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AMBER'S POV
Dopo che Luke se ne è andato ho parlato un po' con Allison e Audrey, poi anche loro sono tornate a casa.
Qualcuno bussa alla porta della mia camera, dovrei riposare ma so che non ci riuscirei.
"Avanti" dico cercando di alzarmi a sedere con pochi risultati.
Un ragazzo biondo e alto entra qualche secondo dopo.
Le parole di Luke mi tornano in mente.
*non sei tu che hai perso il controllo dell'auto ma quel biondino che vi è venuto addosso*
"Ciao, mi chiamo Austin" si presenta.
"Sei il ragazzo che ci è venuto addosso con la macchina" affermo prima di lui, quest'ultimo si limita ad annuire.
"Eri ubriaco?" Chiedo subito.
"Cosa? No." Rispose subito.

"Non so cosa è successo, il volante era bloccato e non riuscivo a fermarmi, poi ho sentito lo schianto e basta" spiega con voce strozzata.
"Amber Collins" mi presento, tento di nuovo di mettermi seduta ma mi esce soltanto una smorfia di dolore.
"Oh lascia che ti aiuti" dice lui avvicinandosi.
Anche lui ha un braccio fasciato e qualche livido sul viso.
Mi aggrappo la suo collo con il braccio sano mi fa mettere seduta con poco sforzo, poi mi posa un cuscino dietro alle spalle.
"Grazie" dico.
"È il minimo che io possa fare" si siede nella sedia posta accanto al mio letto.

"Sono venuto a scusarmi, mi dispiace molto aver causato tutto questo casino" abbassa lo sguardo.
"Non preoccuparti" rispondo.
"Ho già chiesto scusa anche ai genitori di... Nicholas giusto?" Dice poi. Annuisco.
"Si ehm, chiederò scusa anche a lui quando si sveglierà" conclude.
"Se si sveglierà" sputo acida, so che non lo ha fatto appositamente ma nutro lo stesso un po' di rancore per questo ragazzo.
" I dottori dicono che ha delle buone possibilità di salvarsi, ma non è ancora fuori pericolo" dice.
Annuisco semplicemente, almeno qualcuno mi ha detto la verità.

"Hey Amber!" Kate apre la porta ed entra.
"Oh disturbo?" aggiunge quando vede che non sono da sola.
"No stavo andando via" dice Austin.
"Grazie della visita Austin, puoi tenermi aggiornata se scopri qualcosa riguardo a Niko?" Chiedo poi.
"Certo" mi sorride.
"Mademoiselle" cede poi il posto a Kate con fare teatrale.
Nonostante la situazione non sia delle più allegre mi scappa un leggero sorriso, mi sembra davvero una brava persona.
"Ehm, Kate in realtà" si presenta la mia migliore amica con fare impacciato.

"Incantato" risponde con lo stesso tono di prima.
Poi mi alza la mano in segno di saluto ed esce dalla stanza.
Kate continua a guardare la porta ormai chiusa.
"Kate!" La richiamo.
"Caspita! Chi era quello?" Chiede venendosi a sedere accanto a me.
Le spiego che è il ragazzo alla guida dell'auto che ci è venuto addosso e lei sembra tornare alla realtà.
"Bisogna ammettere che è un gran bel ragazzo" conclude facendomi scoppiare a ridere.

"Se avrai un po' di fortuna magari lo vedrai di nuovo" le dico.
Mi fa l'occhiolino mettendo fine al discorso.
"Torno a casa anche io per stanotte, tanto l'orario della visite è terminato e non ha senso che rimango qui a meno che tu-" straparla come suo solito.
"Tranquilla, vai pure a casa" dico. Mi lascia un bacio sulla guancia e se ne va.

LUKE'S POV
Sto per raggiungere la camera di Amber quando Kate si scontra con il mio petto.
"Devo vedere Amber" dico.
"Non puoi, l'orario delle visite è terminato, dovrai aspettare domani" mi comunica Kate.
Sbuffo e mi passa la mano ferita tra i capelli.
Il sangue fuoriesce molto meno ma le nocche bruciano da impazzire.
"Che hai fatto alla mano?" Chiede Kate preoccupata.
La afferra e la esamina attentamente.
"Niente, ora torno a casa" cerco di liquidarla.
"Andiamo, devo curarti questa ferita" mi afferra per un braccio e mi trascina fuori dall'ospedale fino a casa sua.
Mi fermo un attimo ad osservare la casa accanto a quella di Kate, la luce della camera da letto è ancora accesa, James è seduto sul davanzale della finestra. I nostri occhi si incontrano, faccio fatica a voltarmi ma alla fine lo faccio ed entro in casa.

