ma solo perché Liam minacciava me e mi minaccia ancora ora, proprio per questo non dovrei dirti tutto ciò" si interrompe, i suoi occhi sono invasi dal panico.

"Come ti minaccia?" Chiedo.
"Un video, un video di noi due mentre..." Si blocca ed io la guardo sconvolta.
"Credi che lo abbia fatto anche con lei?" Ovviamente mi riferisco ad Amber.
"Non che io sappia, ma sicuramente succederà se lei lo perdonerà anche stavolta" dice triste.
Sento un senso di nausea invadermi, dal discorso che ho sentito quella mattina prima di andare in spiaggia Amber è propensa a tornare con lui.
"Devi parlare con Amber e dirle come stanno veramente le cose" la scongiuro.
"Non posso, Liam mi tiene in pugno" dice cercando di non piangere per la situazione.

"Sono sicuro che Amber troverà il modo per tirarti fuori da questa situazione ma ti prego, devi dirle tutta la verità prima che sia troppo tardi" dico.
"Non può continuare a tenere in pugno te e tutte le altre, anche quelle future" concludo.
"Hai ragione, parlerò con lei" annuncia.
"Grazie" le do un bacio sulla guancia e la saluto raggiungendo Luke che era rimasto qualche metro più indietro.
Spero che almeno lei riuscirà a farla ragionare.

AMBER'S POV
"Sto uscendo!" Mia madre urla dal piano inferiore. Sento una porta chiudersi e capisco che se ne è andata senza aspettare una mia risposta.
Si prevede una mattinata molto rilassante.
Accendo lo stereo mettendo un po' di musica e inizio a leggere il mio libro preferito, lo avrò letto una ventina di volte. È lo stesso libro che mi leggeva mio padre per farmi addormentare, forse è anche per questo che mi piace così tanto.

Il suono del campanello interrompe il mio momento di lettura, sto leggendo già da un'ora e non me ne ero neanche accorta.
Mi alzo dal letto svogliata e scendo le scale, apro la porta e mi ritrovo davanti l'ultima persona che pensavo di vedere.
"Ciao" mi dice sorridendo.
Gli lancio uno sguardo poco gradevole, non mi sono di certo dimenticata le sue minacce per provare a tenermi lontana da Liam.
"Sono venuta in pace, posso entrare?" Mi chiede gentile. La guardo confusa, sembra quasi che questo sia il clone di Audrey. Mi faccio da parte e la lascio passare, entra in salotto e si accomoda sulla poltrona.

"Posso offrirti qualcosa, un succo di frutta magari?" Le chiedo, so che non si merita questo gentilezza ma sono troppo curiosa di sapere il motivo per cui si è presentata qui.
"Si grazie" mi rivolge un sorriso.
Vado in cucina e riempio due bicchieri di succo di mirtilli.
Torno in salotto e le porgo il bicchiere, lei ne beve subito un sorso.
"A cosa devo questa tua visita?" Le chiedo poi.
"Ho incontrato Nicholas circa un'ora fa, è stato lui a convincermi di venire a parlarti..." Inizia a spiegarmi.
Alzo gli occhi al cielo quando sento il nome di Niko.

"Devo dirti una cosa davvero importante riguardo a Liam" dice poi.
Beh almeno non mi sta minacciando, facciamo progressi.
"Dimmi" mi siedo sul divano.
"Lui non è la persona che fa credere di essere" inizia.
Mi racconta della sua storia con Liam e di come l'ha usata solo per il sesso. Quando Liam ha trovato la sua nuova vittima, cioè io, lei ha provato ad avvertirmi ma non poteva dirmelo apertamente perché Liam la minacciava con un video che ha curato mente erano a letto insieme.
Anche quando li ho beccati che si baciavano a scuola ha dovuto mentirmi perché lui la intimidisce.
Scoppio a ridere alla fine del suo racconto.

"Perché dovrei crederti?" Le chiedo.
"Non sono l'unica ragazza che tiene in pugno e presto lo sarai anche tu se continuerai a perdonarlo" dice.
"Come faccio a sapere che mi stai dicendo la verità?" Le chiedo ancora.
"Tiene tutti i video nel suo computer, ho visto  la cartella una volta" dice.
"Ok mettiamo caso io ti creda, cosa dovrei fare?" La sto riempendo di domande.
"Dovresti aiutarmi ad eliminare quei video" annuncia.
"Sei l'unica di cui si fida perché non sa che tu sei a conoscenza di tutto ciò, quindi sei l'unica che può arrivata al suo computer senza problemi" mi spiega.

"Ok troverò il modo di avvicinarmi al suo computer, se questi fantomatici video esistono davvero li elimino e ti ricambio il favore di avermi detto la verità ma in caso contrario..." Lei mi interrompe.
"Non ci sarà un caso contrario, ti assicuro che ti sto dicendo la verità" ribatte.
"Questo lo vedremo" sussurro.
Troverò la risposta a tutto ciò, questo è certo.

SPAZIO AUTRICI
Buongiorno ecco il ventitreesimo capitolo
Speriamo vi piaccia e lasciate una stellina se volete
Da Mounty_01 e marili01

Per sempre tuo N.        ~IN REVISIONE~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora