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AMBER'S POV
Mia madre da dei vestiti più comodi a Niko e poi saliamo in camera mia.
Senza dire una parola prendo il mio cuscino dal letto e una coperta leggera e li butto con forza sul divanetto, è piccolo ma me lo farò bastare, sempre meglio di dormire con Niko.

Estraggo un altro cuscino dall'armadio e lo metto al posto del mio.
"Cosa stai facendo?" Niko interrompe il silenzio.
"Sposto la mia roba sul divano, tu dormi nel letto e io qui" indico il divanetto.
"Cosa? Perché? Pensavo che-" la sua voce è carica di emozione ma non riesco a distinguere quale, non sono più capace di capire cosa gli passa per la testa.

"Vado a cambiarmi, tu puoi cambiarti qui" dico e lui annuisce.
Esco dalla camera e mi chiudo nel bagno, infilo velocemnte la canotta e i pantaloncini che uso per pigiama, prima andremo a dormire e meglio sarà.
Torno in camera mia e per poco non lascio cadere tutti i vestiti che ho in mano, Niko è seduto nel bordo del letto, con solo i boxer indosso.
Mi sento avvampare all'istante.
"S-scusa io-" cerco di parlare senza risultato.

NIKO'S POV
Amber esce dalla stanza, sospiro e inizio a cambiarmi. Mentre stavamo mangiando non sono riuscito a staccarle gli occhi di dosso ma lei non se ne è accorta, sono perseguitato dal nostro piccolo momento al falò.
Baciarla è stato... Fantastico.
Ma sicuramente l'alcool ha contribuito a farmelo sembrare così perfetto.
Neanche con Mia mi sono sentito così eppure la amavo. Si, è più che ovvio che sia stato l'alcool, ma perché allora non riesco a non pensarci?

La porta si apre e Amber compare, mi prendo qualche secondo per guardarla.
Indossa una canotta abbastanza scollata e dei pantaloncini che lasciano poco all'immaginazione.
Quando mi concentro sul suo viso mi accorgo che è rossa come un peperone.
"S-scusa io-" balbetta. Solo adesso mi ricordo di essere ancora mezzo nudo.
"No scusami tu" dico infilandomi velocemente i pantaloni.
"Pensavo che avessi già finito" dice poi, almeno mi sta rivolgendo la parola.
"Fa niente, sei ancora sicura di voler dormire lì?" Tento.
"Si, notte" dice, si corica su un lato dandomi le spalle.

Rimango immobile continuando a fissarla, ha il respiro rilassato, le sue spalle si alzano e abbassano lentamente, sussulto quando si volta a guardarmi.
"Buonanotte" ripete arrabbiata.
Cammino fino al suo letto e mi sdraio, sento il suo profumo invadermi le narici, chiudo gli occhi e inspiro profondamente, quando riapro gli occhi qualcosa attira la mia attenzione.

Estraggo il foglio incastrato tra il materasso e la testiera del letto.
"E questa?" Sorrido sfiorando le parole della mia firma.
Amber si alza di scatto e avanza verso di me, cerca di togliermi la lettera dalle mani ma io mi scanso.
"Ridammela" ringhia.
"Cosa ci fa qui una mia lettera?" Chiedo.
"Ho solo dimenticato di metterla a posto" continua a tenere il broncio. È davvero adorabile.

"Pensavo che non le avessi lette" sussurro.
"È così" dice.
La tristezza mi avvolge di nuovo.
"L'ho aperta quando sono scappata da tavola, ho letto solo le prime due, questa e l'ultima prima che ripiombassi qui" mi lancia uno sguardo truce all'ultima affermazione.
"Sono tornato per cercare di-" cerco di parlare.
"Per tornare da me? Si, come no. Sei tornato solo perché Mia ti ha lasciato, se te ne importava qualcosa di me, di noi, saresti tornato con tua madre." Sta cercando di mantenere un tono calmo, ma una lacrima la tradisce.

"Volevo tornare con mia madre ed era stata proprio Mia a convincermi. Ma sapevo che la mia presenza nella tua vita non era più gradita così ho deciso di rimanere con lei, per quanto possibile la mia vita faceva meno schifo con lei al mio fianco" dico.
"Perché provi a riconciliarti con me allora se ne sei consapevole? So che non sei tornato per me ma per aiutare Luke" adesso sta urlando e ha il viso rigato di lacrime, detesto vederla così.