"Prendo il disinfettante e qualche benda" dice Kate dopo avermi fatto accomodare in camera sua, per fortuna si trova dall'altro lato della casa e non riesco a vedere James da qui.
Kate torna poco dopo con un intero kit medico.
"Stai tranquillo, ora ci penso io" dice bagnando un dischetto con l'acqua ossigenata.
Faccio una smorfia di dolore quando lo tampona sulle mie nocche.
"Piano" dico.
"Ah allora sai parlare ancora" mi prende in giro.

"La ferita è abbastanza profonda quindi ora ti bendo la mano" mi comunica prendendo il materiale dal kit.
"Dove hai imparato?" Le chiedo quando inizia a fasciarmi la mano con maestria.
"Mia madre è infermiera e mi ha insegnato qualcosa" risponde sorridendo.
Il mio telefono squilla e il nome di James compare sullo schermo.
Chiudo la chiamata con la mano libera e torno a concentrarmi su Kate.
"Cosa è successo?" Mi chiede facendo cenno verso la mano che sta finendo di fasciare.
"Ho dato un pugno a un muro di pietra" non ho né la forza ne il motivo per mentire.
"Non eri andato via con James?" Proprio in quel momento il mio telefono suona di nuovo. Rifuto ancora e stavolta spengo il telefono.

"Abbiamo litigato" il tono da duro che avevo prima di fare amicizia con Niko è tornato.
Di solito metto fine a un discorso usando questo tono ma non con Kate.
"Come mai?" Chiede infatti.
"Mi ha mentito" prego che gli basti come risposta ma ovviamente mi guarda aspettando che io aggiunga qualche particolare.
"Ha scoperto qualcosa di importante che mi avrebbe risparmiato tanta fatica e illusione e me lo ha tenuto nascosto" cerco di essere più chiaro ma rimanendo comunque vago.
"James non ti farebbe mai del male appositamente" si alza e ripone le bende non utilizzate nella cassetta.
"Anche io lo credevo" stringo il pugno già ferito ma le bende non mi permettono di fare grandi movimenti con la mano.

"Prova a parlargli, non vale la pena mandare all'aria tutto quello che provate per questo errore, tutti commettono errori..." Conclude facendomi riflettere, in effetti anche io l'ho fatto soffrire un paio di volte ma ovviamente nulla è comparabile alla verità che mi ha tenuto nascosta lui.
"Posso rimanere qui per stanotte?" Le chiedo poi, lei mi guarda confusa.
"Non ho dove andare... Non voglio andare a casa di Niko mentre lui è in ospedale e con James..." Lascio la frase a metà.
"Puoi dormire sul divano" propone.
"Perfetto, grazie, per tutto" dico abbracciandola. Non avevo mai avuto modo di conoscere meglio Kate ma devo dire che è un'ottima amica.
"Figurati, sei un mio amico e anche una specie di cognato per me" ride alla sua ultima affermazione.
Ignoro la sua battuta e mi dirigo in salotto dove il divano e una notte insonne mi attendono con ansia.

NIKO'S POV
Bip. Bip. Bip. Bip.
Percepisco questo fastidioso rumore.
"Ancora niente?" Una voce maschile mi giunge forte e chiara.
"Non si sveglia, e finché non si sveglia non possiamo sapere come è andata l'operazione" un'altra voce non familiare.
"Lei è la ragazza che era in auto con lui" dice di nuovo la prima voce.
Auto?
"Ma non potrebbe ricevere visite" ribadisce il secondo.
"La prego...solo 10 minuti" Stavolta è una ragazza a parlare, Amber?

Sento una porta chiudersi, poco dopo sento una leggera pressione sulla mia mano.
Amber mi sta stringendo la mano, la sento piangere ma non capisco il motivo.
Cerco di ricambiare la stretta di mano ma il mio corpo non risponde.
"Mi dispiace Niko, è tutta colpa mia" dice tra i singhiozzi.
Per cosa le dispiace?
"Ti sveglierai vero? Non mi abbandonerai di nuovo" singhiozza ancora. Certo che non ti abbandonerò Amber.
"Ti prego, non posso immaginare la mia vita senza di te" parla ancora.
Voglio aprire gli occhi ma non ci riesco, ho bisogno di vederla e di stringerla a me.

"Ti prego" ripete ma la sua voce mi arriva più ovattata. Anche quei bip fastidiosi si interrompono per qualche secondo, per poi essere sostituiti da uno singolo e molto prolungato.
"No no! Dottore!"
Tutto svanisce e vengo inghiottito dal silenzio più totale.

SPAZIO AUTRICI
Buongiornooo come vedete c'è un nuovo personaggio...
Speriamo il capitolo vi piaccia e lasciate una stellina se volete
Da Mounty_01 e marili01


Per sempre tuo N.        ~IN REVISIONE~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora