Harry.
Marion sta rendo questo posto il mio inferno personale. Da quando mi sono rifiutato di dirgli dov'è il bigliettino ha fatto di tutto per farmi dire quello che vuole. Adesso, oltre a Jamie, Ansel e Marion c'è anche un'altra ragazza, Lindy. Da quanto ho capito è la sorella minore di Jamie.
-Allora, Lindy, c'è la hai?- chiede Jamie mentre la sorella entra con in mano un'enorme busta.
-Secondo te mi dimentico di fare la spesa? Oh, ciao Harry.- dice entrando in casa per poi posare la busta sul bancone. La saluto con una mano per poi continuare a guardare la tv.
-Styles.- urla Marion dal terrazzo. Mi alzo di malavoglia per poi passarmi una mano tra i capelli che negli ultimi quattro mesi sono diventati grandi.
-La tua ragazza chiama, Jamie.- dico con ironia per poi uscire dalla stanza.Ansel.
Entro in salotto dopo che ho visto la testa di Harry scomparire.
-Dovremo farlo tornare a casa, sappiamo tutti che Rachel partorirà tra meno di cinque mesi e per allora Harry deve essere a Los Angeles.- dico prendendo una bottiglia di birra per poi guardare sia Lindy che Jamie. Si assomigliano molto.
-Sì ma...- Jamie comincia a dire ma si ferma di colpo, per poi cominciare a tagliare le verdure. Lindy mi guarda per poi mordersi un labbro.
-Se vogliamo farlo, e parlo anche a nome tuo Jamie, non dobbiamo farlo sapere a Marion. Lei è completamente fuori di testa.- sussurra Lindy guardando la porta dietro le mie spalle, per controllare se Marion viene o no.
-Già, ha ragione Lindy. Ansel, tu occupati di mandare una lettera alla moglie, Lindy occupati dei biglietti aerei, quattro per l'esattezza noi partiremo con lui. Ah, la destinazione è Londra non Los Angeles. Io terrò Marion occupata.- dice Jamie dandoci i nostri compiti per poi uscire, dopo avermi dato un pugno su un braccio.
-Ok, ordinerò i biglietti.- dice Lindy prendendo il suo computer ma io la fermo.
-No, Marion potrebbe hackerare il tuo computer e ciao ciao piano.- dico prendendole il computer per poi allontanarlo da lei.
-Allora credo che mi toccherà andarli a comprare.- dice prendendo la sua giacca e dopo avermi dato un bacio sulla guancia esce.
Io devo pensare alla lettera e dopo aver preso carta e penna comincio a scrivere.
4 ore dopo non ho ancora trovato cosa scrivere nella lettera, sono ancora bloccato quando entra Lindy.
-Hai scritto la lettera?- chiede posando la sua borsa e venendo a sedersi accanto a me.
-Ehm...no?- chiedo posando la penna. Lindy prende la carta e la penna per poi cominciare a scrivere. Quando ha finito me la passa."Abbiamo una sorpresa per te, dovresti essere a Londra il 6 marzo. Ti daremo noi l'indirizzo. xx".
-Ora vuoi inviarla.- dice Lindy alzandosi per poi andarsene.
Ora posso inviare la lettera e so che Rachel farà i salti di gioia.Harry.
Lindy entra nella mia stanza portando un vassoio con del cibo. Lo posa sulla scrivania.
-Capisco che quello che ti ha fatto mio fratello è stata una stronzata ma...stiamo rimediando a quella stronzata.
-Cosa?
-Niente! Shhh.- dice uscendo dalla stanza. Non la capisco quella ragazza, prima mi urla in faccia come ha già fatto milioni di volte da quando è arrivata e adesso mi vuole salvare?
Guardo il cibo per poi notare un foglietto piegato e messo in mezzo al pane. Lo prendo e lo leggo."Non dire a Marion che stai tornando a casa, ma fai le valigie che il 6 torniamo a casa o meglio torni a casa".
Brucio il biglietto grazie ad un'accendino che si trova lì. Le ceneri cadono sul pavimento e si confondono con la polvere che si trova nella stanza da chissà quando tempo.
Spero veramente che mi facciano tornare a casa invece di tenermi qui e mi facciano illudere mille volte, come hanno già fatto in passato ingannandomi di ritornare a casa ma mi ritrovavo sempre qui, chiuso come un cane in gabbia.
Guardo fuori e mi accorgo che mi mancano tutti più di quanto pensavo. Quando tornerò a casa, invece di stare sempre in ufficio, passerò più tempo con la mia famiglia e i miei amici.bÈ una promessa che voglio fare a me stesso una volta che ritornerò a Los Angeles, perché non voglio mai più essere lontano da Rachel e Dylan.Ansel.
Il mio cellulare suona perciò mi ritiro in camera mia lasciando una Lindy confusa davanti alla TV. Mi chiudo la porta alle spalle.
-David?- chiedo portandomi l'aggeggio all'orecchio per poi guardarmi intorno nervoso.
-Sono io. Lei sta bene e anche il bambino solo che...è arrivato Ian.- dice David dall'altra parte dell'aggeggio mentre io mi siedo sul letto cercando di non perdere la calma. Cosa cazzo ci fa Ian a Los Angeles?
-Cosa cazzo ci fa Ian lì?- chiedo alzando la voce di almeno un'ottava per poi alzarmi dal letto visto che non riesco a stare fermo.
-Non lo so, sto cercando di scoprirlo ma se lo faccio Rachel sarebbe senza la mia sorveglianza.- dice David e in sottofondo sento molti rumori come se fosse per strada.
-Certo, lo so. Non ti posso raggiungere perché qui è tutto troppo complicato e devo tenere sotto controllo Marion. Ti chiedo solo una cosa, non lasciare mai Rachel senza la tua sorveglianza perché giuro su Dio che se le succede qualcosa ti ucciderò con le mie stesse mani e sai che lo farò. Chiamami per qualsiasi cosa.- dico riattaccando per poi buttare il cellulare sul letto. Lindy entra nella stanza senza bussare, come suo solito.
-Salvare Rachel? La stai per caso proteggendo?- chiede Lindy incrociando le braccia al petto per poi chiudere la porta con un piede.
-Sì, la sto proteggendo qual'è il problema? Ci tengo a lei.
-Ci tieni a lei. È sposata e ama l'uomo che mio fratello ha rapito, perciò ti conviene farla stare al suo posto.- urla Lindy andandosene.
Come farò? Spero solo che Lindy non lo vada a dire a Marion o a Jamie perché sarebbe la fine, la fine di tutto.
Devo tenere la vita di Rachel al sicuro, perché io posso farlo e Harry non mi perdonerebbe mai se le succedesse qualcosa a lei, al bambino e all'altro bambino che deve ancora venire al mondo.
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A Beautiful Disaster 2.
FanfictionCopertina a cura di: @onedxsweet. -Benvenuta al mondo, Lexi Lydia Styles.- sussurra Harry al mio fianco per poi dare un bacio prima a me e poi a nostra figlia. "A Beautiful Disaster 2", sequel di "A Beautiful Disaster". Buona Lettura.