Come fa a sapere di Luke?
"Si, so che stai aiutando Luke a trovare una persona e che sei tornato per questo. Spero che la partenza di Mia ti abbia fatto soffrire proprio come ho sofferto io" urla, le sue parole mi feriscono davvero.
"Sto cercando di riconciliarmi perché sei tu quella che voglio, non Mia. Sono stato male per la sua partenza ma mai quanto il pensiero di aver infranto la nostra promessa. Ma adesso sono qui, possiamo tornare ad essere tu ed io" sto cercando di rimanere calmo, so che se inizierò a piangere non riuscirò più a riprendermi.
"Non ci sarà mai più un tu ed io, io- io ti odio" si lascia cadere sul letto. Sento il mio cuore spezzarsi in due.

"Non lo pensi davvero" sussurro.
"Perché non dovrei? Eri tutto per me e mi hai fatta soffrire, ti odio, ti odio con tutta me stessa" continua a singhiozzare.
Quando si accorge che non rispondo alza lo sguardo, il cuore mi si stringe nel vedere i suoi occhi arrossati, lo stato in cui è ridotta per causa mia, ha ragione... Anche io mi odio in questo momento.
Sento un'emozione ormi familiare risalire dentro di me, ho voglia di baciarla, di sentirmi proprio come ieri sera, sentire il suo profumo e il suo sapore.

Avvicino la mia mano al suo viso e le asciugo una lacrima con il pollice, lei non si allontana.
"Non puoi odiarmi più di così..." Sussurro. Mi guarda confusa, non le do il tempo di dire niente.
Le mie labbra sono incollate alle sue e lei ricambia immediatamente.
Il sapore della sua bocca mischiato alle lacrime salate mi manda il cervello in tilt.

La blocco tra il materasso e il mio corpo senza smettere di baciarla, sento le sua mano tra i miei capelli. Scendo a baciarle il collo e lei ansima.
"Niko-" geme ancora quando le mordicchio il lobo.
Il mio nome detto da lei è melodia per le mie orecchie.
"Ripetilo piccola" le lascio un altro bacio sulle labbra.

AMBER'S POV
Quando lo sento pronunciare il nomignolo che lui stesso mi ha affibbiato perdo anche l'uomo briciolo di razionalità. Sono inerme sotto al suo tocco, aspettavo inconsapevolmente questo momento dalla notte del falò.
Sento la sua mano sotto la mia maglia.
"Niko" sussurro di nuovo, lo sento sorridere sulla mia pelle.
Smette di baciarmi ma continua a sfregare il suo naso sul mio collo, torno abbastanza lucida ma non voglio comunque fermarlo.
"Mi sei mancata così tanto piccola" sussurra quando torna a guardarmi.
Come è possibile che passiamo dal litigare a...questo?

Mi esce uno sbuffo e lui mi guarda confuso.
"Sarà meglio andare a dormire adesso" dico liberandomi dal suo peso.
Tento di alzarmi ma lui mi ferma per un braccio.
"Ti prego piccola, resta con me, solo per stasera. Torniamo quelli di prima per una notte" le sue parole suonano strane considerando che prima non ci ritrovavamo ad ansimare insieme.
"Ti prego. Se domani mattina non avrai ancora cambiato idea potrai tornare ad ignorarmi ma per favore, non andartene" il suo tono di supplica mi scalda il cuore, nemmeno io voglio andarmene ma non lo ammetterò mai ad alta voce.

"E va bene" dico infine, lui lascia andare un sospiro.
Mi metto di nuovo accanto a lui e mi attira a sé.
"Sogni d'oro piccola" mi posa un bacio sulla fronte, sorrido.
"Buonanotte Niko" mi accoccolo sul suo petto e lui mi abbraccia di più.
Oh Niko, mi sei mancato anche tu.

SPAZIO AUTRICI
Buongiorno a tutti ecco il trentesimo capitolo
Speriamo vi piaccia e lasciate una stellina se volete
Da Mounty_01 e marili01

Per sempre tuo N.        ~IN REVISIONE~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora